Erano le 12:00 e lui ancora dormiva: il sole era ormai stanco di essere sorto. Aprì un occhio per evitare di ferirsi con la luce: la porta si era appena chiusa con un sonoro clack. Guardò l'orologio e si rese conto dell'ora: si alzò di scatto, rovesciando le coperte. Indossava solo i boxer. Andò in bagno e si specchiò: non sembrava una persona sana di mente. I capelli erano scompigliati, sotto gli occhi lunghe occhiaie gli solcavano il volto e il corpo sembrava essere segnati da strani graffi. Si vestì in fretta e furia e proprio mentre stava per uscire si accorse del biglietto sul tavolo della cucina. "Grazie per la serata, ma sono dovuta scappare. Il mio numero: 365 810 5744". Non l'avrebbe mai richiamata: faceva sempre così; una notte e via. Mai niente di impegnativo. Uscì, mentre il sole splendeva alto, con la sua moto a tutta velocità verso il ministero.
Arrivato alla cabina telefonica, digitò il numero e aspettò di arrivare a destinazione. Non appena arrivò molto colleghe del ministero lo guardarono affascinate: Draco era proprio un bel l'uomo, ma lui non aveva tempo da perdere a fare il playboy, ne aveva già perso abbastanza quella mattina. Salì sull'ascensore e scese fino al secondo livello. Si ritrovò davanti un corridoio lungo e stretto. Prese la prima porta: una targhetta color oro brillava sopra la vernice verde smeraldo. *Quartier Generale degli Auror* La sua seconda casa. Lo avevano accolto come fosse un fratello e gli avevano ridato la speranza: non avrebbe mai deluso i suoi amici e colleghi. Entrò e salutò un po' tutti. Una serie di mani si levarono in segno di saluto, altri risposero con sorrisi o cenni. Si diresse alla sua postazione, ma prima di potersi sedere qualcuno lo chiamò.
«Draco passa un attimo da Potter. Deve darti un nuovo incarico».
Era Sally, l'affascinante segretaria del Quartier. Gli sorrise maliziosa: Draco non ci fece minimamente caso. Bussò alla porta del suo capo.
«Vieni pure...». Harry era seduto alla sua scrivania e guardava corrucciato il fascicolo che teneva in mano.«Ciao Potter, oggi cosa hai trovato da darmi?»
«Una lettera da Hogwarts. Sono spariti degli oggetti...»
«Scusa Potter ma io non cerco la roba degli altri! Che scherzo è mai questo?»
«Sto cercando di capirlo anche io ma la lettera della McGranitt chiede esplicitamente che sia un Auror a risolvere il mistero...»
«E fra tutti quanti tu hai scelto proprio me?! Non potevi scegliere Jin? Lei ci sa fare con i bambini»
« Ascolta Malfoy non mi interessa! Hanno richiesto qualcuno e io ho deciso di mandare te! Quindi adesso prendi il fascicolo e sparisci dalla mia vista. Prima risolvi il caso meglio è! »
Draco notò che Harry non era dell'umore giusto. Prese il fascicolo e si sistemò sulla sedia. Cominciò a leggere.
CASO N° 910 035 710
RICHIEDENTE AUROR: Minerva McGranitt (Preside)
LUOGO: Hogwarts (Scuola di Magia)
CAUSA: Oggetti smarriti
AUROR SCELTO: Malfoy Draco (Sezione ricerca Mangiamorte)
L'Auror scelto deve recarsi il prima possibile sul luogo del fatto.
PERMANENZA: Indefinita
RISCHI: MangiamorteDraco fissò ancora incredulo la causa "Oggetti smarriti". "Adesso devo pure fare il bidello?" pensò. Lesse velocemente la lettera della McGranitt. Niente di strano: la calligrafia era la sua e anche la struttura grammaticale era nel suo stile. Draco si alzò di malavoglia e uscì dall'ufficio sbuffando per quell'incarico che nulla centrava con la sua professione.
Destinazione Hogwarts
Ciao a tutti! Questa è la mia seconda Dramione ed è ancora in elaborazione. Spero che vi appassioni! Lasciate tanti commenti per farmi capire se vi piace o meno! Buona lettura!!!
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"The Sky Seen From The Moon" |Dramione|
FanfictionHermione è la più giovane insegnante che Hogwarts abbia mai avuto. Draco è uno fra i migliori Auror del mondo magico. Delle sparizioni e dei fatti uniranno i loro destini che si erano separati dopo la guerra. Un giallo che incontra l'amore di una co...