"È stato difficile."
"È stato quando tua madre...?" Chiesi.
"Oh no." Scosse la testa, "Mia madre morì quando avevo otto anni."
"Oh." Risposi semplicemente, non sapendo cosa avrei potuto dire.
"È stato difficile per molte cose." Disse, "Ho tre fratelli più grandi, ed era da quando avevo otto anni che eravamo solo loro, io e mio padre. Ero l'unica ragazza a casa ed è stato difficile crescere in quelle circostanze. Mi ha colpita la pubertà ed è stato un periodo piuttosto confuso se pensi al fatto che non avevo nessuna donna con la quale parlare."
"In più, mio padre e i miei fratelli non mi hanno mai permesso di stare con un ragazzo. Dovevano sempre trovare un modo per farlo scappare via. Quindi sì, la scuola mi faceva schifo. Sono persino andata al ballo con mio fratello Leo. È venuto dal college per portarmici. È stato così imbarazzante."
"Non sembra esattamente il perfetto ballo di fine anno." Risposi.
"Assolutamente no." Sospirò, "Comunque, quando pensavo di poter essere libera al college le cose sono un attimo scappate di mano. Ero troppo innocente per quell'ambiente. Avevo paura della gente attorno a me. C'erano feste, droga e sesso ovunque e io me ne stavo sempre in un angolino spaventata."
"Tutti abbiamo paura quando siamo in situazioni sconosciute."
"Eh lo so." Annuì, "Durante il secondo anno scoprii di essere l'obiettivo di tutti. Ero ancora vergine, e Zayn sentii parlare alle mie spalle nel campus, i ragazzi scommettevano su chi mi avrebbe sverginata."
"Wow, ma scherzi?" Chiesi dispiaciuto.
"Sarebbe bello dirti di sì." Disse, "Quindi mi avevano preso di mira. Era terribile. Dopo un po' mi ero stancata, così chiesi a Zayn se poteva dire in giro che avevamo scopato e lui accettò. Quindi tutto finì durante il mio ultimo anno."
"È terribile."
"Già, ma ora è finito. Ringrazierò Zayn per sempre."
"Non ci posso credere. Non avresti dovuto mentire, la gente avrebbe dovuto accettare le tue scelte."
"Esatto, però è andata così." Sospirò, "Parliamo di altro."
Mi guardò come se si aspettasse che dicessi qualcosa; "Cosa?"
"Dimmi qualcosa su di te. Sto blaterando da ore e ancora non so niente su di te."
"Cosa vuoi sapere?" Chiesi.
Non mi piaceva parlare della mia vita personale. Odiavo parlarne, e solo Louis e Niall sapevano perché erano le persone che conoscevo da più tempo.
"Non saprei. Dimmi tu della tua esperienza al college." Suggerì.
"È stato meraviglioso."
"I migliori anni della tua vita?" Chiese con un sorrisetto.
"Sicuramente." Sorrisi ampiamente, "Studiavo molto naturalmente, ma quella era la parte peggiore. Ho incontrato Niall alla scuola di business e abbiamo cominciato a pensare di creare un nostro business, e come puoi vedere così abbiamo fatto."
"Ma a parte quello, il college è stato pieno di eventi. Tante feste, mi ubriacavo quasi ogni weekend, ragazze...è stato divertente." Spiegai.
"Quindi eri il classico ragazzo da college?"
"Sì, lo ero. Dio, ho così tanti ricordi! Io e Niall ci siamo baciati qualche volta per degli obblighi, Dio mio." Mi coprii il viso con le mani, nel ridere.
"Haha, quindi ti piacciono i maschi?"
"No, amo fin troppo le mie donne." Ghignai.
"Quindi sei un donnaiolo?"
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Mr. CEO - Italian Translation
FanfictionHarry Styles è un amministratore delegato facoltoso e severo della Styles Incorporation. La sua vita sembra perfetta vista dall'esterno: le donne, i soldi e il business in continua crescita. Ma sotto ci sono cose che gli occhi non riescono a vedere...