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Capitolo 1.

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Ricky

Delle figure sconnesse mi stanno urlando contro.. Chi sono?
Non riesco ad identificare le loro voci e a capire ciò che dicono..
Perché? Perché sto piangendo? Sta succedendo qualcosa di brutto? «Meeow.»
Uh? Che è stato? Gatto?
Sì, è proprio Gatto...

Era stato solo un sogno.. Strano, come me del resto. Gatto mi stava facendo le fusa come ogni giorno alle 7 in punto, mi sveglia sempre ronfando. Fortunatamente la domenica dorme con me senza svegliarmi.

Mi sono preparata per la scuola, ho fatto colazione con il mio gatto che come avrete intuito si chiama Gatto -in realtà non è il suo vero nome ma volendo dimenticare il suo passato l'ha cambiato.

Vi dirò un paio di cose su di me per farvi un idea generale della mia personalità:
I miei genitori mi hanno abbandonata dicendo che sono un mostro, all'epoca avevo solamente 6 anni e da allora sono passati ben 10 anni.
Frequento la scuola comunale della città, ho un gatto di nome Gatto (originale, vero?)
E mi chiamano Ricky, anche se non è il mio vero nome, dato che il mio nome lo sappiamo solo io e Gatto.
Ho detto che mi chiamano Ricky, ma non è del tutto vero, poiché non mi chiamano affatto, non mi parlano e non mi frequentano...
Ma non mi interessa.

Sono uscita dal dormitorio dell'orfanotrofio per andare verso la scuola, mettendomi il cappuccio della felpona nera che mi ero messa sopra i vestiti.
Poi sentii una strana sensazione.
Qualcuno mi stava fissando.. e la cosa che mi stupì di più è che non riuscivo a percepire i pensieri di quella persona..
Mi capitava spesso ultimamente... Che strano.

??'s POV

Era così bella...
Ahh, stavo osservando quella magnifica ragazza della classe accanto alla mia -mi pare si chiamasse Ricky- mentre stava andando a scuola, si era appena messa il cappuccio della sua felpa con una stampa raffigurante un teschio (Che gli sta da Dio.) sui suoi adorabili capelli mossi e neri come la paura di una notte infinita, tenebrosa e cupa, che finivano in adorabili ciuffi rossi tinti dello stesso colore del sangue.
Awww è così tenera!
Insomma, dicevo, la stavo contemplando quando, all'improvviso, si incupì guardandosi attorno probabilmente sentendosi osservata. (È anche sveglia!)
Ma giustamente non mi vide.
Ero invisibile, se mi avesse visto mi sarei preoccupato!

Continuai a seguirla come al solito fino a scuola e poi, dietro ad un cespuglio, tornai visibile per raggiungere i miei amici.

Le prime due ore passarono in fretta e alla ricreazione mi misi a guardare Ricky.
ERA COSÌ FOTTUTAMENTE BELLA!
-Eddy? EDDY! ... EDGAR BILL COURTEEN!-
Urlando il mio nome John mi svegliò dai miei sogni ad occhi aperti. Neanche un po' di pace alla ricreazione!
-Che vuoi?- sbottai freddo.
-Volevo solo chiaccherare eh! Ultimamente passi le ricreazioni a osservare quella ragazza! Eppure io non l'ho mai vista, chi è?-
Finalmente felice di poter parlare di qualcosa che amavo, cominciai a fare una descrizione della ragazza senza risparmiare dettagli.

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