Sono le 11:30 di sera. Sono nel letto, da sola. La finestra è aperta e un vento freddo mi avvolge la pelle, facendomi rabbrividire. La lascio spalancata in caso Luke volesse entrare e parlarmi, soprattutto riguardo ai progressi che io e Dan abbiamo fatto.
Anche se ancora ho tante cose da capire.
Devo dire che, in questi anni, non ho capito nulla della mia vita. È come se fosse appartenuta a qualcun altro, che l'ha messa sotto chiave. Una chiave che io non avevo.
Ma ora ce l'ho, e posso riprendere tutto nelle mie mani.
La luce chiara della luna illumina le lenzuola bianche, facendole brillare. Guardo quel punto del letto con gli occhi socchiusi, accennando un debole sorriso. Questa notte, non troppo scura e illuminata dalla luna piena e dalle stelle, mi dà senso di pace e tranquillità.
Allora...perché non andare sul tetto ad osservare le stelle?
Mi metto piano le pantofole, cercando di non svegliare Francise che dorme vicino alla mia camera, e salgo la scaletta di legno che porta al tetto. Ad ogni passo che faccio, scricchiola leggermente. Per me, è come se fosse un terremoto, ed ho sempre paura di svegliare Dan o Francise.
Apro la finestrella, cercando di fare meno rumore possibile, e salgo sul tetto.
Le stelle sono così numerose, stasera. Sono talmente diverse, grandi e piccole, alcune bianche ed altre quasi gialle. Con la luna al centro, che con il suo splendore illumina l'intero cielo, l'insieme sembra un dipinto. Come un'enorme tela blu scuro costellata di schizzi bianchi, dorati e argentati, che gli conferiscono un aspetto prezioso e, allo stesso tempo, umile e puro."Avrei dovuto portarti all'Osservatorio, invece che nella città del peccato, Jenna."
Mi giro e trovo Dan dietro di me. Indossa solamente i pantaloni del pigiama, i suoi occhi riflettono la luce dei puntini bianchi sul cielo. Dentro quelle iridi azzurre come il mare, si potrebbe specchiare l'intera galassia, che ne rimarrebbe invidiosa, tanto vorrebbe tuffarvisi.
"Preferisco stare sul tetto. Sai, mi serviva un momento di tranquillità in questi giorni frenetici..."
"Vuoi che me ne vada?"
"No...resta. Non voglio stare sola..."Dan si siede vicino a me, mentre rivolgo nuovamente la mia attenzione al cielo.
Le stelle sono così numerose che non riesco a distinguere le costellazioni."Jenna, guarda!"
"Cosa?"
"Perseo e Andromeda! Lì, a sinistra!"Dan mi indica due gruppi di stelle in risalto rispetto alle altre. Sono piccole costellazioni, ma molto graziose.
"Perché mi mostri questo?"
"Conosci la storia di Perseo e Andromeda?"
"No."
"Beh...nella vicenda, l'ira del dio del mare, Nettuno, ha scatenato un'alluvione e l'apparizione di un terribile mostro nella terra di Etiopia. Per salvare la gente da tutto ciò, al re e alla regina fu chiesto di sacrificare la loro figlia, la principessa Andromeda, al mostro. La coraggiosa ragazza si fece incatenare ad uno scoglio e si rassegnò alla sua fine quando Perseo, un guerriero uscito vittorioso dallo scontro con la Medusa, uccise il mostro per salvare la principessa e chiedere la sua mano. Dopo la loro morte, i due furono trasformati in costellazioni."
"Bella storia" rispondo. "Perché me l'hai raccontata?"
"Perché voglio che tu sappia che in ogni caso, nel bene o nel male, io sarò con te e ti proteggerò sempre, come Perseo ha fatto per Andromeda. Magari non saremo trasformati in stelle, ma l' amore che provo per te è indelebile."Gli metto una mano sulla schiena e inizio ad accarezzarlo, per poi stringerla intorno al suo collo e baciarlo ancora una volta, con Perseo e Andromeda che ci sorridono dall'alto.
*Angolo autrice*
Heiiiii!!!! Scusate l'attesa, lo so sono una DEFICIENTEEEEE ASSURDAAAA. Però mi sono dovuta imparare Perseo e Andromeda solo per voi U.U
*Non ce ne frega*
Lo so. Però spero che vi piaccia il capitolo, commentate in tanti!!! Baciii
STAI LEGGENDO
Rebel
Teen FictionJenna Glenn è sempre stata la bulletta della sua scuola, una ragazza terribile. Tutto ciò però fa riferimento ad un episodio che le ha rovinato la vita: il suo migliore amico, Luke Firenite, è rimasto ucciso in un incidente. Ma le cose cambieranno a...