Normale

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Mika

 Poggio le mani che tremano sui tasti del piano, inizio a suonare, un accordo, due e la musica mi trasporta, non penso più a quello che sto facendo: suono e canto fissando il pubblico sotto di me e immagino. Immagino le loro storie, i loro pensieri, le loro emozioni mentre mi sentono cantare e gli dedico le mie canzoni. La musica non ha senso se non c'è qualcuno a cui dedicarla.

Sulle note di Grace Kelly il pubblico si alza e inizia ad applaudire e sempre sulle stesse note mi addormento in aereo.
<Mika, sabato lo spettacolo è andato molto bene e Grace Kelly è prima in classifica in Inghilterra da 5 settimane, credo che ora sia il momento migliore per pubblicare il cd> mi dice il mio manager a londra appena entro nel mio studio
<Ma non è ancora pronto>
<Ti dò tre settimane per completarlo, non servono tanti brani, l'importante è che esca il prima possibile. Credi di farcela>
<Credo di si ma non so se tra tre sett->
<Perfetto allora > mi interrompe uscendo dalla stanza.
<Tutto bene?> Andy compare improvvisamente
<Si stavo solo pensando...>
<A quello che devi dire a tua madre stasera?>
Mi ero completamente dimenticato di avergli promesso di dire a mia madre che sono omossessuale
<In realtà pensavo al cd... deve uscire tra tre settimane e non so se sarà tutto pronto>
<Ah... be se vuoi puoi anche non dirlo oggi a tua madre...non so magari è meglio che ti concentri solo sul lavoro...> dice sospirando
<No, Andy, no. É una cosa che va fatta il prima possibile>
<Come vuoi> sembra molto più contento. È sicuro che dire la verità ai nostri genitori sia molto importante per avere un rapporto più solido, non so se è veramente così ma tanto prima o poi l'avrei dovuto dire.
<Mamma hai un attimo di tempo?Dovrei parlarti...>
<Certo, dimmi tutto>
<Ecco io volevo dirti che sono...>
<Dai Mika! Non mi arrabbio> Ah mamma ne dubito!
<Io sono fidanzato> dico tutto d'un fiato
<Ma che bello! Chi è?>
<Andreas...>
<Ah..non pensavo fosse un nome anche femminile, non la conosco vero>
<Si mamma, tu lo conosci> dico sottilineando il lo, spero ora abbia capito.
Mi guarda stranita e si siede continuando a fissarmi <Se è uno scherzo non è divertente> mormora
<Non è uno scherzo> ribatto duro
<Io...io credo che si possa...si possa fare ancora qualcosa>
<No mamma sono gay e non c'è niente da fare>
A quella parola si alza di scatto <Basterà un bravo psicologo e guarirai>
<Non serve un psicologo perchè non sono malato> un tono arrabbiato esce dalla mia bocca. Psicologo?
<Ascoltami Mika, sono tua madre e so più cose di te, tranquillo sono sicura ci sia ancora qualcosa da fare>
<Ma cosa non capisci? Non sono malato! E sono contento di essere gay! Io lo amo!> urlo
<Non alzare la voce con me> dice urlando a sua volta <Io volevo trovassi un buon lavoro ma non lo hai fatto, ti ho sempre appoggiato nonostante volessi qualcosa di diverso per te. Ho sempre saputo che eri diverso ma nel tuo futuro vedevo una donna e dei bambini... tu non puoi essere gay, non puoi>
<Mi hai sempre detto di seguire il mio cuore e io l' ho fatto, lo faccio ancora, mi hai detto che l'unica cosa importante è la felicità. Io ora sono felice>
<No Mika no...> sussurra poi alza la voce <Tu consulterai uno psicologo!>
<Mamma ho detto di no! Io sto bene! Senti sei tu quella che non capisce che sono nornale! So che mi vuoi bene ma non voglio continuare a vivere con una persona che non mi considera normale> esco dalla cucina e vado verso la porta di casa
<Dove stai andando?> chiede mia madre
Apro la porta e alzo lo sguardo verso le scale di casa, Zuleika è lì che mi guarda preoccupata
<In una casa in cui non vengo discriminato! Da Andy> sbatto la porta e inizio a correre.

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Ecco il capitolo come promesso! Scusatemi se ci sono errori ma l'ho scritto velocemente. A domani e grazie per le 1000 letture

Happy Ending /#MikAndy/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora