Randagi

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I tre erano appena usciti dal locale, l'Artista si accese una sigaretta, Belfort un sigaro, e l'Hippy una canna.

-"Ragazzi l'accendino?" Chiese l'Artista.

-"io avevo i fiammiferi, ma li ho finiti." Rispose l'Hippy.

-"porca puttana Lennon, hai rotto il cazzo con queste cose da figlio dei fiori, che cazzo ti costa comprare un accendino come tutte le persone del mondo?!"

-"Belfort ti devo spiegare sempre tutto? Hai idea di quante speculazioni ci sono dietro al mercato del gas?! Si combattono guerra, si ammazza la gente per finanziare tutto questo? E io dovrei dare soldi a questi assassini? Io compro i miei bei fiammiferi e non uccido nessuno cazzo."chiarì l'Hippy.

-"si certo, in aereo non ci saliamo, perché lasciano le scie chimiche, le pellicce e la carne al ristorante no, perché vengono uccisi dei poveri animali, e si viaggia solo col pulmino della Volkswagen, in una mano il volante e nell'altra una canna! Quando smetterai con questa storia?!"

Il Cassiere stava terminando la frase, e intanto cercava qualcuno a cui chiedere l'accendino. Le strade erano deserte, era l'ora di pranzo e difficilmente avrebbero trovato qualcuno. Si incamminarono verso il parcheggio dove erano le macchine dei tre per usare l'accendisigari della Mercedes del Cassiere.
L'artista guardava il deserto di mattoni che gli si stagliava davanti, immaginava opere e scritti, e pensava che niente più di una città deserta riusciva a comunicare la solitudine, mentre pensava a queste cose lo stomaco gli si stringeva in un crampo di tristezza, smise di pensare e diede la colpa alla fame. Finalmente arrivarono alle macchine ed ognuno cominciò a fumare.

-"quindi dove è che siamo diretti? Dove ci si vede con gli altri?" Chiese l'Hippy.

-"credo al capannone Lennon, si si, Locke mi aveva detto giovedì dopo pranzo al solito posto." Rispose l'Artista.

-"ahahah quello stronzo critico del cazzo, sono tre giorni che non lo sento. L'ultima volta mi ha rotto i coglioni con le sue teorie sulla finanza, non riuscivo a uscirne." Disse Belfort mentre spuntava il fumo del sigaro.

-"Credo si tratti di un nuovo lavoretto, da come mi ha detto, che ci sistemerebbe a tutti per un bel po' di tempo." Aggiunse l'Hippy.

-"Già, ci sistemerebbe. E poi?! Ognuno per la sua strada?! Ma a chi lo volete far credere?! Siamo soli ragazzi, non abbiamo nulla, che vorrebbe dire che ci sistemiamo?!" L'Artista aveva ragione e gli altri due lo sapevano. Nessuno lo contraddisse, rimasero in silenzio, intorno a loro non c'era un rumore, non c'era nessuno.
Il vento stava spostando le nuvole e il sole splendeva alto, un cane era riuscito a far baltare un bidone dell'immondizia e cercava qualcosa di commestibile dentro ad esso. Doveva essere un vagabondo. Il pelo marrone era consumato, il contorno degli occhi era quello di un cane di una certa età e la camminata lo confermava. Era molto magro, non deve essere facile tirare a campare senza qualcuno che ogni giorno ti riempie la ciotola del cibo. Non è facile nemmeno vivere senza qualcuno che sa che tu esisti, che fai parte di questo mondo. Perché a volte è meglio esser scacciati via, rischiare di prendere un calcio da un uomo che fa jogging ed a cui dai fastidio, che non essere considerati per niente, quantomeno per qualche secondo hai la sensazione di non essere un fantasma, quantomeno hai la sensazione di esistere.
I vagabondi, i solitari hanno un dono particolare: sanno bastarsi.
Non hanno necessariamente bisogno di qualcuno per sopravvivere, hanno capito che prima di riuscire a convivere con gli altri si deve imparare a convivere con se stessi.
C'è una certa dignità nello scegliere di vivere da soli, un coraggio di mettersi a nudo davanti ad uno specchio che riflette la propria immagine.
La solitudine è la più alta esperienza di conoscenza di noi stessi, perché ti porta a scoprire realmente cosa sei.
Chi sceglie la solitudine mette in gioco tutto se stesso, e alla fine della partita può uscirne distrutto, ma anche indistruttibile.
È come scommettere la propria anima a testa o croce, è come dire:

"Okay, non ho più nulla da perdere."

Maveriks - Cani ScioltiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora