Capitolo 5

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Louis pov

Entriamo in casa, non curanti dei vestiti e delle scarpe completamente fradici, e lui subito mi afferra e mi sbatte al muro, incollandosi alle mie labbra.
Gemo sorpreso, afferrandolo a mia volta dalla giacca e voltandolo, spiaccicandolo al muro e avventandomi sulle sue labbra.
Mi afferra i fianchi, stringendoli, per poi arpionarmi le natiche e spingere il mio bacino contro il suo.
Le mie mani gli tirano i capelli, ricevendo dei mugugni di piacere in risposta.
Un sospiro mi scappa dalle labbra, gli lecco il labbro per poi insinuare di nuovo la mia lingua nella sua bocca, riempiendola di saliva.
Geme, e geme ancora più forte quando gli riempio la sua bocca con la mia lingua, scopandola.
Il mio bacino ondeggia sul suo, guidato dalle sue mani vogliose e tremanti.
Di scatto, mi afferra da dietro le cosce e mi prende in braccio, facendomi automaticamente legare le gambe attorno alla sua vita.
Succhia un lembo di pelle, causandomi degli ansiti dalle labbra socchiuse, e sale velocemente le scale.
Tenendomi una mano sotto il sedere, riesce ad aprire la porta con quella libera.
Quando siamo dentro, mi butta sul letto, facendomi rimbalzare.
Si mette sopra al mio corpo e si avventa sulle mie labbra con desiderio, con ferocia, facendomi mugolare.
Stringo forte i suoi capelli, incoraggiandolo a sbrigarsi perché credo di stare per scoppiare.
Ci spogliamo di fretta, togliendoci i vestiti inzuppati d'acqua e buttandoli a terra, una pozza d'acqua si forma subito sul pavimento.
Si stacca da me, voltandosi e sdraiandosi al mio fianco a pancia in su, un sorriso sul suo volto.
H: Prendimi Lou- mormora sospirando.
Lo guardo, senza riuscire a non sorridere sornione.
Mi faccio trascinare da lui sopra il suo corpo, che si avvinghia al mio.
Sfilo i boxer insieme a lui, e spingo la mia asta dura contro la sua, facendolo ansimare.
H: Oooh...Lou- geme, mordendosi il labbro.
Alza gli occhi al cielo, circondando la mia vita con le sue braccia e arcuando la schiena, rispondendo con il bacino ai miei movimenti.
L: Harry- sussurro, poggiando le mani sul suo stomaco e continuando di movimenti.
Dalle sue labbra continuando ad uscire gemiti, sospiri, ansimi strozzati che mi fanno diventare ancora più duro di quanto già non sia, e lui non è da meno, considerando che si sta scagliando contro il mio bacino.
Ondeggiamo insieme, sudati ed eccitati allo stremo.
H: Scopami- supplica disperato, gli occhi lucidi dalle pupille dilatate che mi fissano.
Annuisco e, sistemandomi, entro piano in lui, cercando di fare il più delicatamente possibile.
Quando sono tutto dentro, grida di dolore, digrigna i denti e stringe la mascella, chiudendo gli occhi e respirando profondamente.
Mentre aspetto, puntello i gomiti sul materasso e lo scruto.
Dopo un paio di secondi, che ho passato a sudare ancora di più a causa dell'attesa che lui fosse pronto, Harry apre gli occhi e mi sorride annuendo.
Esco piano da lui e rientro altrettanto piano, continuando con questo ritmo fino a che lui non geme più forte.
Dentro, fuori. Sospira. Dentro, fuori. Ansima.
Dentro, fuori. Geme. Dentro, fuori. Urla.
H: Cristo, Amore- grida, gemendo forte come non mai a bocca spalancata.
Continuo a colpire la sua prostata bruscamente, godendo delle sue urla e dei suoi gemiti gutturali.
Si avvinghia ai miei capelli e mi spiaccica il volto sul suo, baciandomi voracemente.
La sua lingua percorre tutta la mia bocca, finendo poi a scontrarsi con la mia, di lingua.
Continuo a spingere velocemente, ansimando, cercando di non badare al dolore alle gambe che lo spingere così velocemente mi procura.
All'improvviso mi viene una idea.
L

: Cavalcami -ansimo, con la voce spezzata.
Sgrana gli occhi e fa un sorrisetto, staccandosi da me e ribaltandomi sotto di lui.
Si piega sui talloni e, aprendo le gambe, si cala sul mio sesso, inglobandolo tutto.
Gemiamo all'unisono, e mentre io gli afferro i fianchi, lui comincia a muoversi, facendo leva sulle gambe e alzandosi, per poi ricalarsi e rimbalzare sul mio stomaco.
Ma non duriamo molto, infatti-
H: Lou- grida, rizzandosi e schizzando sperma caldo sul suo e sul mio stomaco.
Caccio un urlo e libero il mio orgasmo dentro di lui, che fa un verso liberatorio e si accovaccia su di me, solo dopo avermi fatto uscire dal suo corpo.
Lo stringo fra le mie braccia e, dopo qualche secondo, ci addormentiamo così.

La mattina dopo

Apro di scatto gli occhi, sentendo la pelle tirare.
Mi alzo e la prima cosa che sento è un forte odore di sesso dentro la stanza.
Arriccio il naso e abbasso lo sguardo, trovando il mio corpo pieno di sperma asciutto.
Mi volto verso il letto e prendo i boxer, infilandoli.
Scendo le scale, ma quando metto piede in uno dei gradini, scivolo in una pozza di acqua, sbilanciandomi.
Faccio in tempo, però, ad aggrapparmi allo scorrimano, evutandomi di spiaccicarmi sul pavimento.
Sospiro ed entro in cucina.
Ho fatto in tempo a vedere che tutto il corridoio è bagnato, merda!
Prendo un bicchiere e lo riempio d'acqua, sorseggiando.
Poco dopo, uno scroscio si fa sentire alle mie orecchie vigili, così metto nel lavello il bicchiere e lo seguo, fino a ritrovarmi davanti alla porta del bagno.
La apro lentamente, facendomi arrivare immediatamente una marea di vapore in faccia.
Entro e richiudo la porta, e grazie alla piccola luce accesa dello specchio, riesco a vedere la sagoma di Harry in doccia.

Mi sfilo i boxer e apro l'anta di vetro appannata, entrando.
Sfioro con dito la spalla di Harry, che subito sussulta e si gira di scatto, con gli occhi sgranati.
Inizia ad inveire contro di me quando sente la mia risata divertita.
H: Stronzo- borbotta, insaponandosi i capelli ricoperti di schiuma.
Quando la mia risata finalmente cessa, mi sporgo e lo abbraccio, chiudendo gli occhi e sentendolo sospirare.
Si appoggia a me e stringe le mie mani con le sue.

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