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21/04/2016

Hey, Frankie.

Alla fine ieri Jamia mi ha trascinato via. L'altra notte non ho potuto dormire affianco a te, ma stanotte sarò qui.

Con te. Vorrei aver potuto iniziare a farlo molto prima. Dormire con te, intendo.

L'unico motivo per cui sono riuscito ad andare avanti in tutti questi anni è stato saperti vivo e al sicuro.

Da me.

Scriverei molto di più, ma stanno per arrivare Ray e Mickey. Linz è tornata a LA con Bandit, abbastanza tranquilla. Jamia le fa bene, capisci cosa intendo?

Ti ho portato un mazzo di viole del pensiero, le Pansy, come ti dicevo quando te le regalavo anni fa. Quando Geezie te le regalava.

Spero ti piacciano. Personalmente le trovo molto belle, se poi mi ricordano te le trovo meravigliose.

Hai scritto che non puoi vivere senza il tuo migliore amico, ma puoi senza il tuo ragazzo. Io non posso vivere senza di te, mi manchi troppo.

Ti manco Frankie? Nel mondo dove sei adesso, ti manco?

Non dico di non amare Linz, non sarebbe vero. Però amo anche te, e questo supera tutto il resto.

Frankie, ti prego, non lasciarmi. Non potrei vivere. Non potrei farcela, nemmeno fisicamente. La mia mente si rifiuterebbe di accettarlo.

E il cuore, oh, il cuore si butterebbe nella tomba con te. Non continuerebbe a battere in nessun modo, nemmeno se ricevessi tutto l'amore di questo mondo.

Non lo vorrebbe; lui vuole il tuo, di amore, e basta.

Mi ricordo ancora quando ti conobbi per la prima volta. Dio, ti avevo sentito solamente cantare Llyod Dobler e già mi ero innamorato di te. Le tue parole, la tua voce, la tua musica. Tu eri la musica che componevi, la chitarra una semplice estensione del tuo braccio. Lo sei ancora, Frank.

Ti ho mai detto quanto amavo (uso il passato solo perché ora non lo fai più) il modo in cui suonavi la chitarra sul palco? Ti tenevi stretto a lei, come se fosse stata la tua ancora di salvezza. Come quando leggi un libro, infilando letteralmente il naso tra le pagine e fuggendo da questo schifo di realtà. Quando suoni sei così: irraggiungibile. Splendido.

Sei la mia musica, sei riuscito a rimanere così com'eri anni fa. Sei cresciuto solo per esperienza di dolore. Sei la mia aria.

Non respiro più da tre anni. Il 20 marzo 2013, alle 15.19 ho smesso di respirare, dopo quell'ultimo bacio al sapore di cioccolato e delusione.

Ti ho deluso, Frankie. Ho deluso tutti. Non sono riuscito a raggiungere le vostre aspettative, non sono riuscito ad essere abbastanza.

Però, Frankito, mio bellissimo nano punk iperattivo, ti prego. Non mi lasciare da solo.

Mi mancano i tuoi occhi, sono sempre chiusi. Perché mi impedisci di vederli?

Sei la mia unica speranza, ma io sono la tua?

Che cosa patetica, riutilizzo stupide frasi di canzoni che ti ho già dedicato anni fa.

Perché lo sai, vero, che ti ho sempre dedicato quasi tutte le canzoni che ho scritto. Dico quasi perché non credo ti si possa associare Brother o Helena.

Sono così messo male che riesco anche a fare sarcasmo. Tuo odi quando mi comporto così, lo so. Era sempre Mickey quello che gestiva i rapporti con la casa discografica, o avrei rovinato tutto con le mie arie da 'divah', come mi chiamavate voi.

Forse avete ragione, forse ho davvero rovinato tutto. Ma capisci, tu l'hai sempre fatto, magari adesso non vuoi più, era più un dovere,andare avanti, che un volere.

Non mi piace trascinare le situazioni fino allo sfinimento. Lo sai.

Non sto parlando di noi due, non pensarlo. Ti amavo e ti amo ancora, e non credo smetterò adesso.

Ma come dicono i Green Day: non puoi forzare qualcosa che semplicemente non è corretto.

Quello che stavamo creando non era giusto. L'ho capito durante gli ultimi concerti. I prima fila non c'erano più tutti quei ragazzi che avevamo salvato con la nostra musica, quelli con le lacrime, un sorriso e i polsi a pezzi.

I ragazzi che vedevo sotto di noi erano cheerleader, bulli. Non eravamo più un gruppo semisconosciuto per gli emarginati, i "diversi", le vittime.

Eravamo l'ennesimo gruppo di moda, l'ennesimo "Sono in giro da tanto, ma siccome hanno fatto uscire un nuovo disco fingiamo di conoscerli da sempre".

Non potevo sopportarlo. Lo sai.

Non dopo tutto quello che avevo detto. Non dopo aver visto, anni prima, le persone che avevamo salvato, sotto quel palco, e poi una marea di ragazzi che ci avrebbero disprezzato, se non fossimo stati sotto i riflettori.

Li hai visti anche tu, amore mio. Quelli non erano la MCRmy, non lo erano mai stata.

Tu lo sai, che non avrei mai voluto diventare l'idolo di masse, nonostante sembrasse il contrario.

Volevo essere sul serio il protettore dei rotti, dei dannati.

Lo sono ancora, Frankie? Lo sono mai stato?

Posso proteggerti? Dove sei? Perché non sei qui con me?

Capisco che ti sia arreso, sono un tale disastro. In tutto.

Sono arrivati Ray e Mickey, amore mio. Stiamo aspettando che ti svegli, come quando eravamo in tour. Noi due eravamo sempre gli ultimi ad arrivare, non riuscivo mai a svegliarti.

Ricordi?

Ricordi quando ci hanno lasciato a piedi perché ti eri alzato troppo tardi e hai insistito per fare comunque una doccia? Oppure quella volta che abbiamo fatto tardi, guardando i segreti di Brokeback Mountain, e Mickey è dovuto salire in camera a svegliarci. Mio dio, che tragedia per aver solamente visto noi due nudi e stretti sotto le coperte.

Tu amavi quando ci addormentavamo abbracciati, tu di spalle e io che ti circondavo con le mie braccia gracili e bianche.

Ora siamo solo questo, ricordi sbiaditi e felici, come vecchie fotografie ingiallite?

Vuoi esse

Ciao Iero, sono Ray. Scusa se ho interrotto Gerard, ma stava graffiandosi la faccia e piangendo. Ci manchi, Frank.

Svegliati presto.

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Eh, già, la noia cosa porta a scrivere.

A

So close your eyes and Sleep ||Frerard||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora