Quando mi svegliai, mi ritrovai nella stanza in cui lasciai le mie cose. Mentre mi alzai sentii un forte dolore al collo e mi girava la testa.
"Quando rivedo Shu,giuro, che lo strangolo"
Sento aprire la porta della stanza... è Raito. Il mio cuore perde un battito... cosa mi stava succedendo?
"Hey bitch-Chan ti sei ripresa?" Chiese, preoccupato?
"Sì Raito, sono appena stata prosciugata da un vampiro, ma sì mi sono ripresa"
"Certo che Shu ha rubato il mio momento; dovevo essere io il primo ... vabbe mi posso accontentare anche di essere il secondo"
"Raito... per fav..." Non mi diede il tempo di finire; che me lo ritrovai sul letto e mi morse il polso. Aveva i canini più affilati, faceva molto male ... però quel dolore un pó mi piaceva. Cercai di trattenermi, ma non ci riuscì. Lanciai un urlo e Raito si staccò.
"Il tuo sangue e delizioso bitch-Chan, soprattutto se sono io ad assagiarlo" disse con fare malizioso. Arrossì di brutto.
"Raito esci immediatamente dalla mia stanza" e lui se ne andò ridendo, ma prima che aprisse la porta gli lanciai un cuscino addosso e lo colpì in pieno. Girò la testa vero di me e lentamente si avvicinò al letto, feci finta di essere spaventata e Raito si buttó su di me.
"Come hai potuto fare una cosa del genere, colpirmi alle spalle... ora dovrò punirti".
Iniziò a farmi il solletico, lanciai un grido lino di sorpresa e cominciammo a ridere. Risi talmente forte che mi uscirono le lacrime.
"Raito basta, non respiro più...ahahahahahaha"
Fortunatamente si fermò e ricominciai a respirare.
"Non mi sfidare più bitch-Chan, so essere molto pericoloso"
Era ora di cena, io e Raito scendemmo insieme.
"Bitch-Chan ti ricordo che dopo cena devi andare da Reiji... è stato un piacere conoscerti"
"Vaffanculo Raito" dissi ridendo.
Era la prima volta che qualcuno mi faceva stare così bene.
Arrivammo in un enorme sala da pranzo e decisi di sedermi vicino a Raito e il più lontano possibile da Shu e Reiji. Siccome non avevo voglia di mangiare, osservai il modo in cui stavano a tavola.
Erano seduti composti, non appoggiavano i gomiti sul tavolo; si vedeva che appartenevano a una famiglia reale. Mi sentivo osservata e ,infatti, Raito mi stava guardando.
"Che c'è ?"
"Ehm... no niente stavo pensando"
"Sicuro?"
"Sì sì. Piuttosto preoccupati del fatto che è quasi finita la cena" e Sbuffai.
Anche se in realtà avevo una gran paura di andare da Reiji, che , come Raito e Shu, mi guardava tutto il tempo. Ma che avevano oggi?
Siccome nessuno di loro alzava un dito per sparecchiare, lo feci io e pulii tutta la cucina, mentre i Sakamaki mi guardavano; non mi avrebbero aiutato nemmeno se li avessero sparati.
"Emanuela vieni con me" disse Reiji
"Arrivo... arrivo" dissi scocciata.
Ci incamminammo verso ,quella che penso sia, la sua stanza. Appena entrammo mi consegnò una busta con dentro una divisa.
"Da dopodomani verrai con noi a scuola la sera, cerca di essere puntuale"
"Ehm... okay... grazie" feci per andarmene, ma mi ritrovai con le spalle al muro. Avvicinava sempre di più la sua faccia alla mia , per poi abbassarsi verso il mio collo e iniziò a modermi.
"Maledizione"
Non faceva male come gli altri però era agonizzante. Non urlai perché riuscì a gestire il dolore e a Reiji in un certo senso dispiaceva.
"BhE hai resistito ... ma che ti serva da lezione per la prossima volta che sarai indisponente con me" non risposi.
Me ne tornai in camere mia, per dormire e dimenticare quella scena.
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Io E Il Mio Adorato Raito Sakamaki
FanfictionEmanuela, una ragazza di 17 anni, abita in Italia . La sua vita non era perfetta ,anzi era molto complicata, na faceva di tutto per non farlo notare. La sua passione è la musica e vorrebbe diventare una cantate. Ma un giorno si trasferisce in Giappo...