capitolo 5

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Il falò era la cosa che più amavo vedere. Tutti i ragazzi erano seduti su dei tronchi d’albero intorno al maestoso fuoco; molti suonavano e cantavano altri si limitavano a chiacchierare. Più in là si poteva intravedere un tavolo con tanti alcolici e stuzzichini.

Scott mi sfiorò la mano e ci scambiammo una rapida occhiata per poi distoglierla. Ero pentita di aver promesso quella cosa a lui, non dovevo farlo.  Ci sedemmo anche noi intorno al fuoco.

-Vado a prendere qualcosa da bere- mi sussurrò all’orecchio Scott. Annuì e l’alta figura si allontanò, lasciandomi sola con i miei pensieri.

Il mio sguardo era completamente concentrato su quelle lingue di fuoco danzanti.  Erano delicate ma mortali. I miei occhi si chiusero di poco, rapiti da quel bagliore calorifero. Ero rilassata che sentivo tutta la stanchezza della giornata abbandonarmi. Quel fuoco mi ricordava tanto il passato. Quel passato infernale, oscuro.

FLASCHBACK

Eravamo a casa, seduti davanti al caminetto. Io e mio padre canticchiavamo allegramente la dolce melodia dei Muse, era la nostra band preferita. Mio padre era un chitarrista rock oltre ad essere l’avvocato serio di tutti i giorni. Ogni tanto giocavamo fino a mezzanotte facendo finta di essere delle rock star.

-Papi…-

-Dimmi Amy-

-Mi vuoi bene vero?-

Lui spense la radio e ci fu silenzio per un bel po’.

-Certo che ti voglio bene amore, sei la mia piccola Amy- l’uomo sorrise.

-Promettimi solo che resterai sempre con me… che non mi lascerai mai da sola- quella piccola bambina aveva gli occhi lucidi e un enorme groppo in gola.

-Non ti lascerò mai da sola Amy, è una promessa-

FINE FLASH BACK.

Schiusi le labbra appena delle labbra baciarono il mio collo.

-Scott..-

-Ti ho portato una birra..-

Mi voltai verso di lui, che mi sfidò con un sorriso malizioso. Presi la bottiglia e ne bevvi un poco alla volta. Mi avvicinò a lui, allacciandomi un braccio sulla spalla. Appoggiai la testa che ormai sentivo pesante sopra la sua spalla, mentre le sue labbra morbide pressavano sulla mia forte in modo possessivo. Chiusi gli occhi, lasciandomi coccolare e cercando di addormentarmi.

-Allora ragazzi, cosa cantiamo?- propose una ragazza, dalla voce infantile e delicata.

Qualcuno iniziò a suonare con la chitarra. Quegli accordi, quel ritmo. Poi una voce maschile. Una voce grave si impossessò del mio udito e del mio cuore.

- The day I first met you ,you told me you never fall in love…-

Aprì di scatto gli occhi.“Give you heart a break” , la mia canzone preferita di Demi Lovato.

Un ragazzo moro, dalla pelle mulatta mi venne incontro sorridendo. Si muoveva lento, sexy. Portava una mano al cuore mentre pian piano  si avvicinava sempre di più a me.

- But now that I get you I know fear is what it really was-

Mi porse la mano e mi guardò negli occhi. Quegli occhi di un castano chiaro, caramello e quel suo sorriso maledettamente sexy. Mi alzai prendendo la sua mano, mentre ci guardavamo negli occhi a modo di sfida.  Si morse il labbro mentre mi avvicinavo a lui. Mi sentì trasportare dalla sua voce, da quel momento. Esistevamo solo noi due e la chitarra.

- Now here we are, so close. Yet so far, haven't I passed the test when will you realize Baby, I'm not like the rest-

Mi fece voltare su me stessa, per poi attirarmi a se prendendomi i polsi. Mi cinse i fianchi, mentre le nostre labbra schiuse si incontravano. Lo spinsi via, mettendogli una mano sul petto roteai gli occhi al cielo per poi voltarmi ed iniziare a camminare intorno al cerchio del falò. Sorridevo come un ebete.

-Don't wanna break your heart I wanna give your heart a break I know you're scared it's wrong

Like you might make a mistake .There's just one life to live and there's no time to wait, to wait-

Iniziai a cantare mentre lui mi seguiva sorridente.

Mi fermai e mi voltai verso di lui. Di nuovo vicini. Gli presi i polsi e li trasportai al mio petto.

-When your lips are on my lips And our hearts beat as one But you slip right out of my fingertips

Every time you run-

Finimmo l’acuto insieme, chiudendo gli occhi valorizzando le nostre voci.

-So, let me give your heart a break, Give your heart a break Let me give your heart a break Your heart a break  There's just so much you can take Give your heart a break Let me give your heart a break Your heart a break- cantò lui mentre ripetevo alcune parole della canzone.

-The day I first met you You told me you never fall in love-  sorrisi per la nostra vicinanza mentre prendevamo entrambi fiato.

-Wow- sussurrò  con il respiro corto.

A distrarci furono gli applausi e i “bravissimi”. Mi voltai verso la gente e portai una mano alla bocca, iniziando a piangere per la gioia. Arrossì quando mi abbracciò, accarezzandomi la schiena. Il suo corpo freddo come la neve combaciava perfettamente con il mio, feci calare le braccia lungo i fianchi.

#SPAZIO AUTRICA.

Lo so... fa schifo. Capisco.. ma non sapevo cosa scrivere.. sono stata un pò giù ultimamente e le mie idee se ne sono andate a farsi fottere (scusate il linguaggio). mi basta anche un voto e continuo. Forse.

Un bacio da Fede :*

Dimmi una bugia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora