Capitolo 10

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Verso le 11 incominciai ad incamminarmi verso la palestra. Attaccai le cuffiette al mio Huawey e iniziai ad ascoltare il nuovo album di Salmo.


Di lui ancora nessuna traccia.
Che testa di cazzo.

***

Decise di presentarsi solo alle 11:57, durante l'ora di Algebra.

"Parisi, come al tuo solito in ritardo. Dovresti imparare a rispettare gli orari porca puttana." gli rivolsì contro tutta la noia che mi si era accumulata dentro, trasformata in rabbia.

"Maestrina del cazzo." affermò lui con strafottenza.
Non rimasi stupita, in fondo dal poco che sapevo di lui non si poteva certo dire che fosse la persona più dolce del mondo. Era solo uno stronzo. Uno stronzo molto sexy però.

"Faccio il mio meglio per esserlo. Ma sexy è poco per descrivermi." Disse infrangendo i miei pensieri.
"Come diavolo..." in quel momento sì che potevo rimanere stupita. Come faceva a sapere cosa stavo pensando?!

"Non importa. Stanotte ti va di uscire?" Chiese
"Stanotte? Vorrai dire stasera?"
"No.
Stanotte." Riaffermò.

*non andare.* Sentii una strana voce dietro di me. Mi girai di colpo ma.. Non c'era anima viva.

"Cosa vuoi fare?" chiesi incuriosita.
"Ti porto a vedere un posto." disse lui dirigendosi verso l'uscita della scuola.
"DOVE?" gli urlai.

Mentre andava via fece segno delle tre sulle dita delle mani e poi mi indicò con il pollice.

*alle tre. Stanotte. Sotto casa tua.*
Sentii di nuovo quella voce.
"Chi cazzo sei?" Mi girai e rigirai su me stessa ma non c'era nessuno nei paraggi.

'Starò diventando pazza' pensai 'ma almeno ho capito cosa farò stasera.'

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 03, 2016 ⏰

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