Secret Love || Il Volo

Capitolo 23

La sveglia suonò di buon mattino e con gli occhi più chiusi che aperti la spensi..

"Cavoloo!" Dissi balzando dal letto e facendo mugugnare ignazio
Appena vidi le valigie nell'angolo realizzai che oggi era il grande giorno...

"Igná svegliati su" mugugnò di nuovo

"Caro marsalese tra 20 minuti devo partire nel caso l'avessi dimenticato" dissi con tono dispettoso cercando di non ridere. Questa frase lo fece alzare subito dal letto e in men che non si dica già era pronto e docciato

"Wow, questa frase è magica! Dovrò usarla più spesso!" Dissi ridendo

"Non ci provare nemmeno! Una volta basta e avanza!" Disse provando a ricambiare il sorriso ma lo capivo che dentro stava male, come in fondo stavo pure io nonostante cercassi di non pensarci questa partenza mi creava un vuoto dentro..
Erano le 13:00 quando mi trovai in aereoporto con le valigie in mano e le lacrime agli occhi

"Questa è per te" mi disse ignazio cedendomi una maglietta "è quella che indossai quando ci baciammo la prima volta" continuò

"Ecco perchè aveva una faccia conosciuta!" Esclamai odorandola profondamente..quanto amavo il suo profumo!!

"Mettitela per dormire, così non ti sentirai sola...così ci sarà una parte di me lì vicino a te" furono queste le parole fatali che non mi fecero trattenere le lacrime anche se mi ero promessa che per oggi potevano bastare..ma era più forte di me.

Una voce dal micorfono annunciò che era tempo di andare e dopo un bacio appassionato e un abbraccio sdolcinato corsi per raggiungere il mio incubo...l'aereo!!

Il viaggio durava 5 ore e come immaginai lo trascorsi immersa nei pensieri. Mi tornò in mente il primo giorno che incontrai i ragazzi e il mio imbarazzo alle loro continue battute, mi tornò in mente quel giorno dove ignazio provò a baciarmi ma io dovetti stopparlo per mezzo dei discorsi di barbara, mi tornò in mente anche quella biondina che se fosse per me già sarebbe morta e sepolta...mi tornò in mente quando si presento fuori all'aereporto con una rosa blu in mano e quasi non venivamo sgamati da barbara, mi ricordai quel famoso giorno di quando ci baciammo, quel bacio che mi fece sentire a casa, che mi fece dimenticare tutto, dove sembrava che le cose brutte non fossero mai esistite..
Poi mi ricordai della notte precedente..del suo "ti fidi di me?" sussurrato con voce delicata che solo al pensiero mi vennè la pelle d'oca, dei nostri corpi perfettamente uniti e i nostri respiri che si incrociavano..
Fu la voce del comandante ad annunciare l'arrivo che mi fece ritornare alla "realtà".
"Ok. Ce la posso fare." Feci un lungo respiro e mi diressi all'uscita.