La giornata era trascorsa tranquilla anche se un pensiero continuava ad assillarle la mente: "Chi è quell'uomo?". Ma i pensieri venivano spazzati via dalla felicità di Draco. In mezzo ai ragazzi si divertiva come un matto. Gi faceva gli scherzi e rideva. Era meraviglioso. Quel sorriso, quegli occhi che quando erano felici diventavano azzurri come un cielo sereno. Hermione continuava a distrarsi e a perdere il filo dei pensieri. Si fecero le 5.
«Granger io vado a casa, non mi fermo a mangiare perchè devo fare rapporto allo Sfregiato»
«Va bene Malfoy, ma smettila di chiamare Harry lo sfregiato, grazie».
Hermione si stava trattenendo dal non tirargli un ceffone. Odiava quando Draco chiamava i suoi amici con quegli stupidi appellativi. Draco si smaterializzò. Hermione rimase finalmente sola nella sua aula. La fioca luce entrava dagli alti vetri formando strane ombre. La sua mente era libera, poteva finalmente pensare senza distrarsi. I suoi ragionamenti si interuppero di colpo però. Il suo stomaco brontolò rumorosamente dato che durante la giornata aveva mangiato solo qualche biscotto. "Va bene tranquillo adesso andiamo!" Si disse Hermione mettendo una mano sulla pancia e con l'altra afferando la borsa. Decise di non rimanere a mangiare al castello.
Si smaterializzò a casa. Quando aprì la porta notò solo la lampada accesa. Alcuni fogli erano sparsi sul tavolino. Il resto era al proprio posto.
«Malfoy?!»
Gridò Hermione e rimase in ascolto per sentire una risposta. Ma la risposta non arrivò. "Sarà andato a farsi un giro, mica gli devo fare da babysitter". Appoggiò la borsa sul tavolo e si diresse verso il bagno. Voleva farsi un bel bagno caldo. Entrò in bagno e iniziò a far scorrere l'acqua. Notò con piacere che in bagno c'era già un bel caldino. "Strano" pensò "Di solito è la stanza più fredda". Questo pensiero non la disturbò più di tanto e iniziò a spogliarsi. Quando riucì a sganciare anche l'ultimo bottoncino entrò nella vasca calda. Si tirò su i capelli in un morbido chignon e si distese. Ma c'era qualcosa che non andava. Un corpo le scivolò sopra bloccandole le gambe e le braccia. Draco era appena arrivato sopra di lei.
«MALFOY!!! MA SEI MATTO!?! LEVATI DI DOSSO!!!»
Hermione cercava in tutti i modi di liberarsi ma Draco, con il suo peso, risciva a tenerla ancorata al fondo della vasca. Riusciva a sentire ogni centimetro della sua pelle addosso. Le mani di Hermione erano bloccate dietro alla schiena. Draco aveva un ghigno soddisfatto sul volto.
«Tranquilla piccola Mezzosangue. Sei qua perchè devi pagare un debito, non ricordi?»
Le sussurò all'orecchio. Hermione non riusciva a pensare. Un turbinio di emozioni le girava per la testa. Ogni pensiero razionale veniva spazzato via. Draco afferrò con la mano sinistra entrambe le sue braccia e inizò a girovagare con la destra sul corpo di Hermione. Lei sussultava ad ogni tocco.
«Non mi ricordo di avere debiti in sospeso con te Malfoy»
«Vedo che dimentichi in fretta. Forse se ci pensi un attimo ti viene in mente...»
Di nuovo quel ghigno e quella mano che continava a sondare ogni centimetro della sua pelle. Hermione non sapeva se essere estasiata da quel tocco oppure disgustata. Hermione guardò per un'attimo Draco cercando di capire il "debito". Poi gli cadde l'occhio sul torace di Draco. Piccoli ematomi tingevano di rosso la sua pelle.
«Non ci posso credere... Ancora per quella cosa di stamattina?»
Hermione non poteva credere che Draco l'avesse presa così seriamente.
«Vedi che te la ricordi... Lo sai che le serpi non si fanno trattare così da nessuno, soprattutto da una grifondoro mezzosangue...»
Draco la morse dietro l'orecchio. Hermione riuscì a trattenere un gemito. Non sapeva che fare. Voleva scappare ma essere li, insieme a Draco, era qualcosa di meraviglioso. Il suo cuore lo voleva ma il cervello riuscì a resistere, la ragione prevalse.
«Sentiamo, cosa vorresti farmi?...»
Hermione cercò di mantenere un tono di sfida, anche se le costava molto dato che non riusciva a rimanere concentrata.
«Mmh non saprei...»
La sua mano continuava a viaggiare sul corpo di Hermione senza sosta. Saliva sulle spalle, scendeva lungo la schiena e seguiva la curva della coscia. Il che rendeva la situazione anche peggiore.
«Potrei lasciarti qualcosa di mio... Un segno...»
Hermione cercava di nascondere la faccia scandalizzata. Doveva pensare in fretta o chissà cosa gli avrebbe fatto quel ragazzo. Cercò di giocare a suo favore.
«Mmh un segno... Sembra molto eccitante»
La sua voce si era scaldata. Doveva liberare le gambe da quella presa. Cercò di distrarlo incominciando muovere le gambe, molto lentamente. Draco se né accorse.
«Vedo che inizi a collaborare mezzosangue. Allora cosa potrei farti? Ma soprattutto dove?»
Draco incominciò a sondare il suo corpo alla ricerca della meta. Hermione non riusciva a resistere. La situazione era insopportabile e le sue emozioni non contribuivano. Era tutto un subbuglio. Ma mentre Draco stava per scivolare un po' più in basso Hermione colse l'occasione. Riuscì a liberare una gamba scalciando mentre con una mano tirava un ceffone a Draco che scivolò inavvertitamente nella vasca, facendo uscire metà dell'acqua. Hermione sgusciò fuori mentre Draco riemergeva e con le mani cercava inutilmente di afferrarla.
Corse come una scheggia al piano di sopra, chiudendo bene la porta a chiave. Era ancora nuda e fradicia. Si asciugò con delle vecchie salviette che non usava più e indossò le prime cose che gli capitarono a tiro. Poi si mise in un silenzio religioso. Sentì dei passi salire le scale. Poi una voce.
«Mezzosangue hai paura che il lupo cattivo ti morda? Guarda che non rimane il segno»
Riuscí ad immaginarsi il ghigno malefico che gli solcava la faccia.
«Sto bene così grazie, non ho bisogno di niente...»
Hermione ancora tremava. La situazione era ancora difficile da capire. Non era ancora riuscita a metabolizzarla. Il suo cuore batteva ad un ritmo frenetico e lei sentiva ogni singola vena o arteria che fosse battere. Si mise con le spalle alla porta.
«Se sei sicura io vado a dormire. Mi trovi sul divano in qualunque caso»
La voce suadente e i passi di Draco si allontanarono. Il cuore di Hermione riprese qualche battito. Che storia era mai questa? La mattina precedente era lì che la guardava in cagnesco e ora erano stati avvinghiati nella stessa vasca, nudi. La testa di Hermione stava per scoppiare. Decise di stendersi sul letto sperando che il sonno arrivasse il più velocemente possibile. Il suo stomaco brontolò. "Silenzio! Aspetti domani mattina, forse"
Hermione si addormentò agitata più che mai mentre gli incubi si infrangevano nella sua mente e esondavano dalla sua fantasia.
Salve a tutti!!! Ho postato il sesto capitolo oggi perché domani non ci sono! Prima cosa: in anticipo Buona pasqua! ♥ Secondo: ho deciso di fare un capitolo un po' più "spinto" (definiamolo così) dato che nelle mie storie sono sempre molto casta e pura. Spero di essere stata esauriente con la descrizione, non sono molto brava a descrivere certe scene :') Terzo: Per quanto riguarda la smaterializzazione, loro due sono gli unici ai quali è lasciato il privilegio.
Penso che d'ora in poi non metterò le foto al capitolo perché non so quali usare :') Lasciate tante stelline e commenti e buona lettura♥
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"The Sky Seen From The Moon" |Dramione|
FanfictionHermione è la più giovane insegnante che Hogwarts abbia mai avuto. Draco è uno fra i migliori Auror del mondo magico. Delle sparizioni e dei fatti uniranno i loro destini che si erano separati dopo la guerra. Un giallo che incontra l'amore di una co...