38 capitolo

82 5 1
                                    

Livia
Mi sveglio con un gran mal di testa sperando che tutto quello che era successo fosse un incubo,ma in realtá non é cosi,mi trovo nell mia nuova camera in un nuovo paese chiamato Roma,mi alzo dal letto e stendo gambe e braccia,mi sono addormentata con a dosso i vestiti,scendo giu a bere dell'acqua,credo di aver rifiutato anche la cena,Max dorme sul divano e Amanda credo sia andata in camera sua,entro in cucina e verso dell'acqua nel bicchiere,-Quindi sei tu-,La voce di Max mi fa sobbalzare,-Mi hai fatto paura,ero scesa a prendere da bere-,Mi giro dalla parte opposta,-Senti piccola,lo so che é difficile e so anche il motivo per cui sei venuta a vivere con me,ma sappi che io ci sono per qualsiesi cosa-,Fa per toccarmi ma io mi scanso facendo cadere il bicchiere a terra,-Tu non sai un cazzo di me,non ci sei mai stato e me ne sbatto del fatto che Amanda mi ha tenuta lontano da te,se mi volevi solo un briciolo di bene avresti fatto di tutto per non farmi crescere senza un padre-,Lo spintono e esco dalla cucina,-Cosa sta succedendo qui?-,Fa la sua apparizione Amanda,la ignoro e corro in camera,mi butto sul letto e incomincio a piangere,il telefono squilla,Sofia continua a chiamarmi ma io non voglio parlarle,prendo il telefono a chiamo Fulvia che al secondo squillo risponde,-Piccola come stai?É successo qualcosa?Come mai mi chiami a questa ora?-,Sento che trapoco piange,-Sto bene mamma,mi mancate molto,Roma non é un gran che ma di sicuro mi adatteró-,Cerco di rassicurarla,-Sai che noi ci siamo per qualsiesi cosa chiamaci-,-Certo a presto mamma salutami papá e i piccoli-,É attacco prima che potesse rispondere,mi rimetto sotto le coperte e cerco di dormire.
Faccio un brutto sogno,ci sono tanti alberi,io corro,sento dei passi,corro piú veloce,cado,ho paura...,Salto dal sonno e urlo,sono tutta sudata,fuori ce il sole,guardo l'ora dal telefono e trovo venti chiamate perse solo di Sofia e Tomas,mi mancano molto ma mi hanno ferita,sento tante voci provenire da sotto,infilo le ciabatte e scendo,ce tanta gente e quando mi vedono arrivare si voltano dalla mia parte,-Piccola,loro sono i nostri vicini di casa,signori lei è mia figlia Livia ritrovata dopo tanti anni-,La folla di gente si riunisce tutti in torno a me come se fossi un pezzo da museo,un ragazzo biondo e occhi azzurri si avvicina,-Livia lui é Amedeo figlio di un importante famiglia-,Ci presenta e io faccio un passo indietro,-Scherzi vero?-,Mi allontanl da Max-Come scusa?-,Fa finta di non capire,-Sai bene come mi sento e tu fai una festa in mio onore-,Guardo tutti,sono qui per una cosa sensa senzo,mi sento soffocare quindi corro fuori e incomincio a riempire i polmoni di aria pura,-Tutto bene?-,Il ragazzo di prima si presenta alle mie spalle,-Benissimo-,Guardo fuori dal cancello,la vita per gli altri va avanti,mentre la mia si é praticamente bloccata,-Ho sentito che devi addobbare la tua camera,che ne dici se ti vesti e andiamo a comprare il necessario?-,Propone,-Senti lo so dove vuoi arrivare,ma no grazie-,Lo freno subito,-Cosa hai capito sentiamo?-,Si mette avanti a me,i suoi occhi sono cosi belli,-Vuoi portarmi fuori,fare una passeggiata,baciarmi e portarmi a letto-,Giro il viso dalla parte opposta,lui prende il mio viso tra le mani e si avvicina al mio orecchio,-Sbagliato io sono gay-,Mi guarda e sorride,-Cosa?-,Rido ma vedendo il suo viso serio torno seria anche io,-Oh...ehm...scusa-,Dico imbarazzata,-Tranquilla,allora ci stai?-,Chiede,-Ci sto-,Ho trovato un amici e spero che questa volta sia sincero,-Come hai detto che ti chiami?-,-Amedeo-,A quel nome rimango pietrificata,-Tutto bene?-,Chiede preoccupato,-Certo dai rientriamo che vado a prepararmi-,Gli prendo la mano e lo conduco dentro,-Vedo che avete fatto amicizia,Amanda guarda le nostre mani intrecciate,-Si,ora vado a prepararmi andiamo a comprare delle cose per la mia stanza,con permesso-,Lascio la mano di Amedeo e corro in camera,anche se ha quel nome che mi fa tanto male come ragazzo é simpatico

AbbracciamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora