Non ci poteva credere. L'aveva lasciato lì sul più bello. Aveva sentito il desiderio pulsare nelle sue vene. E non solo quello. Avrebbe voluto farla sua, perdersi dentro di lei, baciarla fino a farla morire.
La vide allontanarsi e sparire nel buio della casa. Le stelle erano le uniche presenti del suo epocale fallimento. Nessuna ragazza aveva mai fatto così. Tutte erano andate fino in fondo. Invece lei si era comportata da donna. Aveva capito che sarebbe stato sbagliato e si è alzata prima di commettere qualcosa di cui poi si sarebbe pentita. L'odiava comunque. La desiderava e lei scappava come se fosse unica e insostituibile. Ma forse lo era. Forse aveva catturato il suo cuore e lo teneva chiuso con un lucchetto nel suo petto. Lei era unica, l'unica con cui avrebbe voluto condividere la sua vita. Ecco perché quella casa gli dava tanto fastidio. Sarebbe stata perfetta per loro due.
Si alzò indispettito da quei pensieri. Come poteva essersi innamorato di Hermione? Ma quello che sentiva era veramente amore? Non riusciva più a capirci niente, gli sembrava di essere ubriaco. Salì ed entrò in camera sua. Si spogliò e rimase in boxer dato che non aveva nient'altro. I suoi pensieri continuavano a disturbarlo, dato che in ognuno di quelli c'era Hermione e non era neanche poi tanto casta. "No. Non me ne frega un cazzo! Adesso vado da lei!"
Si alzò veloce rovesciando tutte le coperte. Uscì dalla sua stanza ed entrò piano in quella di Hermione in stile "Ladro dei cartoni". In punta di piedi si diresse verso il suo letto. Con una lentezza estenuante scivolò dentro le coperte. Hermione aveva addosso dei pantaloncini e una canottiera. Possibile che lei avesse dei vestiti e lui no? "Bhe certo, sei proprio un genio. Se è casa sua qualcosa avrà certamente!" Non fece in tempo a metterle un braccio intorno alla vita che questa parlò.
«Draco quale parola non hai capito di :"quella a destra è la tua stanza?"»
Lei si rigiro di scatto trovandosi a pochi centimetri dalla faccia di Draco.
«Hermione ti mancavano già così tanto i miei baci?»Le sorrise malizioso. Gli piaceva troppo giocare con Hermione. Vederla arrabbiarsi, con le guance che si tingevano di rosa tutte le volte e le saette che passavano nei suoi occhi nocciola. Si agitò un attimo, nella speranza di allontanarsi, ma Draco la teneva ben salda.
«Dove pensi di andare?»
«Ma quanto sei imbecille? Mi lasci andare?»
«Sono un imbecille di prima categoria e comunque no. Non ti lascio andare. Agitati quanto vuoi, ma da qua non scappi»
Quella frase nascondeva molti, troppi sottintesi. Draco non voleva perderla ancora, voleva che fosse sua per sempre. Averla li fra le sue braccia era come essere in paradiso. Anzi meglio. Hermione lo guardò dolce. Forse aveva capito, si ritrovò a pensare Draco.
«Cosa vuoi Draco?»
«Rimanere qua con te per sempre...»
Quelle parole gli uscirono come un fiume in piena. Non ci pensò nemmeno un minuto. Sembrava che una diga dentro di lui si fosse rotta e l'acqua si era riversata nel suo cuore e nel suo corpo. Si guardarono. Draco non sapeva come avrebbe reagito, ma qualsiasi cosa avesse fatto sapeva che sarebbe stata giusta. Questa volta fu Hermione a prendere l'iniziativa e lo baciò. Draco superato lo sconcerto iniziale decise di approfondire il bacio. La sentiva fremere sotto il suo tocco e anche lui si sentiva il corpo pieno di brividi. Con le mani le accarezzava tutto il corpo, voleva farla sua, ma sapeva che non era il momento giusto. Passarono la notte abbracciati.
Il cielo era plumbeo e si annunciava un temporale. Draco mosse le braccia e com piacere notò che Hermione era ancora li, fra di esse. Aprì gli occhi e le accarezzò pigramente il volto.
«Buon giorno! Forza, non abbiamo un minuto da perdere. Dobbiamo tornare a scuola!»
Draco si rigirò sconsolato. Non riusciva proprio a pensare ad altro.
«Santo cielo! Stai tranquilla Hermione! Non sarebbe meglio rimanere qua a farci le coccole...»
Lo guardò con gli occhi da cucciolo, magari avrebbe ceduto. Macché, peggio di un blocco di ghiaccio.
«Muovi il culo coccole, non abbiamo tempo da perdere!»
Draco si alzò sconsolato, magari avrebbe ceduto, invece no. Si stiracchiò mentre Hermione girava alla velocità della luce per tutta la stanza e in pochi secondi sparì fuori. Sbadigliò e scese le scale versione bradipo e arrivato giù vide Hermione già pronta e con lo zaino in spalla.
«Ti muovi o devo farti la maledizione Imperius?»
«Uff Hermione, ma quanto sei pallosa? Un attimo! Fammi almeno svegliare!!! »
«Ti do al massimo venti minuti, niente di più! »
«Grazie... mezzosangue »
Sussurrò l'ultima parola, ma Hermione sentì ugualmente.
«Di niente... mangiamorte»
Draco sorrise pensando che stavano giocando allo stesso gioco. Fece colazione e dopo salì in camera, ma quando si ritrovò nel corridoio la curiosità prese il sopravvento e si avventurò in soffitta. Rimase un attimo fermo ad ammirare la strana bellezza di quella stanza. Dentro c'erano ventuno anni di Hermione, tutto. Continuava a guardarsi alle spalle per accertarsi che Hermione non stesse salendo. Guardò tutte le foto, con un sorriso per quelle di quando era una piccola bambina e con una smorfia tutte quelle in cui era abbracciata a lenticchia o Potter. Una foto lo colpì. Lei e Lenticchia si stavano baciando e sembravano felico. A Draco gli si strinse lo stomaco, una fitta lo trapassò. Perché si sentiva male solo a guardare quella foto? Forse era geloso? "No assolutamente no!" Si disse, non del tutto convinto. Passò ad un altra foto. Lei, che sorridente, evocava il Patronus in classe ai suoi allievi. Dietro c'era una piccola dedica, scritta dalla McGranitt.
Per ricordati del tuo primo giorno di scuola, che non si scorda mai. Che gli anni a venire siano splendidi, buon insegnamento.
Minerva McGranitt
Draco decise di tenersela. La prese, poi si preparò in fretta e furia e scese le scale. Hermione stava guardando l'orologio.
«Finalmente!»
«Guarda che ci ho messo solo un quarto d'ora, quindi sono stato bravissimo!»
«Dai muoviamoci»
Usciti chiusero casa e si avviarono per il bosco, le prime gocce iniziavano a cadere pesanti e Draco teneva nascosta la foto nella tasca interna della giacca, sopra il cuore.
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"The Sky Seen From The Moon" |Dramione|
FanfictionHermione è la più giovane insegnante che Hogwarts abbia mai avuto. Draco è uno fra i migliori Auror del mondo magico. Delle sparizioni e dei fatti uniranno i loro destini che si erano separati dopo la guerra. Un giallo che incontra l'amore di una co...