Capitolo 7
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EddyMi accovacciai vicino a lei e tornai visibile. Le accarezzai le guance e le parlai con tono più dolce e rassicurante possibile.
-Ora va tutto bene, ci sono qui io.-
Senti farfugliare tra i singhiozzi qualche "Scusa" o "Sono un mostro" , ma non gli diedi peso e la slegai, dolcemente, per non farle male. Poi le passai un telo preso lì vicino e la accompagnai in camera sua senza farmi vedere.
Quando arrivò in camera, senza molta vergogna si vestì, mettendosi polsiere e cavigliere dark per coprire i segni delle lesioni, e poi si limitò ad infilarsi una camicia nera un po' lunga e a buttarsi sul letto.
-Immagino tu voglia capire un po' di cose.-
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RickyEddy si materializzò davanti a me, la mia faccia era stata una roba tipo 'Eh? Cosa? Perché?'
Mi accarezzò e mi disse delle cose dolci che io neanche ascoltai, ma solo il tono della sua voce mi rassicurò.Mi slegò e mi passò un telo per coprirmi e tornare il camera mia, la raggiunse senza seguirmi e sono abbastanza sicura di non avergli mai detto dov'è camera mia... Vabbè.
Mi misi una camicia lunga e nera per poi buttarmi sul letto e dire: -Immagino tu voglia capire un po' di cose.-Lui balbettò robe tipo "Eh? Ma no non ce n'è bisogno... Ma se proprio vuoi io ti ascolto, non sentirti obbligata..."
-Allora inizierei dal fatto che io so leggere nel pensiero di QUASI tutte le persone, nel tuo purtroppo no. Quando ero piccola non riuscivo bene a capire quando i miei genitori parlavano o pensavano e così dissi all'uno cose che avevo sentito nei pensieri dall'altro e viceversa, e non fu una bella idea.. Si separarono e diedero a me la colpa, abbandonandomi e dandomi del mostro.. Forse avevano ragione...
Vabbè mi lasciarono sotto questo orfanotrofio, una delle inservienti mi trovò e mi fece vedere al direttore.
Lui mi guardò in modo subito in modo strano e si leccò le labbra, e ovviamente io non capii il perché e quando provò a toccarmi io scappai via urlando e piangendo... Da allora lui usa come scusa il fatto di punirmi per toccarmi, usarmi o vedermi soffrire. È un bastardo sadico e pervertito! E va avanti così da 10 anni...-Stavo per chiedergli ora io qualcosa ma lui mi abbracciò con le lacrime agli occhi.. Che tenero.. Poi mi disse: -Beh, come hai visto prima io so diventare invisibile, e credo che mi crederai visto che te leggi nel pensiero..-
Sentimmo dei passi ed Eddy sparì.
Una cameriera entrò e mi portò del thé e un pezzo di pane con burro e miele.Nascoste sotto il tovagliolo c'erano delle pasticche, antidolorifici.
Lei si chiamava Jessy, era fra le cameriere più gentili con me, ovviamente senza dare nell'occhio.
Era molto giovane quindi immaginavo perché mi aiutasse e perché mi capisse... Poverina..Se ne uscì dalla stanza ed Eddy tornò visibile. Presi 3 o 4 pastiglie e me le ficcai in bocca per poi bere il thé.
-Beh ora ti assicuro che ti credo sul fatto puoi diventare invisibile.-Passò il resto della giornata con me.
-Domani verrai a scuola?- mi chiese.
Annuii, mettendo in mostra le polsiere e le cavigliere categoricamente nere.
Il giorno dopo a scuola, sul quadernino delle giustificazioni c'era scritto "Inciampata sulle scale" anche se io ci avrei più volentieri scritto "Buttata giù dalle scale." ma... Pazienza.
Alla ricreazione stetti un po' con Eddy e siccome in qualche modo avevo perso il suo ritratto, le ultime due ore le passai a farne un altro.
Non so se fosse stata una buona idea dirgli la verità, ma principalmente non avrei voluto coinvolgerlo..
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The Maze Of Mind.
ФэнтезиRicky è una ragazza un po' particolare e per via del suo "potere" è considerata strana da tutti, quindi completamente emarginata. Edgar, invece, è innamorato pazzo di lei, perciò proverà ad avvicinarla usando a suo vantaggio il suo potere Ma la lor...