Ora mai Gennaio era finito e San Valentino era alle porte, mancava poco, guarda caso Marta era nata il 14 Febbraio, il giorno degli innamorati. Chissà, forse per questa ragione era straordinariamente bella, come Eros il dio dell'amore figlio della dea della bellezza, tutto aveva un senso.
Con mia estrema sfortuna, e gioia di Marta, mia madre aveva incaricato un insegnate privato affinché non rimanessimo indietro con gli studi. Ero certa che, anche se non lo vedevo, mio padre se la rideva perché già si immaginava la mia faccia.
Com'era andata fra me e la mia dolce Marta in questi giorni? Mai provato più imbarazzo di allora e mai avuto gli ormoni più a palla di così. Quando dormivamo lei si accoccolava su di me e mi tormentava il collo di baci, io povera sua vittima, mi trattenevo per non saltarle addosso e... si insomma, avete capito. Io da cavalier al proodico in gonnella (cosa che non metterò mai) non osavo farle più che una semplice carezza e un bacio casto ogni tanto, dopotutto le sue ferite erano in via di guarigione e di sicuro non voleva farsi vedere da me per il momento, e poi volevo fare le cose con calma, ma lei mi rendeva la vita impossibile. Probabilmente lo faceva apposta, come suo solito.Dopo giorni di assenza tornammo a scuola, dove avremo nascosto il nostro amore, si sperava per poco tempo. Dovevo dire che mi sentivo un tantino a disaggio e osservata. Fortuna che a scuola sapevano che Marta durante le vacanze si era presa un brutto virus e quando io ero andata a trovarla ero stata contagiata. Dovevo ringraziare Ben per aver fatto circolare questa voce.
Quando arrivammo agli armadietti, fummo accolte da una vivace Miriam che ci diede degli abbracci stritolatori e da un <<Yo!>>, da parte di Ben. Quei due negli ultimi tempi erano diventati amici e mi sa che stava anche nascendo qualcosa tra di loro, non so, ma avevo quest'impressione.
<<Allora, che succede tra te e Miriam?>>, chiesi a Ben il più silenziosamente possibile, in modo tale che quelle due non mi sentissero.
<<Ehm, niente... e tu e Marta, eh?>>. Sì, come no.
<<Be', posso dirti solo che non siamo più amiche>>, gli dissi con un sorrisetto stampato in faccia.Devo dire che a lezione non sono mai stata attenta, ma questa volta era perché me ne stavo a fissare come un ebete Marta che stava seduta accanto a me. Finalmente rindossava i suoi vestitini fru-fru che le stavano una meraviglia e le facevano risaltare la sua splendida figura. Oggi era proprio un amore.
<<Alex, ma insomma, sono tre ore che ti chiamo!>>, mi ridestò la mia Marta.
<<Mm... cosa c'è?>>, le chiesi con ancora quell'espressione da ebete.
<<La pianti di fissarmi con quei occhi sognanti?>>, mi chiese diventando tutta rossa.
Ops, se n'era accorta. <<Ehm, scusa>>, le dissi imbarazzata.
<<Tranquilla, però se devi guardarmi con la bava alla bocca fallo a casa>>. Guardarla con la bava alla bocca?
<<Io non ti stavo guardando con la bava alla bocca>>, puntualizzai.
<<Si come no. Per la cronaca, mi sono accorta che mi spogli con gli occhi e vorresti farmi le peggiori cose>>. Oh mamma, ma era così evidente?
<<Ehm, ma che vai a dire, se non mi sbaglio quella sei tu>>.
Ok, dal colore che aveva preso il suo viso, un peperone rosso al confronto era pallido.
<<N-non è vero!>>, cercò in vano di difendersi.
<<Sì, come no>>, le sussurrai all'orecchio.
Adesso era sbiancata, ma si ricompose in fretta e mi fece una delle sue, ora mai famose, linguacce.
Finite le lezioni dovevo recarmi agli allenamenti, ma mentre ero agli armadietti fui braccata dalla rappresentante d'istituto.
<<Alex, sei tornata a scuola giusto in tempo!>>.
<<Perché?>>, le chiesi confusamente.
<<Ci servono i fondi per il ballo di San Valentino>>, mi disse.
<<E volete che lo paghi io?!>>. Ero indignata.
<<No, che vai pensando. Voglio solo il tuo aiuto per raccogliere i fondi, tutto qui>>. Ok, non ci stavo capendo niente. Che c'entravo io con questa vicenda?
<<Allora, cosa volete da me?>>.
<<Niente di che, abbiamo deciso di fare uno stand dei baci, e visto che qui tutti vogliono baciarti, sia ragazzi che ragazze, abbiamo pensato che potresti aiutarci a raccogliere più soldi>>, mi disse tutto questo con un sorrisetto che mi faceva venir voglia di farle cadere tutti i denti con un pugno.
<<SCORDATELO!>>. Era pazza questa qua.
<<Su dai, ti prego>>, mi implorò aggrappandosi al mio braccio e sbattendo le ciglia e nel frattempo c'era un Ben che se la rideva come non mai, una Miriam che saltellava allegra e riuscivo a sentire l'aura assassina di Marta anche se aveva un espressione impassibile. Che fare?
<<Io... io non posso>>.
<<Ti prego, riceverai anche dei crediti extra per questo>>.
<<Alex accetta, a te servono quei crediti extra!>>. Era stata proprio Marta a parlare o era posseduta dallo spirito dello studente secchione?
<<E va bene>>, anche se seccata, accettai, ma dopo dovevo fare due chiacchiere con la mia presunta ragazza.
<<Grazie, ci hai salvato!>>, esclamò per poi andarsene tutta contenta.
Mi voltai verso la così detta mia ragazza e le lanciai uno sguardo assassino: <<Dopo noi due dobbiamo parlare>>, le dissi sotto voce per poi andarmene con Ben agli allenamenti.
<<La pianti di ridere? Ben!?>>. Gli mollai un pugno nel fianco con poca delicatezza.
<<Scusa, non ti arrabbiare>>, si asciugò le lacrime provocate dalle risate. Sbuffai come non mai.
<<Per cambiare argomento e farti dimenticare tutte quelle bocche che dovrai baciare, dimmi, come scorrono le cose con quel relitto umano?>>.
Se non lo uccido ora, non lo farò mai. <<Domani c'è la sentenza in tribunale, ho insistito affinché Marta non venisse, sarebbe troppo per lei, quindi, ci andrò io e ci sarà la mia schiera di avocati, in pratica ho la vittoria in pugno e poi il giudice è un amico d'infanzia di mio padre>>.
<<Fantastico, finalmente riceverà quel che si merita!>>.
<<Sì, e se vinciamo lei sarà ufficialmente la mia sorellastra>>.
<<Wow, sarà come nei film!>>.
<<Cioè?>>, lo guardai confusa.
<<Sai, nei film i fratellastri si innamorano sempre>>, mi disse con una faccia da prendere a schiaffi.
<<Tu guardi troppa tv>>.
<<Sarà...>>.
Tra una vasta scelta mi dovevo trovare proprio lui come amico, ero proprio sfigata.
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L'amore Di Un Amica
RomanceQuesta storia parla di due ragazze che sono amiche sin dall'infanzia e sono inseparabili. La prima si chiama Marta ed è una ragazza bellissima e raffinata, anche se non è né ricca e né aristocratica ed è corteggiata dai ragazzi. La seconda si chiama...