3. Broken Hearted

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Passammo la mattinata in acqua con i Lynch.
Giocammo a palla, a Marco Polo -e le toccatine per sbaglio ai loro addominali da favola per la mia gioia non mancarono eheheh-, prendemmo le tavole e quasi non morii per le risate insieme a Rydel e Rocky quando Riker cadde in acqua come un cretino, travolto da un'onda all'improvviso.
A ora di pranzo, Rydel insistette per andare a provare il nuovo locale messicano sul lungomare, perciò ci armammo di zainetti e quant'altro, portammo le tavole negli spogliatoi ed andammo a mangiare.

«E per me...un taco completo con pollo e una porzione di nachos con doppio formaggio» disse Rocky alla cameriera.
«Vai Rocky» battei il cinque con lui: avevamo ordinato le stesse cose.
«O si mangia per bene, o non si mangia per niente» disse lui con l'aria da finto saggio.
Sorrisi.
«Sì, ridi tu che non ingrassi. C'è un girone dell'inferno anche per te!» mi fulminò Beth e le risposi con una linguaccia.
«Ma come fate a mangiare tutte queste cose?» chiese Riker tra il meravigliato e il disgustato. O divertito.
«Già mangiato messicano, tantissime volte. Voi finite la vostra ordinazione, e poi ditemi se vi saziate solo con quello: i Nacho ci stanno SEMPRE!» risposi fiera di me.
«Concordo!»
Una voce si sentì arrivare da dietro, e ci girammo tutti: era Ryland.
«Ehi bro, ce l'hai fatta finalmente!» lo salutò Ross
«Ehm signorina, mi porti quello che hanno ordinato loro» disse Ryry alla cameriera che passava, sedendosi tra Ross e me, indicando me e Rocky. Poi, si rivolse verso me e Bethany.
«E voi due qui?»
«Ci siamo incontrati appena arrivate in spiaggia» rispose Beth
«Beh spero abbiate passato delle piacevoli...12 ore da quando ci siamo salutati ahahah»
«Sì beh a parte il mal di testa di sta mattina..» dissi ridendo.
«Allora, Quesadillas alla carne con salsa piccante?»
«Mie!»
La cameriera arrivò con 4 piatti e cominciò a distribuirli partendo da Riker, poi tornò con altri 3.
Mangiammo in quel palchetto di fronte al mare, adoravo mangiare in spiaggia per l'atmosfera: i colori, il vento caldo, le risate...mi mettevano sempre di buon umore.

Finito di mangiare, chiacchierammo un po' all'ombra, e nel pomeriggio facemmo un giro a piedi/in bici/skate. Io ero in tandem con Rydel. Fu divertente, una volta capito come funzionava: all'inizio cademmo tantissime volte, tra le risate di tutti gli altri che ci osservavano divertiti.
Poi pallavolo, hula hop, gelato, e un altro po' stesi al sole, prima di salutarci tutti quanti e tornare a casa.

***

Il giorno dopo mi svegliai carica. Dopo aver controllato i social e Whatsapp, scesi giù a fare colazione con un bicchiere di succo ACE e una banana. I miei erano a lavoro, mia sorella almeno credo dormiva in camera sua, e il piccolo Honey stava nella cuccetta ancora appisolato in camera mia, perciò sarei uscita a correre un po'. La giornata anche quella volta era bellissima, serena, come il mio umore. Anche perché con un ragazzo le cose si mettevano particolarmente bene.
E, a proposito di ragazzo, non appena posai il bicchiere, vibrò il cellulare:

"Buongiorno, piccola. Nuotatina più tardi?
xx Chris"

Non appena lessi il messaggio sorrisi, mi morsi il labbro e mi affrettai a rispondere.

"Perché non tra poco?" Guardai l'ora "Alle 11:15 a Venice al chiosco di Josh?"

La risposta non tardò ad arrivare.

"Affare fatto! A dopo piccola :*"

Sorrisi al cellulare e andai a vestirmi.
Indossai un top bianco e un paio di leggings, le scarpe, bianche.

Presi telefono e cuffie e la mia adorata borraccia PINK ed uscii col piccolo Honey che mi guardava con lo sguardo implorante mentre saltellava e mi picchiettava sul ginocchio con le zampette: per essere un cucciolo, era abbastanza grande

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Presi telefono e cuffie e la mia adorata borraccia PINK ed uscii col piccolo Honey che mi guardava con lo sguardo implorante mentre saltellava e mi picchiettava sul ginocchio con le zampette: per essere un cucciolo, era abbastanza grande.
«E va bene, piccoletto, andiamo. Però» alzai il tono di voce, e il cucciolo si mise sull'attenti, sembrò prestare attenzione «devi fare il bravo, intesi? Su» battei le mani sulle ginocchia e mi diressi verso la porta con il guinzaglio in mano, con il cucciolo che mi seguiva scodinzolando.
Davanti la porta mi fermai e agganciai il guinzaglio al collarino, aprii la porta e uscii.

Correndo per Northridge incontrai vari miei amici, mi fermai a parlare per poco, e continuai a correre con la musica sparata nelle orecchie e Honey che tirava il guinzaglio, quasi volesse fare a gara con me. Dopo circa un'ora e mezza, erano le 10:47, decisi di fermarmi un po' a riposare.
«Che dici, andiamo a riposarci un po'?»
Honey cominciò a scodinzolare e a tirare verso destra.
«Vuoi andare al parco? E andiamo»
Jogging verso il parco, e mi sedetti su una panchina. Chiusi gli occhi e presi un bel respiro, e quando li riaprii vidi qualcuno di familiare. Christian.
Il mio volto s'illuminò all'improvviso. Mi alzai subito dalla panchina, presi in braccio Honey e corsi verso di lui.
«Christian! Christian!»
Guardava avanti a sé, non mi sentiva.
«Ehi, Chris-» e il mio sorriso si spense.
E fu così che una giornata soleggiata riuscì a diventare grigia. Lo vidi prendere in braccio una ragazza alta, mora, con i capelli lunghi e un vestito rosso. Lo vidi baciarla. E mi sentii morire. Mi sentivo arrabbiata, triste, nervosa, delusa. A guardarli bene, la riconobbi: Amanda, la sua ex. Non feci nulla, ma girai i tacchi, e me ne andai.
Posai Honey a terra - il cucciolo mi guardava perplesso, ma non ci feci caso - e cominciai a camminare a testa bassa verso sud.
Non mi andava di fare niente, non mi veniva neanche da piangere, semplicemente volevo stare sola, in santa pace. Honey mi venne vicino e cominciò a piagnucolare, hai capito tutto, tu, eh? Mi abbassai per accarezzarlo.
«Ehi shh è tutto okay bimbo. Va tutto bene»
Mi leccò la mano e cominciò a mordicchiarla per gioco, ciò mi fece sorridere. Ma ecco che le lacrime cominciarono ad appannarmi la vista.
Una goccia cadde sulla guancia destra, la tolsi subito con la mano mentre continuavo ad accarezzare il cuccioletto, quando mi sentii chiamare.
«Vanessa?»
Mi alzai, e dietro di me trovai..
«Ryland, ciao! Co-cosa fai qui?»
«Un giro...Tutto okay?» mi si avvicinò «Stavi piangendo o sbaglio?»
Dannazione.
«Ah sì, no, ehm..tutto okay, tranquillo» abbozzai un sorriso.
«Non mi sembri tanto sicura. Ne vuoi parlare? Sono un bravo ascoltatore»
«È che...è una lunga storia»
«Ho tempo»
«...E triste»
«Abbiamo il gelato» disse indicando il Get Shaved dietro di noi. Gli sorrisi.

Fall Back In Love || Ryland LynchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora