4Capitolo

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Stare in compagnia di persone che ti accettano per ció che sei,é davvero bello,-Parlaci un poco di te-,Siamo in camera di e Brafilius non fa altro che guardarmi,-Certo-,Rispondo alla domada di Sofia,spero non scapperanno via,-Quando nacqui mi madre mori e mio padre mi abbandonó in ospedale,dopo qualche mese la mia vecchia tutrice mi portó in orfanotrofio,sono cresciuta con un buon insegnamento,ma non ho mai avuto amici,e spero che dopo questo non andiate via pure voi-,Entra la cameriera con degli stuzzichini e io bevo la mia acqua velocemente per fermare le lacrime,-Noi abbandonarti?Non lo faremo mai-,Sia Sofia che Brafilius mi abbracciano,-Dovrei andare in bagno,-Brafilius si alza ed entra in bagno,-Hai fatto colpo su mio fratello-,Mi fa l'occhiolino,-Ma dai smettila-,La spingo e finiamo per farci il solletico,era una cosa che non ho mai fatto prima,-Brafilius aiutami-,Ride e cerca l'aiuto di suo fratello che subito gli viene dato,riesce a togliermi da sopra alla sorella e incomincia a farmi il solletico,-Siete cosi belli insieme-,Ci guarda con gli occhi a cuoricino e io divento subito rossa in volto,-Questa volta avete vinto,ma mi vendicherò-,Riesco a sfuggire dalla presa di Brafilius e mi siedo sul letto.

Amedeo
Mi vicino alla porta di Livia e sento che stanno ridendo,odio quel ragazzo dai capelli blu,abbiamo una questione in sospeso,combatto contro me stesso per non aprire questa porta e rompergli la faccia,mi giro e torno in camera mia,il telefono non fa che squillare,non ho voglia di andare a giocare a pallone,ne tanto meno di uscire di casa,devo tener d'occhio quel ragazzo potrebbe rubare qualcosa.

Livia
-Dovete per forza andare?Che ne dite di vedere un film?-,Accompagno i miei amici vicino alla porta,-Vorremo,ma nostra madre ci aspetta-,Mi saluta Sofia,-A domani bellissima-,Mi da un bacio sulla guancia e io arrossisco,-Va bene a domani-,Li saluto e chiudo la porta,non sapevo che avere degli amici fosse cosi bello.
-Se ne sono andati?-,Scende le scale in tutto il suo splendore il mio fratellastro,-Cosa vuoi?-,Sbuffo e mi avvicino alle scale ma come al solito mi ferma,-Tu non sai che tipi sono quelli-,Indica la porta da dove sono usciti i miei amici,-Con me sono gentili e poi fatti gli affari tuoi,cosa ce sei geloso?-,Lo sfido con lo sguardo,-Geloso io?Ti stavo solo avvisando-,Rallenta la presa,-Sei un coglione-,Gli urlo e corro in camera mia,-Tu sei una stupida ragazzina ingenua-,Urla e io chiudo la porta con violenza,quanto puó essere odioso quel ragazzo,mi stendo sul letto e subito mi addormento.

Qualcosa di pesante mi fa svegliare,mi giro e trovo quell'odio di Amedeo che mi guarda,-Che ci fai qui?-,Sbadiglio,-La mamma e il papá vogliono parlarci-,Si stende e io lo spingo giu dal letto,-Come io non ho il diritto di entrare in camera tua,anche tu non hai il diritto di farlo,ora alzati e di che scendo subito-,Gli apro la porta e lui arrabbiato esce.
Mi guardo allo specchio e mi do una sistemata,non ho idea di cosa vogliano parlare,spero sia qualcosa di bello,forse che manderanno Amedeo a vivere in Svezia;sorrido all'idea e scendo in salone,-Eccomi-,Guardo e noto ci sono tutti sopratutto le cameriere,-Fate presto ho una partita di calcio-,Sbuffa,-Come ben sapete io e Fulvia ci occupiamo di molte aziende,ci spostiamo molto e domani dovremo andare in Umbria,so che per Livia é una cosa nuova,ma tranquilla non sarai sola,ci sará Amedeo con te e forse cosi potrete conoscervi meglio-,Spiega Edoardo e io quasi non mi strozzo con la mia stessa saliva,-Quanto tempo starete via?-,Chiedo,-Un mese,Gianluca e Michele verranno con noi-,-Perché non portate anche lei?-,Mi indica,-Livia ha iniziato oggi la scuola,deve ancora stabilirsi-,Gli spiega Fulvia,-Perfetto,dovró stare un mese da solo con lei,mi spiegate cosa vi ho fatto? Perché mi fate questo?-,Esce di casa sbattendo la porta,-Livia scusalo non so perché si comporta cosi-,Si giustifica Fulvia,-Tranquilla é arrabbiato con me,vado a cercarlo-,Con la testa basta esco di casa e guardo in ogni angolo del giardino,dopo poco lo trovo steso sotto un albero a guardare le stelle,prendo un lungo respiro e mi avvicino,-Ehi-,Mi siedo ma lui non sembra essersi accorto di me,-Lo so che sei arrabbiato con me,ma spiegami cosa ti ho fatto,almeno potró chiederti scusa-,A queste parole apre gli occhi e si alza,-Vuoi sapere cosa mi hai fatto?I miei genitori mi odiano e la colpa é tua-,Mi indica con un dito,faccio per rispondergli ma continua a parlare,-Mia madre ha sempre voluto una figlia femmina,quando ha avuto me non era contenta,ha continuato a fare figli,e ogni volta che scopri va erano maschi rimaneva delusa,ha adottato te solo perché sei donna e ora per colpa tua non mi considerá piú-,Si alza e scappa via,io non riesco a dire una parola,sono rimasta pietrificata,le lacrime si fanno spazio sul mio volto,sono sola in giardino e le uniche a farmi compagnia sono le stelle

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