Capitolo 4

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Il primo giorno di lavoro era andato bene a parte il grasso del motore che gli era finito ovunque, decise di fermarsi al supermarket all'angolo di casa per prendere uno smacchiatore miracoloso che ogni madre e moglie loda e visto che era li si preoccupò di prendere della carne giusto per andare a dormire con lo stomaco pieno. Una volta nell'appartamento si tolse le scarpe e prese il cellulare dalla tasca dei jeans, cercò nella rubrica il numero di Sam per la solita telefonata serale, ma si fermò su uno dei primi contatti. "Anonimo", aveva avuto fantasia nel memorizzarlo.
Non curante dei vestiti sporchi si mise seduto sul letto e fece partire la chiamata.

Castiel aveva passato la giornata a studiare dopo aver tolto Meg dal proprio letto. Arrivata sera aveva abbandonato i libri e con una scatola di cereali davanti si era messo comodo sul divano per la cena, ma prima che potesse prendere il telecomando per dar voce al televisore, il suo cellulare cominciò a vibrare per attirare la sua attenzione e avvisarlo della chiamata che stava ricevendo. Alzò un sopracciglio al numero che comparve e rispose dopo un attimo

"Non voglio nessuna nuova tariffa." Castiel non riceveva mai telefonate e pensò che dovevano essere per forza quelli della compagnia telefonica ma evidentemente si sbagliava perché a quell'ora nessuna compagnia avrebbe chiamato per promuovere le tariffe.

"Cosa? Scusa, con chi parlo?"

"Mi ha chiamato lei, io con chi parlo?"

"Santo cielo, sono Dean, la ragazzina del bar se la starà ridendo."

"C-charlie ti ha dato il mio numero?"

"Si, beh me l'ha scritto sul bicchiere del caffè, è uno scherzo perché se lo è non l'ho ancora capito."

"No, ecco... Io credo che lei... Vedi, lei vuole che mi faccia qualche amico.." oramai il moro balbettava, non era bravo a mentire o ad improvvisare, inoltre il fatto che il suo numero si aggirasse tra i bicchieri di un bar non lo entusiasmava parecchio

"Generoso da parte sua, ma credo che per essere amici serva che sappia il tuo nome."

"C-castiel, mi chiamo Castiel."

"Fantastico, Castiel, ora sei mio amico. Ti chiamo eh ma ora credo di aver bisogno di dormire."

Castiel rimase con il cellulare attaccato all'orecchio anche dopo che la telefonata era finita, non aveva avuto il tempo di risponde che la persona dall'altra parte aveva riattaccato. Riprese a elaborare tutto qualche minuto più tardi e chiamò subito Charlie, doveva rimproverarla per aver dato il suo numero in giro e poi doveva ringraziarla per averlo dato a quel ragazzo dagli occhi verdi.

A cherry pie and a phone number. || DestielDove le storie prendono vita. Scoprilo ora