Nero.
Voci soffocate.
Immagini sfocate.
Dolore.
Quando il coraggio mi sussurra "apri gli occhi", lo faccio lentamente.
Una luce accecante ,bianca, me li fa richiudere.
Una mano mi prende quella sinistra e sento delle labbra calde e umide, sfiorare la mia pelle.
Quel gesto mi fa sorridere.
Apro di nuovo gli occhi e lo scenario che trovo mi spaventa leggermente.
Sono in una stanza d'ospedale, con Cal seduto accanto a me e con le labbra attaccate alla mia mano sinistra.
Ash, in piedi accanto alla grande finestra.
Mikey, sdravaccato sulla poltroncina in fondo alla stanza, con il cellulare in mano.
Lukey, alla mia destra con lo sguardo fisso sul mio corpo.
Schiudo le labbra e inizio a parlare.
" Ragazzi... "
Sussurro.
Luke sorride e mi salta addosso, Mikey scaraventa il suo amato cellulare a terra e mi corre in contro, Ashy distoglie lo sguardo dalla città fuori la finestra e mi viene ad abbracciare.
" Come stai? Ti senti bene?"
" Cosa mi è successo? Perchè sono qui? "
" Ti abbiamo trovata priva di sensi con una ferita alla testa. Tutto il corridoio e la tua camera erano sottosopra e una frase scritta in rosso sul muro ci ha fatto preoccupare. Ci devi dare molte spiegazioni signorina!"
Mi dice Aston.
Calum è li, che mi fissa senza far trasparire alcuna emozione.
" Ragazzi, potreste uscire un attimo? "
Chiede Cal.
I tre annuiscono ed escono dalla stanza.
Il ragazzo avvicina la poltroncina blu scuro ancora di più al lettino e mi riprende la mano sinistra.
Fa scontrare i nostri sguardi e inizio a tremare.
" Sai"
Sospira.
"Quando ti ho vista li, distesa su quel pavimento. Poi quella frase..."
Annuisco.
"Ti prego. Spiegami.Voglio capire."
Perdo dei battiti e il respiro diventa irregolare.
"Sei sicuro? Ti ho già raccontato tutta la mía storia! Perché insisti!?"
"Mi preoccupo per te! Okay!?"
Ci calmiamo.
" Dopo il suicidio di mio padre, rimasi nella casa in cui abitavamo da molti anni. Quando il funerale venne celebrato tutta la calma che regnava in quella casa, si trasformò in incubi, cose che si muovevano da sole, risate e urla nel bel mezzo della notte, minacce..."
Sospiro.
" Ho paura. La mia famiglia, i i loro spiriti, mi perseguiteranno fino alla fine dei miei giorni!"
Il giovane mi guarda e inizia a ridere.
" Non dire cazzate e raccontami."
Sono sbigottita.
È così stupido?
" È la verità!"
" Allora provamelo."
" Okay. Quando mi dimettono, passerai una notte con me."
Mi guarda in modo malizioso.
" Non faremo cose poco caste."
Ridacchia e mi da un bacio accanto alla bocca.

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Night Stalker
Mistero / ThrillerBugie Sesso Segreti Tutto cambió quel sabato maledetto...