Capitolo 24

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Louis pov

Qualche mese dopo

Mi sveglio col rumore di un tuono improvviso, l'aria che fa frusciare le foglie e lo scoppiettare del fuoco nel caminetto di fronte al letto.
La pioggia picchia contro il vetro.
Esco lentamente dal mio bozzolo di piumone e infilandomi jeans, felpa gigante e calzoni grossi ai piedi.

I mesi passano, e con loro anche i problemi...circa.
Siamo a Dicembre, domani è il mio compleanno, e compirò ventiquattro anni.
Però mi sento come al solito!

Sbuffo scendendo le scale, che quest'anno abbiamo coperto dalla moquette, e arrivo in cucina.
Noto subito Harry seduto a sorseggiare del tè, così lo raggiungo e mi siedo di fronte a lui.
L: Buongiorno- mormoro stanco, strofinandomi un occhio con la mano.
H: Buongiorno a te!- con un sorriso, mi accarezza un guancia.
A quel gesto, chiudo gli occhi, godendomi il suo tocco delicato.
L: Che tempo di merda- mi lamento, buttando la testa tra le braccia incrociate sulla penisola.
H: Non molto, in realtà- sorride sghembo.
Alzando un sopracciglio, gli meno la mano più vicina.
L: Che hai fatto?
H: Beh- mormora vago, -potrei aver organizzato un viaggetto.

Spalanco gli occhi e lo guardo curioso, come un bambino.
L: Dove?
H: Potrebbe o non potrebbe essere a Malibu. Solo noi due- il tono seducente, con intenzione.
Ammicca e si morde il labbro.
Di scatto, mi sporgo in avanti e gli afferro la faccia, baciandolo violentemente.
Gemendo, si tira su e mi afferra i fianchi, sospirando contro la mia bocca.
L: Potrei mai desiderare di più? -sussurro sulle sue labbra, quando mi stacco, con un sorriso.
H: Sì, si può sempre desiderare di più, Lou. Specialmente se a desiderare, c'è una persona che merita la bellezza del mondo.
L: Beh non è il mio caso. Mi è arrivato tutto, più di quanto desiderassi. E comunque, la bellezza del mondo mi è arrivata.
H: Una bella casa?- sorride appositamente, facendo il finto tonto.
L: Stupido, tu- ridacchio, sorridendo tenero e imbarazzato.
Non dice niente, mi bacia soltanto.
E mi sta bene, è tutto quello che voglio e che per sempre vorrò.

E così, ci ritroviamo seduti sul divano a giocare alla PlayStation a Fifa 2016.
Quando vivevo con Niall, l'abbiamo comprata per superare giornate di merda come questa, e quando ho deciso di venire a vivere con lui, Niall mi ha detto di portarla con me, perché tanto lui non se ne sarebbe fatto niente.
L: Vaffanculo- mi ritrovo ad inveire contro di Harry per la milionesima volta, puntandogli un dito contro.
Fremo, schiacciando con furia i pulsanti del joystick che tengo in mano.
H: Lou amore, non è colpa mia se fai schifo- ridacchia, esultando ad un altro suo goal.
L: Amore un cazzo- sbotto con uno sbuffo.
È la sesta partita che giochiamo, ed io ne ho vinte...zero, cazzo!
Ma lui non si offende e, anzi, continua a sorridere divertito, nonostante la mia faccia nera di rabbia.
L: Eh no- strillo ad un certo punto -è fallo cazzo!

Il suo giocatore mi ha fatto inciampare, se non è fallo questo!
H: Dovevi spostarti tu, Loulou- canticchia felice lui, facendomi salire il nervoso a mille.
L: Testa di cazzo! -ringhio quando, fanculo, l'arbitro non fa un cazzo.
Niente fallo!
L: Sei un..un- penso a una parola con cui possa descriverlo in questo momento, ma sono così incazzato che non trovo un cazzo di niente -Faccia da pirla- continuo.

Alla sua ennesima risata liberatoria, lo spintono per le spalle.
Ma ben presto, Harry segna un goal che il mio cazzo di portiere non riesce a parare.
Si alza e saltella trionfante, al contrario di me, che sbuffo e mi sdraio sconfitto sul divano, imbronciato.
Quando mi nota, sorride e sale a cavalcioni sul mio corpo, sdraiandomisi completamente sopra.
Ridacchia e sospira sulle mie labbra, baciandole morbidamente.
L: Sei uno schifoso traditore- mormoro debolmente sulle sue labbra, quando si stacca.
H: Non ti tradirei mai, Lou- dice con tono dolce, abbassandosi e sfiorandomi le labbra con le sue, senza però baciarmi.
Con un sospiro tremulo, allungo le braccia ed una la posiziono sulla sua guancia, mentre con quell'altra gli afferro la nuca, spingendolo sul mio viso e baciandolo.
Le sue labbra morbide, rosse e lucide si muovono sulle mie con lentezza, lasciandomi la possibilità di godermi quel bacio fino in fondo.

Un bacio che però, dopo qualche minuto, non è più lento e dolce e, anzi, diventa voglioso e bagnato.
Succhia il mio labbro inferiore fino a farlo diventare gonfio, per poi lasciarlo andare e morderlo.
Si stacca dalle mie labbra per attaccare le sue nel mio collo, cominciando a mordere e a succhiare un lembo di pelle vicino alla mascella.
Ansimo, spingendolo di più contro la mia pelle dalla nuca, e stringendo la sua felpa con l'altra, accarezzandogli la schiena.
Altri ansimi escono dalle nostre bocche quando lui comincia a muovere il suo bacino contro il mio, creando una piacevole frizione tra i nostri sessi.
Le mie mani strisciano lungo la sua schiena, fino ad arrivare alle sue natiche.
Le infilo nelle sue tasche dei pantaloni e lo guido nei movimenti, strizzandogli il culo con intenzione.
Ma il telefono squilla, interrompendoci proprio mentre lui comincia a sbottonarmi i jeans.
Sbuffiamo nello stesso momento, mentre mi allungo per rispondere al telefono.
L: Ni -sospiro al telefono.
N: Hey Lou...ho interrotto qualcosa?- domanda sospettoso, forse riferendosi ai miei ansimi continui.
L: No, non ti preoccupare- al che, Harry alza le sopracciglia e sorride sghembo.
N: Ok, senti volevo chiederti se questa sera tu ed Harry siete liberi.
L: Siii- gemo quando ricevo un colpo forte di bacino da parte di Harry.
N: Lou? Sicuro che non abbia interrotto niente?
L: Sì, Harry è fuori casa- mento, mentre proprio questo qui velocizza le spinte del bacino.
Provo a non gemere, ma la pressione della sua dura e gonfia erezione proprio contro la mia è troppo piacevole per stare zitto!
N: Sicuro?
L: Niall cazzo- sbotto con un asimo.
L: Ah-ah- un altro gemito -V-va bene, va bene- sbuffo.
Do una sculacciata alla natica di Harry, che sussulta e si morde un labbro.
N: Allora facciamo che ci troviamo da Victorio's alle otto?
L: Alle otto è perfetto- acconsento.
N: Ok, ci si sente Lou- ah e salutami Harry- ridacchia.
Sbuffo divertito, chiudendo la chiamata.
L: Testa di cazzo- ringhio ad Harry, avventandomi sulla sua bocca con violenza.

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