Leggete prima di continuare con la lettura.
Nella fanfiction originale, come ho già detto, l'autrice scrive tantissime volte "disse". Solo che in italiano non c'è scorrevolezza e fa solo casini con le ripetizioni, quindi in molti dialoghi ho tolto tutte quelle parti con "disse" per evitare di rendere il testo pesante.
Buona lettura
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"Mr. Styles, le sue azioni stanno salendo." Disse Liam.
"La ringrazio Mr. Payne. Infatti è solo per merito del suo lavoro." Risposi, con un sorriso.
"Sono contento lei apprezza."
Liam e io discutemmo su alcune cose, infine si alzò e tornò al suo ufficio. Non appena uscì, Joanna entrò per informarmi di cosa avrei dovuto fare.
"Ha un incontro con Mr. Horan tra due minuti." Mi riferì.
"Okay."
"In più, qualcuno ha chiamato chiedendo di lei."
"Chi?" Chiesi.
"Dice di chiamarsi Violet Lane." Lesse il nome da un foglio.
Rimasi sorpreso dal fatto che mi avesse chiamato. Non mi aspettavo di risentirla.
"Che vuole?" Domandai.
"Voleva che le recapitassi questo messaggio, glielo cito: Come sta Mr. CEO? Volevo chiamarti e dirti che Tommy sta meglio. È tutt'oggi che corre e fa casini in giro. Pensavo volessi saperlo, visto che ieri volevi incontrarlo. Comunque volevo solo dirti che sta bene." Lesse Joanna.
Non riuscii a non sorridere. Quella Violet Lane era una persona singolare.
"Oggi cosa dice la mia agenda?"
"È libero dalle 5 del pomeriggio." Mi informò.
"Okay." Dissi "Andiamo a quell'incontro con Horan."
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"Harry, ci devi andare! Il cibo lì è buonissimo, il migliore nel quale abbia mai mangiato." Niall stava già blaterando.
"Lo farò. Ci andrò di sicuro." Promisi.
"Porta una ragazza con te!" Disse, ridacchiando.
"Non ne sono sicuro, lo sai che non porto mai le ragazze a cena fuori." Risposi, facendo un sorrisetto.
"Tu le porti a letto. Capisco." Rise rumorosamente.
"Come se tu non lo facessi." Lo accusai.
"Almeno io le compro la cena."
Niall e io eravamo compagni di lavoro. Mi aveva aiutato a costruire le fondamente di questo 'impero' fin dal liceo. Lui era uno dei miei migliori amici, il secondo. Non facevo molte amicizie, ma con lui la feci.
"Comunque Niall, devo andare." Dissi.
"Dove vai? Pensavo potessimo andare a bere una birra."
"Vedo all'ospedale per i bambini. Lo avevo promesso."
"Cosa?" Rise sorpreso, "Pensavo non sarebbe mai arrivato il giorno in cui tu vai agli eventi di beneficenza se non solo per l'immagine."
"È un posto carino. E non sono riuscito a visitare dei bambini, così devo ritornarci."
"Allora, chi è?" Chiese.
"Chi?"
"La ragazza su cui hai posato gli occhi, è sicuramente per quello che stai andando."
"Non c'è nessuna. C'è una ragazza che fa volontariato lì, ma non è attraente."
"Come vuoi tu." Rispose, facendo un sorrisetto.
Pensava che stessi mentendo, e forse lo stavo facendo. Non sapevo perché volessi rivedere Violet. Intendo, lei non era il genere di ragazza a cui andavo dietro. Non aveva tette o culo. Era carina, ma non sexy, che era quello che guardavo in una donna. Era strana ed imbarazzante. Era sicuramente una verginella, e a me interessavano le donne con più esperienza.
Togliendo i pensieri dalla mia testa, andai verso la mia Range Rover e guidai fino all'ospedale. Non informai nessuno del mio arrivo, perché ero Harry Styles e facevo ciò che volevo.
Dopo pochi minuti stavo camminando verso l'entrata. Quella volta non c'erano paparazzi e mi sentii a mio agio, visto che non dovevo fingere di essere gentile.
"Buongiorno." Dissi alla donna alla reception, "Stavo cercando Violet Lane."
"Oh, è con i bambini nella sala giochi." Mi sorrise educatamente.
"Grazie." Mi sentii strano dicendolo.
Non ringraziavo nessuno. Lo feci lì perché avevo rispetto verso chi si occupava degli altri.
Mi sorpresi dal fatto che ricordavo la strada verso la stanza. Era al centro dell'ospedale e c'erano molti giocattoli sparsi per terra. Alcuni bambini stavano giocando in silenzio, mentre altri disegnavano o leggevano seduti al tavolo.
E lì la vidi. Era seduta sul pavimento con un bambino in braccio. Gli stava leggendo un libro, e il bambino ogni tanto indicava le illustrazioni. Lei sorrise e gli diede un colpetto amichevole sulla testa senza capelli.
"Tu sei Mr. Styles." Disse la bambina di cui ricordavo il nome, Isabella.
"Già. E tu sei Isabella vero?" Annuì.
"Che ci fai qui?"
"Sono qui per vedere Tommy. Ho sentito che sta meglio."
"Sì." Disse, indicando il bambino seduto in braccio a Violet.
Realizzai di non aver visto il bambino, quindi doveva essere lui Tommy. Ringrazai Isabella e mi avvicinai a loro.
"Ciao." Dissi.
Violet alzò lo sguardo su di me e rimase sorpresa quando vidi che ero lì.
"Oh, ciao! Non pensavo venissi." Rispose.
"Beh, volevo incontrarlo." Mi sedetti accanto al bambino. "Ciao Tommy, sono Harry Styles."
"Come fai a sapere il mio nome?" Chiese stupito.
"Io so tutto." Scherzai, e Violet alzò gli occhi al cielo.
"Non è vero." Mormorò lei.
"Hey!" Risi, "Me lo ha detto Violet."
"Okay." Sorrise alla mia risposta.
"Cosa stavate facendo?"
"Stavamo leggendo Peter Pan. È il mio preferito!"
"Sai cosa? Anche il mio migliore amico ama Peter Pan" Dissi, ricordandomi di Louis.
"Wow!" Rise, "Qual è il tuo preferito?"
"Credo sia il Re Leone."
"Anche quello è il mio preferito."
"Ah sì?" Domandai, facendolo annuire. "Qual è il tuo preferito?"
"Il mio.." Violet era senza parole, "Il mio credo sia la Sirenetta."
"Ragazze." Borbottò Tommy, facendomi ridere.
ANGOLO VALENTINA
Tenevo a precisare che quando Violet da del Lei ad Harry, lo fa solo per scherzare. Non sono io che cambio la concordanza passando dal Tu al Lei.
COOOMUNQUE
Che ne pensate per ora della storia?
-Valentina.
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Mr. CEO - Italian Translation
FanfictionHarry Styles è un amministratore delegato facoltoso e severo della Styles Incorporation. La sua vita sembra perfetta vista dall'esterno: le donne, i soldi e il business in continua crescita. Ma sotto ci sono cose che gli occhi non riescono a vedere...