Osservai la versione più giovane di mio padre camminare lungo un corridoio buio, un cappotto nero con degli abbellimenti e ricami dorati gli adornava il torso e i pantaloni neri lo facevano sembrare un'ombra che si muoveva nella notte. I suoi occhi solitamente amichevoli erano duri e freddi, puntati su una porta blindata alla fine del corridoio. Lo seguii mentre sbloccava la pesante porta ed entrava in una piccola stanza per metà coperta di barre metalliche.
Una sola persona era seduta dietro alle sbarre in una cella, una benda sui suoi occhi e un ghigno sul suo viso. La sua postura si addrizzò quando la porta si chiuse dietro mio padre. Doveva avere un'età vicina a quella di Papà, verso i venticinque anni, e realizzai con sorpresa il perchè quando parlò.
"Mio caro, ma che piacere. Non pensavo che il mio unico fratello mi avrebbe mai concesso una visita qui dentro." Disse l'uomo, la sua voce era roca. Papà mantenne il viso inespressivo, rifiutandosi di lasciare che l'uomo ottenesse alcun tipo di provocazione da lui.
Ma...se l'uomo aveva parlato del suo unico fratello...era forse mio zio?
L'uomo fece un ghigno da dietro la benda.
"Amelie ha già avuto la bambina?"
Papà incrociò le braccia davanti al petto, il suo viso era ancora una dura maschera priva di emozioni. "No."
"Bugiardo. Non puoi mentire ad un guaritore. È nata, vero? Posso percepire il dolore di Amelie e il fragile battito della bambina anche a questa distanza dal centro di guarigione. Se mi concentro, posso sentire persino il sottile respiro di mia nipote." L'uomo sogghignò nuovamente, il viso di Papà era ancora stoico.
Il ghigno di mio zio svanì mentre si metteva a sedere composto, avvicinandosi alle sbarre della sua cella. Le sue mani andarono ad afferrare le sbarre, ma un'improvvisa scarica elettrica gli colpì le dita appena avvenne il contatto. Si ritrasse velocemente, con una smorfia.
"Per come la vedo io, sei venuto qui per uno di questi due motivi: primo, sei venuto a dirmi che otterrò un miracoloso perdono per i miei crimini e potrò vedere la mia nuova nipotina..."
"Hai ragione, sarebbe un miracolo se tu potessi anche solo vedere la luce all'esterno di questa cella. Ma molto probabilmente questo non accadrà." Papà affermò.
"Ecco perché ho detto una di queste due ragioni, ascoltami quando ti parlo!" Gridò mio zio, Papà rimase impassibile mentre incassava le sue urla. Il misterioso sorriso apparve nuovamente sul viso di mio zio mentre egli spiegava l'altra motivazione.
"L'altro motivo è per dirmi che il giorno della mia esecuzione è stato spostato."
"Hai ancora ragione. È stato anticipato alla fine della settimana." Papà informò l'uomo, il cui sorrisetto svanì in tempo record quando sentì le spaventose notizie.
"Anticipato?" Il viso dell'uomo divenne improvvisamente pallido per la paura.
Papà osservò il suo povero fratello iniziare a tremare per la paura.
"Sono stato io a richiedere lo spostamento." Guardai come mio padre rimase freddo, insensibile e senza alcuna compassione per mio zio.
"T-tu mi hai fatto questo? Perché M-Mark?" Mio zio sussurrò, facendomi sobbalzare il cuore per il dolore. Perché mai Papà avrebbe fatto anticipare l'esecuzione di suo fratello?
"Sai bene il perché." Papà lanciò un'occhiataccia a suo fratello.
A quel punto, mio zio si arrabbiò, strinse la mascella ed una vena si gonfiò sul suo collo.
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Sorcery // Louis Tomlinson AU [italian translation]
FanfictionLei lo trovò in mezzo ad una foresta. Lui la espose ad un mondo che non avrebbe mai immaginato. Le loro vite non saranno mai più le stesse. - © to JerrytheGiraffe for the original version © to andiseelouis for the italian translation