CAPITOLO IX

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"Per te quando si risveglierà?"
"Non so, sono ormai due giorni che rimane lì immobile..."
"Ma d'altronde, Gabriel ha detto che è normale, quindi non c'è motivo di preoccuparsi."
"Guarda, si sta svegliando!"

Apro lentamente gli occhi e mi ritrovo in una stanza circolare, un po' vecchio stile. È quasi interamente costruita in legno e i mobili sono bellissimi: intarsiati con motivi complicati, simili a quelli della scatola contenente il bracciale.
Ci sono due finestre, con delle tende di velluto rosso.

Sono sdraiata su un letto al centro della sala, e due ragazze mi stanno fissando, sorridendo.

Hanno entrambe capelli rossi e occhi marroni, quindi sono elementi del fuoco. Sono molto simili, ma una è più alta e ha dei lineamenti più duri dell'altra, che è alta più o meno come me ed ha un viso più dolce e arrotondato.

"E voi chi siete?"
"Benvenuta ad Elements! Noi siamo Kate e Sarah, le tue nuove vicine!"

Stanno parlando contemporaneamente, devono esserselo preparato questo discorso.

"Ci è stato assegnato il compito di svegliarti e farti fare il giro dell'Istituto..."
"Ma non ce la sentivamo proprio, dormivi così tranquillamente..."
"Sembravi un angioletto!"
"Ehm, ok... Io sono Elizabeth, ma chiamatemi Beth."
"O, sì. Sappiamo tutto di te! Siamo state informate di tutto dal Sig. Gabriel e da Logan."
"È vero che non hai mai conosciuto i tuoi genitori?"
"È vero che hai scoperto da poco l'esistenza degli Elementi?"

Ma quanto parlano queste due? Insomma, lasciatemi respirare un po'. Saranno cinque anni difficili...

Le due ragazze continuano a parlare, ma io sono troppo immersa nei miei pensieri per ascoltarle. Insomma, al di fuori di quella porta, la porta della mia nuova camera, si estende un mondo completamente diverso da quello che ho sempre conosciuto, però quello è anche il mio mondo.

"Beth, ci stai ascoltando?"
"Ehm, sì. Certo."
"Allora, ti va?"
"Di fare cosa?"
"Ok, non stavi ascoltando. Ti abbiamo appena chiesto se ti andrebbe di andare a visitare il college."
"Ehm, sì, certo."

Sarah, la più alta, si avvicina alla porta e, guardandomi con un gran sorriso, pronta ad osservare la mia reazione, apre la porta.

"Wow!"

È tutto ciò che riesco a dire.

In pratica, l'ala dell'istituto in cui ci troviamo è stata costruita intorno al cratere di un vulcano. Al centro, infatti, c'è una specie di vasca idromassaggio in cui dei ragazzi si stanno riposando, il problema è che all'interno non c'è acqua, ma lava incandescente.
Per il resto il salone è quasi completamente costruito in legno, e dal soffitto altissimo scendono quattro cascate di lava. Ci sono panchine in ogni angolo, e attorno ad esse si vedono un sacco di studenti (chiaramente tutti elementi del fuoco) intenti a parlare tra di loro, scherzare, ridere, come normali adolescenti, mentre accendono fiamme e le fanno danzare sul loro corpo. Normale.

"Dove ci troviamo? È un vulcano? Perchè, con tutto questo fuoco, la stanza non brucia, visto che è quasi interamente fatta in legno?"
"Come ti abbiamo già detto, siamo ad Elements, più precisamente nell'ala dell'istituto designata a noi Rossi, cioè a noi elementi del fuoco..."
"Il legno non brucia perchè proviene dalle foreste dei Verdi, quindi è praticamente indistruttibile..."
"A proposito, ti andrebbe di vedere l'ala dedicata ai Verdi (gli elementi della terra)?"

Non rispondo ma annuisco, continuando a guardarmi intorno a bocca aperta, cercando di catturare ogni singolo dettaglio di quel enorme salone.

"Ma , come facciamo ad uscire? Non ci sono porte..."
"Chiaro, usiamo i Tunnel. Se non lo sai, i tunnel sono specie di buchi neri che ti portano dove più desideri."
"Ma non provare ad andare da tua madre. Anche se in realtà non tutti lo sanno, i tunnel sono esseri viventi che sono stati addestrati a riconoscere l'età di un elemento. Se vedono che hai meno di ventidue anni, non ti portano da nessuna parte che non sia l'Istituto."
"Ma come fate a sapere tutto questo? Avete più o meno la mia età, quindi deve essere anche per voi il primo anno..."
"A, non lo sai?"
"Eppure è una delle prime cose che si spiegano ad un elemento."
"Dobbiamo però considerare anche che purtroppo lei, Sarah, non ha mai incontrato i suoi genitori..."
"Hai ragione, scusa."
"Cosa non so, scusate?"
"Noi due, in realtà, non abbiamo la tua età. Questo è il nostro ultimo anno."
"Ma sembrate più..."
"Giovani? Beh, è vero, sembra che abbiamo sedici anni, ma se ti guardi bene intorno, noterai che sembriamo tutti sedicenni, giusto."
"Beh, effettivamente..."
"Devi sapere, Beth, che noi Elementi, una volta raggiunta la maggiore età, cioè i quattordici anni, continuiamo ad invecchiare ancora per un po' fino a quando, a sedici anni, ci fermiamo. Ricorda che una delle regole principali di noi Elementi è non badare mai alle apparenze: una persona che a te sembra un sedicenne, potrebbe in realtà avere anche più di mille anni."

Incredibile. Semplicemente incredibile. Rimarrò giovane per tutta la vita, tipo quel ragazzino in quella storia, come si chiamava? A, sì, Peter Pan.

"Forza, è ora di andare."

Sarah schiocca le dita e davanti a noi si apre un tunnel.

"Dopo di te."

Guardo le mie nuove amiche negli occhi e, chiudendo questi ultimi, faccio un passo avanti, facendomi inghiottire dall'oscurità.

Like IceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora