7 capitolo

405 25 0
                                    

Appena arrivammo mi diressi nella mia stanza e cominciai a studiare. Durante il tragitto nella limousine, non feci altro che pensare al motivo per il quale Raito si era arrabbiato. Non mi ha degnato nemmeno di uno sguardo,ma perché se l'è presa con me, non è colpa mia. Pensando a queste cose mi gettai sul letto e cominciai a piangere. Non capivo perché dovevo essere trattata così. Ormai mi sono innamorata di Raito e il solo pensiero che per lui non conterò mai niente, mi spezza il cuore. Iniziò a squillare il telefono e vidi,con gran sorpresa, che era Davide, mio cugino.
"Pronto?"dissi asciugandomi le lacrime.
"Manu... come hai potuto farmi questo?!"
"Davide che ho fatto ora?"
"Perché non mi hai detto che ti saresti trasferita? L'ho saputo solo oggi, pensavo fossi ammalata"
"Hai ragione. Scusami, è solo che non ero nelle migliori delle situazioni e me ne sono, completamente,dimenticata. A stento ho salutato mia madre"
"Perché che è successo?"
"Mi trovo qui in Giappone solo perché a mamma servivano i soldi e ora sono in una casa con sei vampiri, che non fanno altro che prosciugarmi. Per di più mi sono innamorata di uno di loro"
"Come vampiri? Ti sei innamorata? Okay... prendo il primo aereo e ti raggiungo, ciao"
"No, Davide... Davide, pronto.
Maledizione"
Aveva già attaccato il telefono. Siccome stavo lo stavo usando, decisi di sentire un pó di musica. Solo così avrei staccato la spina. Scorrendo tra le canzoni trovai:                                "Est-ce que tu m'aimes" e la feci partire. Non resistevo alle sue note e iniziai a cantarla. Cantare era la mia passione, non potevo ascoltare la musica senza imitarne le parole.
"Potresti abbassare il volume, non riesco a sentire le mie canzoni"
"Shu... oddio che spavento. Ora lo abbasso...un secondo... fatto"
"Hai finito i compiti?"
"Sì, perché ?"
"Perché io non li ho fatti,quindi potresti prestarmi il quaderno?"
"Sì,certo"
Stavo prendendo il quaderno, quando Shu mi afferrò il braccio.
"Shu,ma che hai?"
"Niente, ho fame" disse per poi mordermi il polso. Ormai non faceva più male, ma era fastidioso.
"Shu lasciami in pace. Oggi non è giornata" smise di mordermi
"Perché che è successo?"  Ho le allucinazioni o Shu si stava preoccupando per me?
"Bhe... ecco ho detto a Raito che ero nella tua stessa classe, si è arrabbiato con me e non mi ha rivolto la parola per tutta la serata"
"Capisco... non ti preoccupare gli passerà e poi è uno stupido se si arrabbia per una cosa che non hai fatto. Se non ti vuole lui , ci sono sempre io" disse per poi avvicinarsi sempre di più alle mie labbra. Eravamo ad un millimetro di distanza. Shu decise di rompere quella distanza e mi baciò. Rimasi,letteralmente, sconvolta.
"Bhe...ci vediamo domani Manu"
"Ehm... okay... a domani" e mi posò un altro bacio a stampo. Appogiai la faccia sul cuscino, nella speranza di dimenticare tutto,ma quella scena non fece altro che tormentarmi per tutta la sera.

Io E Il Mio Adorato Raito SakamakiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora