§ Sfida §

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Avevano passato tre ore buone a rovistare tutta la stanza, ma sembrava tutto in ordine. Non mancava niente all'appello, c'era tutto, pure la scopa. Draco si sedette su di un letto e si prese la testa fra le mani. Chi c'era dietro tutto questo? Sapeva che le sparizioni degli oggetti erano legate a questo. Come sapeva che c'era ancora da prendere in considerazione quel bigliettino, di cui non aveva detto niente ad Hermione. Non voleva dirle assolutamente niente, non voleva coinvolgerla. Hermione lo guardò apprensiva.

«Malfoy se sei stanco vai pure a farti un giro fuori. L'aria fresca ti farà riprendere. Finisco di interrogarli io i ragazzi...»

Gli appoggiò una mano sulla spalla con fare tenero.

«Tranquilla Hermione sto benone. Andiamo a trovare quei tre ragazzetti e finiamo di sentirli. »

Quando scesero in sala comune non li trovarono. Chiesero a dei ragazzini.

«Penso che siano tutti e tre agli allenamenti di Quiddich professoressa!»

«Grazie mille Shary»

Draco sbottò.

«Maleddetti bambinetti! Gli chiedi una cosa e figuriamoci se la fanno!!!»

«Draco sei sicuro di stare bene? Mi sembri un po' teso....»

Draco si tranquillizzò quando la sentì pronunciare il suo nome.

«Adesso sto meglio... Dai andiamo!»

Con nuova energia scese a grandi passi le scale seguito da Hermione che doveva correre per stargli dietro.

Macchie rosse sfrecciavano nel cielo sopra di loro. Urla e comandi arrivavano da destra e manca.

H «E adesso come facciamo?»

Qualcuno si accorse della loro presenza. Una ragazza, forse del sesto anno scese leggiadra.

«Buon giorno profe! Cosa posso fare per lei?»

«Ciao Loren! Potresti chiamarmi i tre ragazzi del settimo anno? Mi servono un attimo!»

«Vado ad avvisarli!»

Detto questo la ragazza sfrecciò verso i ragazzi che continuavano l'allenamento. Hermione riuscì a vedere che parlava animatamente. Poi tornò a terra. Sembrava titubante.

«Profe... Non voglio scendere... Parleranno con lei quando gli allenamenti saranno finiti... »

«E cioè quando?»

«Finiamo alle due. Facciamo una sessione più lunga e mangiamo dopo la domenica...»

«Col cavolo che li aspettiamo!!! Adesso vado su io e gliene dico quattro!»

«Spero che tu stia scherzando Draco!»

Invece era serissimo.

«Accio Scopa!»

Dopo un minuto una scopa arrivò sfrecciante tra le mani di Draco.

«Ma è la tua?»

«Certo! Mica volo con le carrette della scuola!»

Balzò sulla scopa e partì. Il vento gli sferzava il volto e gli scompigliava i capelli. Si sentiva sempre vivo quando volava. Individuò i ragazzi. Due facevano i cacciatori mentre uno faceva il battitore. Fermò un attimo il gioco.

«Ancora lei? Ascolti ci sentiamo dopo, va bene? Adesso abbiamo gli allenamenti!»

«Primo non ti rivolgere in questo modo a me, non sono tuo fratello e secondo vi propongo una sfida.»

"The Sky Seen From The Moon" |Dramione|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora