8. Kiss and tell

45 6 2
                                    

Non potevo credere a ciò che avevo appena sentito. Lo aveva appena chiamato "amore", e la sera prima con lui ero andata anche oltre il semplice bacio. Okay, era stata una pomiciata così, avevamo anche un po' bevuto: non significava nulla. Ma se stava con mia sorella, perché mi aveva baciata? Perché stava più con me che con lei? La testa cominciò a girare.
Steph staccò la chiamata, posò il cellulare rumorosamente sul tavolo e mi svegliò dai miei pensieri. La guardai, cercando di sembrare più normale possibile. Mi sorrideva.
«Allora, non posso credere a cosa ti è successo con...chi?» chiese, piena di interesse.
«Oh, nulla, con Chloe. Stavamo ballando e un tizio ci ha rovesciato della sangria addosso, e siamo rimaste tutta la sera con le gambe che sapevano di sangria perché l'acqua non è bastata a lavare via l'odore», fu la prima cosa che mi passò per la testa. Risi per cercare di rendere il tutto più credibile. Bella fantasia, V.
«Io invece devo raccontarti una cosa! Riguarda..»
Ryland?
«Ryland. Io e lui...beh non è ufficiale ma praticamente stiamo insieme»
«Ah...e com'è successo?»
«Beh, tutto è cominciato quando le comitive si sono unite. Alla tua festa ci siamo conosciuti meglio, poi ci veniva a trovare spesso in spiaggia e...»
E in tutto questo io dov'ero? Dio mio che stupida!
«L'altra sera, quando tu eri qui con Bethany e io sono andata da Jonathan, è passato velocemente per darci una mano con l'impianto audio; Jonathan si è allontanato per parlare al telefono, noi abbiamo fatto un giro fuori in giardino e mi ha bacia- cioè, ci siamo baciati»
«Ti ha baciata lui o l'hai baciato tu?» conoscendo mia sorella, e data la situazione, non c'era domanda più giusta.
«Okay, tecnicamente mi sono avvicinata io» presi un respiro di sollievo: assolto «..Però, cioè, lui ci stava..». Le mie dita si serrarono immediatamente in un pugno. Colpevole. Ma, non essendo mai stata -quasi- un tipo impulsivo, decisi di aspettare e parlarne con lui: c'era sicuramente una spiegazione, doveva esserci.
Stephanie sembrava essersi accorta della mia reazione, perciò finsi una risata e mi ricomposi.
«Sei sempre la solita. Quindi, ehm, oggi vi vedete?» dissi prendendo in mano una mela e cominciando a giocherellarci.
«Sì, passa nel pomeriggio. Io vado a fare un tuffo in piscina»
«Okay...» dissi seguendola con gli occhi mentre saltellava verso il retro.
Bah. Chi la capirà mai.
Non avendo niente da fare, decisi di farmi uno smoothie ai frutti rossi, poi presi un'ananas, la svuotai e la usai come bicchiere. Messa dentro una bella cannuccia verde intenso, raggiunsi mia sorella fuori e mi misi a prendere il sole, sorseggiando lo smoothie ogni tanto.
Dopo un po' di tempo, sentendo squillare il telefono, fui costretta ad entrare. Era un numero che non conoscevo.
«Pronto?»
   «Vanessa? Ciao, sono Rydel»
   «Oh, Rydel! Ciao, come stai?» sorrisi alla finestra, mi fece davvero piacere sentirla
   «Tutto bene, dai. Tu che mi racconti?»
Che te lo devo di'?
   «Ma niente di che..» dissi, mentre dall'altro capo del telefono sentii qualcuno dire "Avanti, chiediglielo" con una certa insistenza.
   «Allora, avrei una cosa da chiederti»
   «Certo, dimmi»
   «Ho chiesto a Bethany il tuo numero perché...con i miei fratelli dobbiamo girare il nostro nuovo video e ci piacerebbe che partecipassi anche tu, se vuoi»
La cosa mi lasciò non poco sorpresa, all'improvviso sentii come le farfalle nello stomaco e un ampio sorriso prese forma sul mio viso.
   «Davvero? Certo, con molto piacere!» dissi entusiasta. Dall'altra parte sentii un "Sì!" e un "Shhh" sottovoce.
   «Bene! Domani sei libera?»
   «Ehm...sì, credo di sì»
   «Perfetto, cominciamo domani! Ti mando un messaggio con tutto ciò che devi sapere tra poco. Ciao bella, a domani!»
    «Okay, ciao Rydel!» dissi sorridendo.
Staccata la chiamata, tornai elettrizzata fuori a prendere il sole un altro po'. L'unica cosa che mi lasciò stranita, furono quelle voci in sottofondo. Sembrava che qualcuno fosse ansioso di sapere la mia risposta, che ci tenesse alla mia presenza lì. Ma qualcuno chi? La voce era troppo bassa per riuscire a riconoscerla. Comunque, non ci feci troppo caso; anche se da un lato, sperai per uno strano motivo che fosse Ryland.

***
Nel pomeriggio, stavo spazzolando il pelo ad Honey e giocando con lui; Steph era salita a fare la doccia subito dopo pranzo. Gli avevo insegnato a darmi la zampa, a sedersi e a mettersi seduto, per farlo rotolare c'era ancora da lavorare...
   «Rotola. Ro-to-la. Rotola!».
Niente, Honey stava lì a guardarmi con la lingua penzoloni come se parlassi un'altra lingua.
«Non è difficile, eh! Vabbè...»
Il campanello suonò all'improvviso, Honey partì trottando verso la porta con un "woff" e Stephanie dalla sua camera urlò: «V, apri: deve essere Ryland. Fallo entrare, digli che sto scendendo»
   «Sissignora!»
Mi alzai mio malgrado dal tappeto e andai ad aprire. Ryland, davanti a me, sembrò aver visto un fantasma, e sotto il suo sguardo ricordai di essere ancora in costume.
   «Dobbiamo parlare!» dicemmo contemporaneamente.
«Già, Lynch, devi dirmi qualcosa? Tipo che...stai con mia sorella?» dissi chiudendo la porta dietro di lui.
   «Cosa?!» disse lui alzando la voce
   «Shh, parla piano»
   «Senti, io stavo solo cercando di aiutarla per la festa ed essere gentile, mi ha baciato lei!»
   «Eh però tu ci stavi..»
   «Ma se è durato due secondi, non ho avuto nemmeno il tempo di realizzare, figuriamoci di rispondere al bacio!» sembrava innervosito.
   «Vabbè glielo spieghi tu a quella? Perché mi sa che ha già ordinato le fedi...» dissi quasi ridendo.
   «Speravo di trovare un momento per parlarti proprio di questo. Non volevo che il bacio con Stephie rovinasse tutto»
   «"Stephie"..?»
   «ECCOMI!» urlò mia sorella in cima alle scale, raggiungendoci immediatamente. «Di che parlate?»
   «Ah, niente di che» dissi guardando Honey che saltellava intorno a Ryland da quando era arrivato.
   «Okay, andiamo?» chiese lei guardando il ragazzo in attesa di una risposta. Lui, invece, guardava me, esitava, sembrava aspettare che gli dessi il permesso...o che li fermassi.
   «Sì, andate» dissi guardandolo fisso negli occhi, sperando facesse la cosa giusta, parlando con lei. Non per avere il "via libera" con lui, o perché sperassi in qualcosa, ma perché se era tutto un equivoco e Stephanie si stava solo illudendo, meglio saperlo prima.
Ryland sembrava deluso. Che si aspettava? Doveva tirarsene fuori da solo, così come c'era entrato.
Chiusa la porta, quasi fosse fatto apposta, ricevetti un messaggio: Rydel

"Okay chica, ecco quello che devi sapere: le riprese iniziano domani mattina, vieni verso le 8, penseranno a te per trucco e capelli, poi la costumista ti darà cosa indossare e infine ti spieghiamo noi cosa fare in scena. Ci divertiremo un sacco!
A domani :-*"

Bene. Dato che l'indomani sarei stata sul set di un videoclip musicale, decisi di passare il pomeriggio a trasformare camera mia in una SPA, e tra maschere, scrub esfoliante, manicure e pedicure, si fece sera.

Fall Back In Love || Ryland LynchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora