Happy Ending /#MikAndy/

Indispensabile

Leggete quello che ho scritto alla fine del capitolo, grazie!💕

 <Non vorrai litigare ancora per lo stesso motivo..>
<SI INVECE, CHE TI STA SUCCEDENDO?>
<NIENTE SEI TU CHE DEVI SMETTERE DI CONTROLLARMI>
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Mika

<Preferisci non chiarire?>
<No, non voglio lasciare niente non detto>
<Bene allora perché non mi hai detto della Grecia?>
<Mika, ti assicuro che lo avrei fatto prima o poi>
<Credo poi> sospiro
<Senti non mi sembra così grave>
<Come fa a non sembrarti grave? Sai che se inizia a mancare la fiducia il rapporto crolla>
Ho sempre diffidato di tutti e di tutto per cui quando mi fido ciecamente di qualcuno vuol dire che sono sicuro che non mi possa ferire; con Andy è stato diverso, mi sono subito aperto e forse ho sbagliato ma l'amore mi ha accecato.
<So che è importante e ho sbagliato, lo ammetto. Che altro dovrei fare? Tra l'altro non siamo sposati, non abbiamo figli quindi...> non conclude il discorso e guarda da un altra parte.
<Quindi?> chiedo preoccupato
<No, niente>
<Quindi Andy?>
Lo fulmino con lo sguardo, lui alza gli occhi al cielo ma decide comunque di parlare <Insomma se fossimo legati da qualcos'altro, oltre l'amore, la situazione in questo momento sarebbe più grave ma dato che non c'è altro non ci sono problemi>
Continuo a non capire <Non ci sono quali problemi?>
<Il problema di lasciarsi in fin dei conti non è così grave, l'unica cosa che ci lega è l'amore, se questo finisce non c'è molto da fare> dice velocemente in modo che non capisca ma purtroppo comprendo. Io non mai parlato di chiudere la relazione, volevo solo capisse che la nostra storia non può andare avanti con le bugie.
Lo guardo, non più arrabiato o deluso, solo triste con le lacrime agli occhi. "Il problema di lasciarsi in fin dei conti non è così grave", le sue parole mi rimbombano nella testa. Cosa intende? È il suo modo di dire che è finita?
Preoccupato dal mio silenzio improvviso e dal mio cambia d'umore, Andy mormora <Oh no Mika, non è come pensi>
Purtroppo però il mio cervello si è bloccato dopo quella frase, mi alzo, ringrazio per la cena e mi avvio verso l'ingresso. Ho troppa paura per chiedergli cosa succederà ora, non voglio guardare in faccia la realtà.
<Hei aspetta> Andy mi blocca per un braccio mentre esco da casa sua. Il mio cuore ricomincia a battere ma si blocca nuovamente alle sue parole <Domani vieni a lavoro?>
Mormoro un si impercettibile e scappo dalla sua presa, cercando di farmi vedere il meno possibile in queste condizioni. Sarei capace di tornare da lui, mettermi in ginocchio e cercare di non farmi lasciare ma anche se il cuore si è fermato, il cervello no e la parte razionale di me riesce sempre a convincermi.Così torno a casa e mi chiudo in camera, ignorando le domande di Fortuné.
La notte passa velocemente e il giorno seguente inizia male.
<Yasmine domani le bozze, te lo ricordi?> urlo a mia sorella dalle scale mentre lei fa colazione.
<Ma non ho niente di pronto> mi risponde tranquillamente
<Come niente? Il cd deve uscire il più presto possibile, il mio manager vuole le bozze domani e ora non posso dirgli che non hai fatto niente>
<Mi dispiace...>
<Non mi interessa se ti dispiace o no, domani voglio dei disegni. Non puoi perdere l'opportunità di crearmi il cd, io conto su di te>
<Ti chiedo solo un po' più di tempo> borbotta
<O domani o niente, questa volta non possiamo scherzare, Yasmine è un vero lavoro, capito?>
<Si> sospira
<Ti prego non deludermi anche tu> mormoro uscendo da casa. Sorrido involontariamente, sto lasciando dietro una porta i miei problemi, una sensazione di leggerezza mi attraversa finchè non mi ricordo del mio problema più grande che sta camminando davanti a me per andare a lavoro.
Il mio problema più grande è anche il motivo della mia felicità, aumento il passo e lo raggiungo.
<Ciao> dico sorridendo
<Pensavo fossi arrabiato> risponde confuso. Molto probabilmente lo dovrei perdonare perchè non intendeva dire ciò che ho capito, ma io non lo farei mai.
<Lo sono, volevo solo sapere come mai hai fatto questa strada> rispondo cambiando espressione.