6) L'incontro

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Sembrava un angelo. Peter non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Era perso nei suoi occhi. Aveva uno sguardo teso. Fermo ma debole. Si vedeva che aveva paura e che aveva molte domande che le viaggiavano nella sua testa. Magdalietė non riusciva a guardarlo, mentre Peter non riusciva a non guardarla. Dopo quello che parve un tempo interminabile, lei gli porse la mano. Lui, lentamente, gliela strinse.
- Scusi - li interruppe Thomas e lanciando uno sguardo poco amichevole al ragazzo riprese:- Dopo posso trovare la signora Karlt?
Peter, come ridestandosi da un sogno, rispose senza tono e in modo fermo:
- Mia madre in questo momento non è in casa. Thomas, alzando un sopracciglio, lo guardò con insoddisfazione per la risposta appena ottenuta. Si sentì arrivare un'auto all'interno del cortile. Era appena arrivata Margareth senza fretta a bordo della sua auto vintage. Tutte e tre si diressero verso l'auto è si fermarono proprio quando lei spense il motore. Margareth, dopo essere scesa, guardó tutti e tre con cipiglio.
-Mamma questo è... - ma non ebbe tempo di terminale la frase che già la madre lo sovrastava con la sua voce.
-Lui so benissimo chi è, non è vero Thomas?
Lui la guardo con uno sguardo freddo, distaccato e assente, ricambiato subito da Margareth. Dopo pochi secondi, rivolse la sua attenzione alla ragazza che gli stava accanto.
-Ciao. Te invece sei...- tendendole una mano ruvida e dura.
-...Magdalietė Hurtson- terminò quest'ultima ricambiando la stretta con un accenno di sorriso.
-Se abbiamo finito le presentazioni lascerei i ragazzi un minuto da soli mentre io e te andiamo dentro a parlare- e si avviò senza attendere risposta.

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