La stanza era buia, non c'erano luci né finestre. Più guardavo quello scenario più la mia paura diminuiva, anzi, ero quasi affascinata dall'oscurità. Iniziai a vagare senza vedere altro che nero finché non andai a sbattere contro qualcosa. Era freddo, sembrava fatto di ferro, iniziai a perlustrarlo sperando con tutta me stessa di trovare una torcia ma nelle mie mani non ci fu altro che un petalo bianco. In quel preciso istante, due fasci di luce colpirono due rose, concedendo ai miei occhi di vedere almeno lo stretto necessario. Sopra il tavolo erano messe in risalto due rose, una rossa e una blu. Guardai a lungo quel tavolino, quando, all'improvviso, una voce profonda mi inizió a ripetere sempre le stesse parole "Scegli, rossa, blu, scegli.." una terza luce fece per illuminare un piccolo vaso contenente terra di un colore rossiccio,ma non rosso normale, rosso molto acceso. Grazie a quella terza luce notai una piccolissimo rosa dipinta di nero che stava marcendo in un angolino.
Mi avvicinai, era la rosa più piccola che avessi mai visto. La presi e la riposi nel vaso.
Da quel momento tutte e tre le luci si spensero e il vaso si rovesció a terra. Per la paura corsi velocemente le scale sino a tornare in camera mia.
La stessa voce che mi chiese di scegliere pochi attimi prima, ora era irritata e urlava :"sappi che quella non era nel gioco"Un brivido mi salì lungo la schiena e la porta si chiuse violentemente...