CAPITOLO VI

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"Cosa?"

Le mie gambe cedono e io cado in ginocchio davanti a quella che ho appena scoperto essere la tomba di mia madre.
Non piango, non ne ho la forza.

Effettivamente, non assomiglio per niente a quella che fino a pochi secondi fa credevo mia madre: lei è alta, è bionda e ha gli occhi azzurri, io invece sono abbastanza bassa, ho i capelli rossi e gli occhi marroni.

"Perché non me l'hai mai detto?"
"Non so, forse per paura della tua reazione, ma soprattutto perché non credo di aver mai avuto la forza di affrontare questo argomento."

La voce della mia "vecchia madre" si incrina leggermente mentre parla.

Dopo un paio di minuti in cui il silenzio ha regnato, trovo finalmente il coraggio di parlare.

"Come è morta?"
"Se devo essere sincera, non l'ho mai capito. Dopo averti lasciata a casa con la babysitter, eravamo uscite e passeggiavamo in giro per la città. Ricordo che era una bella giornata e il sole risplendeva nell'azzurro cielo. Tua madre era felice, fino a quando, improvvisamente, ha urlato e sotto i miei occhi..."

Inizia a piangere, ma io sono troppo curiosa per darle il tempo di riprendersi. Devo sapere, adesso.

"Sotto i tuoi occhi cosa?"
"si è trasformata in cenere."

Come?

"In cenere?"
"Ho visto la mia migliore amica trasportata via dal vento."
"Come è possibile che si sia trasformata in cenere. Non è normale."
"Beth, tua madre non era normale. Tua madre era un elemento, e lo sei anche tu."
"Un elemento?"
"Sì, conosci i quattro elementi?"
"Certo: fuoco, acqua, vento e terra."
"Esatto. Devi sapere che, però, esistono delle persone, o meglio, degli angeli che hanno un compito molto importante: devono controllare tutti questi elementi.
Senza questi angeli, infatti, gli elementi combatterebbero tra loro, fino a quando la terra non verrebbe distrutta.
Gli angeli, però, sono molto pochi, e non riescono da soli a evitare la distruzione del mondo. Hanno allora ceduto un po' del loro potere a pochi umani, chiamati elementi, che hanno il potere di controllare un solo elemento, nel tuo caso è in quello di tua madre il fuoco."
"Ecco allora perché a volte il mio corpo si infuoca. Ed ecco anche perché mi volevi tenere lontana da quella ragazza a scuola. Era anche lei un elemento, vero?"
"Esatto."

Non riesco veramente a capire perché non sono spaventata. Mi hanno appena rivelato che posso controllare il fuoco, e l'unica cosa che riesco a pensare è "ora si spiega tutto...".
È una sensazione strana, è come se mi avessero appena detto una cosa che non riuscivo a ricordare.

"E il bracciale? Centra anche lui con questa storia?"
"Sì. Tua madre aveva un bracciale identico, che portava con se da quando aveva quattordici anni. Mi ha infatti spiegato che è a questa età che gli elementi diventano "maggiorenni" e risvegliano i loro poteri. Solitamente, dopo la loro prima rivelazione, l'elemento rimane in coma fino a quando non è abbastanza forte da poterli controllare alla perfezione, proprio come è successo a te."
"Ma io non li so controllare"
"E invece sei in grado, solo che non hai ancora capito come fare. È per questo motivo che gli elementi hanno costruito una scuola in cui i giovani elementi possono imparare ad utilizzare al massimo il loro potenziale. Il bracciale, oltre a rilevare il tuo elemento, è uno specie di biglietto di ammissione per questa scuola."
"Ma come faccio a raggiungere questa scuola? Io non so dove si trova. Tu per caso lo sai?"
"No, nessun umano lo sa. Ma non ti preoccupare, saranno alcuni elementi a venirti a prendere quando sarà il momento."
"Quando sarà il momento?"
"Esatto, prima devono avvenire in te alcuni cambiamenti."
"Cambiamenti?"

Ora la cosa inizia a spaventarmi seriamente. In cosa cambierò?

"Sì. La tua temperatura corporea si innalzerà fino a raggiungere i quarantacinque gradi. Inizierai a non sentire più né il caldo ne il freddo, a meno che chiaramente sarai in presenza di un elemento dell'acqua. In quel caso, sentirai molto freddo, la loro temperatura corpore è infatti molto bassa: venticinque gradi. Cos'altro? A, sì. I tuoi occhi diventeranno più intensi, i tuoi capelli ancora più rossi, la tua pelle diventerà anche lei più rossa e la tua muscolatura si rafforzerà."

Per fortuna niente di così tremendo.

"Quando la tua trasformazione sarà completata ti porteranno a scuola, dove resterai per cinque anni, senza poter rivedere me o qualsiasi tuo altro conoscente"

La sua voce si intristisce e l'ennesima lacrima scivola sulla sua guancia destra, ormai completamente bagnata.

Insomma, anche se non è la mia vera madre, mi ha accudito lei, e io tra poco partirò, senza poterla vedere per cinque lunghissimi anni.

"Quanto tempo abbiamo ancora per stare insieme e fare le valige?"
"Poco più di un mese."

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