Quando Youtube diventa Cupido... || *Saschefano*

Capitolo 7

Anima POV

Ahhhh! Questa sì che è vita! Un letto così comodo non l'avevo mai avuto prima d'ora. Onestamente non mi frega niente se è matrimoniale o singolo: qualunque letto abbia un materasso simile deve essere mio!

"Porca miseria, hai visto che stanza che abbiamo?"- dice entusiasto Stefano.

"Me ne rendo conto benissimo! Hai visto il letto? Anzi, l'hai sentit..."- manco riesco a finire la domanda e Stefano si tuffa a bomba sul letto. Aiuto, sto per cadere!

"Ma sei pazzo? Stavo quasi cadendo! Almeno avvertimi quando hai intenzione di fare cose del genere."- lo ammonisco ridendo.

"Scusami, ma tu sai che è in questo modo che inauguro i letti. E poi... questo mi è sembrato molto invitante ed hai fottutamente ragione: è comodissimo!"

"Bisognerebbe inaugurarlo in un altro modo: prima o poi ne romperai uno."- dico.

"Troppo tardi!"- ride -"Ne ruppi uno quando ero in camposcuola in terza liceo."

"Ma che...? Come hai fatto?"- chiedo un po' stupito.

"In pratica, mi ero buttato sopra ad un mio compagno a mo' di body slam e l'impatto era tale da poter rompere due assi!"- spiega.

"In questo modo?"- mi alzo e mi preparo a replicare la scena.

"No fermo fermo!"- dice, tentando di schivarmi.

Lo colpisco sulla coscia con la spalla e lui lancia un urlo sofferente. Per lenire il dolore che gli ho causato, massaggio la parte colpita.

"Così va meglio?"- chiedo ridendo.

"Sacco di merda, mi hai fatto male!"- dice mentre cerca di restituirmi il colpo.

"Mancato!"- rido.

"Vieni qua!"

Stefano mi segue, cercando ancora di prendermi anche senza successo. Ahahaha quanto mi diverto in questi momenti!

"Rinunci o continui?"- gli chiedo, ma non mi accorgo del tavolino davanti a me e lo colpisco con lo stinco sinistro.

"Ahia! Porca puttana che male!"

Stefano mi raggiunge subito e mi chiede -"Che è successo?"

"Ho colpito con la gamba questo tavolino di merda."- tiro un calcio con la gamba sana.

"Non è colpa sua se tu non stai attento!"- mi dice con un tono scherzoso.

"Guarda che non mi aiuti in questo modo, brutto stronzo."- gli do una spintarella sulla spalla.

"Dai, fammi vedere la gamba."- mi dice Stefano.

Alzo il pantalone a fatica e vediamo che dalla ferita esce del sangue.

"Cazzo! Aspetta, vado dagli altri per vedere se hanno qualcosa per questo."- dice con aria preoccupata.

Mi accarezza la spalla con la sua mano destra, come per darmi man forte. Come al solito rimango imbambolato da quel tocco inusuale per me, poichè mi capita poche volte, e non mi accorgo neanche del suo arrivo con dei cerotti e l'acqua ossigenata. Ci sono anche Giuseppe e Salvatore che gli stanno dietro.

"Oh, ma com'è che sei rimasto nella stessa posizione? Almeno alzati e siediti sul letto!"- dice Stefano.

"Si può sapere come hai fatto a procurarti quel taglio?"- mi chiede Surry.

"Niente di che: lui mi stava rincorrendo per un colpo che gli ho dato per sbaglio e non mi ero accorto di quel tavolino di merda!"- spiego.

"Calmati che ti pulisco la ferita."- mi dice Stefano.