Capitolo 7

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"<La scuola comincia alle 8, quindi abbiamo circa un'ora di tempo>
disse trascinandomi per il braccio verso la porta d'ingresso

<Ma un'ora di tempo per fare cosa?>

<Lo scoprirai>
rispose facendomi l'occhiolino.

Rimase col sorriso stampato in faccia per tutto il tragitto, finché non arrivammo davanti una casa. Era un miscuglio tra la mia e quella di Alessio e da lì ne uscì un ragazzo :Gennaro.

<Allora è tutto deciso? Sei sicuro di volerlo fare Alex? >

chiese genn avvicinandosi al suo amico.

<sicurissimo>

rispose lui. Endrambi si girarono a guardarmi e si notava dal loro sguardo che era una cosa piuttosto seria. Alex si avvicinò a me e mi mise il braccio intorno alla spalle ma glie lo tolsi subito

<Sentite, adesso mi state spaventando. O mi dite dove mi state portando o io vi giur...>

<Ehi. Ehi. Ehi. Tranquilla>
mi interruppe Gennaro.
Guardai Alex negli occhi e aveva uno sguardo divertito.

<Ho ascoltato troppi silenzi negli ultimi giorni quindi...>

<Hayden riesci a stare zitta per un po? Alex la tua ragazza ha un bel caratterino. Non so come fa a piacerti così tanto.>

Alex arrossì di colpo e diede una gomitata all'amico, che dal tanto dolore si piegò in due tenendosi la pancia.

<Ma sei cog... aaaahhh> Alex gli diede un'altra gomitata nello stesso punto poi si girò verso di me abbassando la testa e fece un piccolo sorrisetto guardandomi dritta negli occhi.

<Avete visto? Io non sbaglio mai. Voi siete fatti per stare insieme> iniziò a dire Genn. Ci girammo contemporaneamente verso di lui e lo fulminammo con lo sguardo.

"Mi portarono in un posto bellissimo.

Era come vivere in una favola.

Arrivammo davanti una staccionata che divideva la città da un piccolo boschetto. Genn guardò l'orologio, Alex si girò a destra e a sinistra assicurandosi che nessuno ci stesse seguendo poi iniziarono a correre gridando

<Seguici>

Sì fermarono del cuore della foresta davanti un cartello con su scritto:

L'ISOLA È PIENA DI RUMORI, DI SUONI E DOLCI ARIE CHE DANNO GIOIA E NON FANNO MALE.

<Benvenuta della nostra piccola isola>"

Sì alzò di scatto dalla panchina e iniziò a girovagare

<Allora te lo spiego> disse iniziando a muovere le braccia come se volesse riprodurre ciò che aveva visto< Era una specie di casa sugli alberi. Non so come abbiamo fatto a costruirla ma era bellissima. Da una parte crescevano dei rampicanti mentre l'altra parte era ricoperta dal muschio fresco e vi era una scala di legno alla quale mancava qualche gradino. All'interno vi era un grande tappeto per coprire le assi di legno, una borsa frigo e degli strumenti.>

" <Allora è qui che venivate quando vi vedevo uscire di casa>
pensai tra me e me.

< Allora è vero che ci spiavi> disse Alex dandomi una piccola spinta.
Lui e Genn iniziarono a ride

<Ma dai Alex> riprese Genn< ci spiava perché noi siamo favolosi>.
Iniziò a salire le scale che portavano alla casa mentre noi lo seguiamo ridendo.

Erano quasi le 8

<Dai Hayden, è ora di andare> disse Alex< Ti aspetto giù>
Presi le mie cose e stavo per seguirlo; poi mi salì un dubbio
<Perché la chiamate "LA NOSTRA PICCOLA ISOLA"? > chiesi a Genn.

<E perché tu sei così carina?>

Calò il silenzio.
Lui mi guardava con aria divertita mentre la mia espressione cambiava da ragazza tranquilla a peperone. Ero convinta e avrei messo la mano sul fuoco: ero diventata tutta rossa.

<Non hai risposto alla mia domanda> dissi in tono fermo.

<Fattelo spiegare da Alex.>

Annuii.

<emm senti. Se te la sei presa per quello che ti ho detto prima, beh scusa. Non voglio avere problemi con Alex. Lui è il mio migliore amico emm...>

<Okay. Nessun problema>

mi voltai e andai da Alex.

< Adesso dimmi una cosa. Perché la chiamate "LA NOSTRA PICCOLA ISOLA"?>

<È una storia lunga>

<Ti ascolto>

Sì guardò i lacci delle scarpe indeciso sul da farsi, poi si decise

< Era un freddo giorno di febbraio ed io avevo litigato con i miei genitori. Stavo passando un periodo difficile; non mi sentivo accettato, stavo sempre male e la notte non chiudevo occhio.
Così scappai di casa e inizia a correre.
Avevo la vista offuscata dalle lacrime e non sapevo dove stavo andando, finché non mi ritrovai davanti quella staccionata.
Avevo un immenso bosco davanti a me, così attraversai il recinto e ricominciai a correre. Sentivo il vento tra i capelli umidi, l'odore del muschio nelle narici e avevo come l'impressione di volare.
Ad un certo punto sentii strani rumori provenire da dietro un albero, e sotto di questo vidi un ragazzo. Aveva tra le mani un piccolo quaderno con degli scarabocchi e accanto c'erano una chitarra e una fune.

《Lo so che mi stai spiando》 disse il ragazzo. Mi chiesi come sapeva che fossi lì, dietro di lui, senza che si fosse girato. Aveva i capelli biondo scuro e la sua voce risuonò più volte nella mia testa prima che potessi capire ció che aveva detto.
《non stare lì impallato, vieni a darmi una mano》
Era il ragazzo più sfacciato che avessi mai conosciuto e in quel preciso momento pensai che fosse la persona più antipatica del mondo. Aveva tutto quello che a ma mancava: sicurezza, sfacciataggine, libertà. Mi avvicinai e mi porse il suo quaderno: un albero con una casa costruita sopra e un cartello erano disegnati con un leggero tratto di matita.
《Disegni molto bene》gli dissi.
《Quello non è un disegno. È il prototipo dell'isola》mi rispose. Non ci stavo capendo niente; quel ragazzo aveva cambiato il suo stato da Antipatico a Pazzo in meno di un minuto.
《Allora mi aiuti o no?》 ripensai più volte a quella domanda , ripentendomi ORMAI SEI DA SOLO. DEL RESTO NON HAI NIENTE DI MEGLIO DA FARE PER IL RESTO DELLA VITA: NON HAI PIÙ UNA CASA, DEGLI AMICI, NON DEVI PREOCCUPARTI DI NIENTE. SEI FINALMENTE LIBERO, TI BASTA SOLO DIRE UN SEMPLICE 'SÌ'.

E così fú. Diventammo amici inseparabili e ci incontravamo ogni giorno lì, nel nostro posto segreto, per costruire la nostra piccola isola. Mi convinze a tornare a casa, a chiedere scusa ai miei genitori,ai miei amici mentre io in cambio gli davo lezioni di chitarra. Ogni minimo segreto, sogno e paura che veniva detto nell'isola restava nell'isola. Da IL RAGAZZO ANTIPATICO divento IL SOLO RAGAZZO CHE TI CAPISCE. Non abbiamo mai raccontato a nessuno di questa storia, ma diciamo sempre di esserci conosciuti tramite degli amici in comune anche se nessuno sá chi siano questi 'amici'>

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Ciao baelle/i🙋
Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento🎀e scusate il ritardo della pubblicazione 🐼
(Perdonate eventuali errori🙈)
Ci vediamo al prossimo capitolo 💕









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