L'idea di un amore

3) Un errore bellissimo

La guardava con occhi profondi. Non riusci a non guardarlo. Ogni suono si attutì nelle sue orecchie. Margareth non riusciva più a dare un ordine ai suoi pensieri. Provava una forte agitazione nel suo cuore. Era la prima volta dopo tanto, troppo tempo, che non provava qualcosa come ora. Thomas non era il classico ragazzo romantico, eppure in quel preciso momento capì che esisteva. Non sapeva spiegarselo. Sapeva solo che tutto ciò gli avrebbe cambiato la vita.
Non era un ragazzo stupido e sapeva riconoscere quando qualcosa lo colpiva. Eppure, sapeva bene che quella ragazza non lo aveva solamente colpito. Era sempre stato pieno di pensieri e per questo che cercava di essere realista, anche se spesso, il realismo lo portava a diventare un pessimista nostalgico di amore.
Si ripeteva di continuo che non era possibile innamorarsi degli angeli. Ma cosa era Margareth se non altro che un angelo? Occhia azzuri chiarissimi. Capelli d'orati come il sole. Le mancavano un paio di ali ed era perfetta. In entrambi, in meno tempo della pioggia che cade, era scoccata la scintilla.
-Andiamo Margareth.
Fu la sua amica a distrarla. Non sapeva se andare da lei e dirle grazie o se insultarla. Non era convinta di voler andare via. Una mano le afferró il braccio, strattonandola. La sua amica la stava trascinando lontana. Avrebbe voluto divincolarsi e scappare. Avrebbe fatto ruotare il mondo al contrario se solo ne avesse la possibilità. Si lasciò portare fuori conteovoglia. La sua amica le parlava ma non capiva ciò che le stava dicendo. Non le interessava affatto.
-Margareth guarda che lui fa così con tutte. Perché ti vuoi far del male?
Margareth si girò lentamente e la osservò con aria assente. Sospirò e infine disse:-Perché dovrei crederti?
Lei la guardo con dolcezza e le fece cenno di voltarsi. Margareth vide Thomas che abbracciava una ragazza. Tutto scomparve con un soffio di vento. Era stato un errore fidarsi dei suoi occhi, eppure era stato un errore bellissimo.