Mi avvolse nel suo acappatoio mentre lui, nudo, si avviava in salotto dandomi le spalle. Mi leccai le labbra e mi coprì entrambe le mani con le maniche dell'indumento mentre lo seguivo. Mi poggiai allo stipite della porta guardandolo a braccia incrociate. Stava rovistando qualcosa in dei cassetti. Ne estrasse un abito lungo, bianco che riportava alcuni girasoli verso la parte superiore del vestito. Era bello, antico con un certo fascino. Si girò e sorrise.
- è una camica da notte.. Diciamo che una ragazza l'ha dimenticata qui la scorsa sera- rise imbarazzato.
-oh bene!- mi avvicinai a lui e presi l'abito, strattonandolo dalle sue mani solo che non aveva intenzione di lasciarlo.
-Avanti, dammelo- lo guardai seria tendendo la mano verso l'abito.
- Altrimenti?-
Il suo sguardo era provocatorio, uno sguardo a cui non sapevo resistere.
-Altrimenti ti brucio casa- cercai di essere convincente.
- Pessima minaccia- rise per poi porgermi il vestito. Lo presi e sorrisi provocatoria.
- Sarà anche inutile, ma ha funzionato- aprì lentamente l'accapatoio. Lo vidi guardarmi incuriosito, arricciando leggermente il naso.
- Non dovresti spogliarti difronte ad uno sconosciuto...potrei essere una cattiva persona...- rise con sarcasmo.
- Non guardarmi allora.. E poi se eri una cattiva persona non mi avresti salvata..- lo guardai intensemente. Con uno scatto mi ritrovai con la schiena appoggiata alle pareti e le sue mani bloccarmi i polsi. Mi guardò famelico.
-Tu non sai chi sia realmente...- rispose freddo e con un ghigno gutturale. Mi avvicinai alle sue labbra in modo lento.
- So solo che non mi faresti mai del male...-
Zayn guardava le mie labbra indeciso se agire o meno. Le mie ciglia gli solleticarono lo zigomo e rise piano.
- Non dovresti essere qui...- sussurrò.
- Io invece credo che sono nel posto giusto...- sfiorai il suo labbro inferiore mentre sentivo il suo sesso premere sul mio ventre. Si morde subito dopo il labbro.
-Vai - sussurò.
-Zayn...-
-Ho detto va-
Mentre pronunciava queste ultime parole il suo sguardo era penetrato nel mio e un sensore nel mio cervello stava per obbedire ai suoi comandi. Era una specie di ipnosi ed ero costretta, nonostante la mia ribellione, a pendere dalle sue parole.
- e dimenticati di ciò che è successo questa notte..-
Altro comando. Annuì e solo allora mi lasciò andare. Il mio cervello si era come svuotato, aveva premuto il tasto "Canc" e l'unica cosa che ricordavo erano delle strane figure, confuse che diventavano ancora più confuse mentre cercavo di ricordare.
**
-Dove sei stata? Ci hai fatte preoccupare!-
Ero appena rientrata in casa e le duee ragazze mi vennero incontro abbracciandomi.
-Io... Non lo so...- sussurrai facendoni stringere.
-Sei sbronza? Si, secondo me lo è!- la ragazza dai capelli rossi mi squadrò dalla testa ai piedi finché la mia vista si oscurò e caddi, a peso morto, sul pavimento.
#Spazio autrice
SALVE BELLEZZEEEEEE!!! Mi siete mancate tantissimo!!! Ecco a voi il continuo. Vi avevo promesso che continuavo ed ecco a voi questo breve capitolo.
Vi è piaciuto? Fatemelo sapre tramite il vostro commento e vi domando scusa per avervi abbandonate così, ma la scuola mi ha tenuto troppo impegnata! Vi voglio bene.
Bacioni da Fede :**
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Dimmi una bugia.
RomanceLei è Amanda Robbinson, ha 19 anni ed è di Bradford, Inghilterra. E’ una ragazza con capelli biondi e occhi color ghiaccio una classica Barbie, ma ha un solo difetto: non è perfetta, anche se in molti credono il contrario. E’ alta circa 1.70 ed ha u...