✎revelations and heartaches✎

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"You've been deep in a coma, but I stood right here. When you thought there was no one, I was still right here. You were scared, but I told you 'open your eyes'. Never stopped being someone who could love you well, had to show you the hard way. Only time will tell. Revelations and heartaches make you realise that I was always in front of you"
- wake up ~ the vamps

La piccola mano di Michael tremò quando aprì la porta di casa propria. Luke e Jai erano dietro di lui, sapevano esattamente cosa sarebbe successo e sapevano che non avrebbero potuto fermarlo. Entrarono insieme lentamente, tutti i corpi erano tesi e gli occhi pieni di lacrime che cercavano di uscire.

Autumn si alzò dal divano e spinse immediatamente il corpo di Michael contro la parete. Gli tirò uno schiaffo e Luke sussultò, anche se non era stato lui ad essere colpito. Ma faceva male lo stesso, vedere il proprio padre essere ferito dalla propria madre. Luke e Jai erano cresciuti vedendolo succedere, era sempre stato così da quando erano nati, ma continuavano ad odiarlo e si spaventavano ancora ogni volta.

"Andate di sopra ragazzi." ordinò Autumn. Luke scosse la testa velocemente e cominciò ad allontanarsi come richiesto, ma Jai lo afferrò e lo riportò indietro.

"No." disse fermamente Jai.

Autumn girò il collo, allentando la presa su Michael ed avvicinandosi un po' di più al bambino. Michael cominciò a singhiozzare incontrollabilmente e Luke stava quasi tremando di paura.

"Sono tua madre, quindi fai cosa dico!" urlò. Luke indietreggiò e afferrò il polso del fratello, ma Jai sembrava stranamente calmo.

"Staremo qui." affermò con una salciata. Nessuno riusciva a credere quanto testardo e forte Jai, un piccolo bambino, sembrasse, e Autumn era più arrabbiata che mai.

Michael credeva che li avrebbe picchiati. Sapeva che lo avrebbe fatto, ma non successe. Invece, Autumn afferrò l'orlo della maglia di Michael e lo trascinò su per le scale con un grande sbuffo. Il telefono di Michael scivolò fuori dalla sua tasca e cadde sul primo scalino quando venne tirato indietro e poi in avanti da Autumn.

Luke e Jai rimasero a bocca aperta mentre guardavano la scena davanti a loro. Guardarono come Michael stesse tremando contro la presa forte di Autumn, urlando parole di protesta come se sapesse esattamente cosa stava per succedere. Michael non si era mai opposto, i bambini lo sapevano, ma questa volta era diverso. Era come se Michael sapesse che stava rendendo le cose peggiori, cercando di controllarsi come faceva normalmente, ma ovviamente non riusciva. La paura era talmente viva sul viso di Michael che Luke e Jai non riuscivano a vedere il loro papà così terrorizzato e bisognoso d'aiuto.

Luke si strinse a Jai, nascondendo la faccia nell'incavo dell suo collo mentre cercava di non ascoltare, ma non ci riusciva. Le urla e i passi rumorosi lentamente si fermarono quando i ragazzi sentirono la porta di una camera da letto chiudersi e piccole grida uscirne. Luke spostò rilluttante il viso e si accigliò alla vista delle guance bagnate di pianto di Jai.

Un altro pianto si sentì arrivare da Michael, seguito da Autumn che gli urlava uno 'stai zitto'. Luke sussultò e Jai cercò di rassicurarlo mentre sussurrò piano "dobbiamo fare qualcosa."

"Non possiamo fare niente." rispose Luke. Non avevano mai potuto fare niente, Luke credeva di esserci abituato, ma Jai gli stava praticamente suggerendo di interrompere ciò che erano cresciuti facendo e a Luke non piaceva.

Jai borbottò e guardò la stanza. Non aveva idea di cosa fare, ma dalle continue urla e grida di 'smettila' che arrivavano da suo padre, poteva capire di dover fare qualcosa. I suoi occhi scannerizzarono ogni mobile nella piccola stanza prima che si posassero su qualcosa e si lasciò scappare un sospiro.

"Lukey!" esclamò Jai in un sussurro. "A papà è caduto il telefono."

"Quindi?" chiese Luke di rimando, non capendo dove volesse arrivare suo fratello. Jai corse verso il telefono e lo prese con le sue piccole dita, premendo il tasto centrale e sboccandolo. Grazie a dio Michael non aveva la password.

"Possiamo chiamare qualcuno." Jai informò suo fratello mentre scrollava tra le app di Michael e sorrise quando finalmente trovò 'cellulare'.

"Chi potremmo chiamare?" sussurrò Luke. Jai roteò gli occhi per quanto posse stupido suo fratello, non era ovvio?

"Luke, scemo." Jai sorride e cercò il contatto di Luke. Gli occhi di Luke si spalancarono mentre scuoteva la testa verso suo fratello. Sapeva delle regole non scritte che aveva deciso Autumn, e questo andava contro molte di esse.

"Fidati di me Lukey." lo rassicurò Jai. Cliccò sul contatto di Luke e premette il tasto di chiamata, portandolo tremante all'orecchio mentre squillava.

Luke rispose velocemente e comincò a parlare immediatamente con un 'pronto?'. Jai aprì la bocca quando sentì il pianto arrivare dalla camera da letto e cominciò a parlare velocemente. "Mamma sta facendo del male a papà e lo ha portato di sopra e papà continua ad urlare 'fermati' e io e Lukey non sappiamo cosa fare." disse Jai tra alcuni respiri rumorosi.

"Jai? Okay, state lì. Chiamo la polizia e io e Beau arriamo subito, va bene?" disse velocemente Luke. La sua voce si incrinò attraverso il telefono e Jai poteva sentire la paura nelle sue parole.

Jai annuì, anche se Luke non poteva vederlo. Si sentì un forte urlo, Luke stava sinchiozzando sul pavimento e Luke stava cercando di non cedere mentre tirava su Luke. Era spaventato e sentiva di dover proteggere suo fratellom essendo il più coraggioso dei due, ma lo stava trovando difficile in quel momento. Ma la polizia, Luke e Beau stavano per arrivare. Sarebbe andato tutto bene. e Jai era ottimista sul fatto che le cose si sarebbero risolte.

manca solo un capitolo, preferite che lo pubblichi giovedì o lunedì?

e credo abbiate capito cosa sta facendo Autumn, esa hija de puta.

ditemi quando volete che posti l'ultimo capitolo xx

teacher ❁ muke au (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora