Dopo l'incidente della nuvola, Louis sembrò un po' esitante nei miei confronti mentre camminava accanto a me lungo la strada per tornare alla baita. Il cammino fu pieno di silenzi: Louis non sapeva cosa dire e io non sapevo cosa fosse appena successo.
Alla fine raggiungemmo il confine della foresta, dove la baita era in piena vista davanti a noi. Louis si morse il labbro affondando le mani nelle tasche, insicuro su cosa dirmi. L'uomo sicuro di sé di prima era stato rimpiazzato da un ragazzo timido.
"Mira-"
"Louis-"
Iniziammo a parlare entrambi allo stesso momento, una mia piccola risatina attenuò la tensione nell'aria mentre Louis sospirava sollevato. Mi chiedo se pensasse di avermi spaventata, di avermi fatta rabbrividire per paura del fatto che potesse fare delle cose strane.
Ma era successo esattamente l'opposto, non ero mai stata tanto affascinata o curiosa nella mia vita.
"Prima tu." Mi disse Louis come un vero gentiluomo, le mie dita si intrecciavano tra loro mentre gli ponevo le mie domande.
"Da quanto tempo sei capace a farlo?"
"Da tutta la mia vita." Louis rispose facilmente, la sua sicurezza era tornata quella di sempre.
"Tutta la tua vita? Come hai imparato a farlo?" Domandai meravigliata, Louis scosse le spalle.
"Suppongo che sia semplicemente un talento naturale. Ovviamente ho dovuto praticare le mie abilità, ma la dote è stata generata dentro di me." Calciò di lato qualche ramoscello, con un debole accenno di rosa sulle sue guance. Mi domandai se avesse mai mostrato a qualcun altro il suo dono.
"Chi altro è a conoscenza di questo fatto?"
"Solo tu." Mormorò, avvicinandosi a me. Aveva negli occhi la stessa espressione di prima, quell'espressione speciale che veniva fuori solo una volta ogni tanto quando fissava direttamente nei miei occhi. "Tu sei l'unica a saperlo."
Rimasi silenziosa mentre realizzavo quanto Louis dovesse fidarsi di me per rivelarmi le sue fantastiche doti. E a pensarci, ci eravamo incontrati solo qualche giorno prima.
"Ma Mira, per favore, non puoi dirlo a nessuno." Disse di getto, prendendo le mie mani nelle sue mentre diventava ansioso per la paura.
"Non lo farò. Te lo prometto, Louis." Lo rassicurai, e intendevo veramente ciò che avevo detto. Mi aveva salvata, e per questo gli sarei stata eternamente grata.
"Grazie." Louis sospirò sollevato, chiudendo gli occhi mentre lasciava che la sua paura gli rotolasse giù dalle spalle. I suoi begli occhi si aprirono e si fissarono sulla baita, la mia testa si voltò per seguire il suo sguardo per avvistare il furgoncino di Papà che si fermava nel vialetto. Era strano. Mi aveva detto che non sarebbe tornato tanto presto.
"Suppongo che sia la tua occasione per andare?" Louis domandò, sorridendo in modo triste quando annuii. Mi salutò prima di cominciare a tornare nella foresta. Un improvviso impeto di coraggio mi sopraffece mentre mi affrettavo verso di lui, Louis si voltò prima di trovarsi intrappolato in uno dei miei abbracci da orso, le mie braccia erano avvolte strette intorno a lui. Sembrò preso alla sprovvista prima di ridacchiare leggermente, avvolgendo le sue braccia intorno a me e tirandomi più vicina a sé. Profumava come la foresta, un rustico profumo di pino mescolato a qualcosa che non riuscivo a riconoscere bene. In ogni caso, lo amavo.
"Ti ringrazio Louis. Per avermi salvata." Mormorai, assaporando il suo caldo abbraccio e l'odore surreale per qualche istante prima di tirarmi via. Gli feci un sorriso timido, arrossendo per la sua espressione selvaggia ed estatica. Lo salutai prima di voltarmi per andare verso la baita, avvertendo uno strattone gentile sulle mie dita e sentendo delle labbra sussurrare al mio orecchio.
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Sorcery // Louis Tomlinson AU [italian translation]
FanficLei lo trovò in mezzo ad una foresta. Lui la espose ad un mondo che non avrebbe mai immaginato. Le loro vite non saranno mai più le stesse. - © to JerrytheGiraffe for the original version © to andiseelouis for the italian translation