Non si è mai pronti

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Mika

<Ci sarà stato uno sbaglio nella prenotazione,mamma> risponde Yasmine al mio posto

<Ah, allora non c'è alcun problema se la signorina Yasmine Penniman condivide la camera con il sign. Dermanis, vero?> Andy imbarazzato non sa cosa rispondere, così mando uno sguardo eloquente a mia sorella, lei annuisce e dice <Si nessun problema>

Nessun problema? Cosa ha capito? Perchè ha risposto di si? Sa che io e lui stiamo insieme.

<Perfetto allora il sign Penniman dormirà da solo> continua mia madre senza aver chiesto la mia opinione. Mentre ci avviamo verso le camere parlo con Andreas <Non so perchè Yasmine abbia detto di sì, lei sa di noi...mi dispiace Andy>

Lui sospira  <Perchè non hai detto niente? Non hai nemmeno provato a convincere tua madre a farci stare in stanza insieme>

<Andy...sai che non posso dirle che sono gay e insistere nel dormire con te l'avrebbe fatta insospettire...>

<Quindi hai preferito non dirle niente e scaricare le conseguenze su di me, perchè mi sbaglio oppure tu dormi da  solo?> mi chiede retoricamente, allontanandosi arrabbiato.

Mentre apro la porta sospiro: oltre l'agitazione prima del concerto anche il litigio con Andy, spero che avremo tempo per fare pace perchè ho bisogno del suo supporto per l'esibizione di domani. A cena non mi rivolge la parola e quando il mio chitarrista propone di uscire lui risponde subito di no guardandomi così io propongo di uscire domani per festeggiare il,si spera, buon esito dello spettacolo.

Sono in camera con la televisione accesa (anche se non la sto guardando) quando bussano allo porta, la spalanco sperando che ci sia il mio ragazzo dietro ma vedo solo lo sguardo tranquillo di Yasmine.

<Cosa vuoi?> le chiedo scontroso

<Secondo te?> risponde entrando in camera

<Sono già arrabbiato per prima quindi rispondi e basta>

<Vai> mormora passandomi il mio pigiama

<Non riesco a capire...>

<Cavolo Mika, non capisci che ho detto che avrei dormito con Andreas solo per non far insospettire mamma, credo sia meglio che le dica tu di essere omossessuale che lo scopra da sola. Ora vai da lui>

<Grazie!Grazie mille Yas!>

L'abbraccio velocemente e busso alla porta di Andy

<Che fai? > mi chiede quando mi butto sul suo letto

<Dormo qui>

<Scherzi?>

<No, mia sorella ha detto che avrebbe dormito con te solo per non far insospettire mamma>

<Quindi ora tua madre crede che io e Yasmine stiamo insieme> dice scocciato

<Perché guardi sempre l'aspetto negativo delle cose? Ti ho detto che dormiremo insieme e sembra non fregartene niente> sussurro tristemente

Si avvicina <Non è che non me ne frega niente, solo che credo che se dicessimo ai nostri genitori la verità sarebbe tutto più facile>

<Va bene>

<Come?>

<Va bene se questo ti rende più tranquillo quando torneremo a Londra glielo dirò> farò di tutto per non perderlo. Andy sorpreso mi abbraccia e mi da un lungo bacio.

Quella notte la passiamo  abbracciati, in silenzio a pensare a quello che diremo ai nostri genitori, a come potrebbero reagire e a come la vita sia stata ingiusta con le persone come noi,non perché siamo omossessuali ma perché non siamo accettati.

Un qualcosa sulle mie labbra interrompe i miei sogni tranquilli, apro un occhio e un Andy sveglissimo mi sta baciando.

<Ho sonno> mormoro

<Non ti è piaciuto questo risveglio?> mi chiede con finto tono offeso

<Per niente>

<Bene allora sarà la prima e l'ultima volta che lo proverai, perché non dormirò più con te>

Mentre lo inizio a baciare, bussano alla porta <Chi è ora?> dico infastidito

Andy si mette a ridere e io vado ad aprire la porta

<Ma cosa fai Mika?> una Yasmine arrabbiata di prima mattina è dietro la porta <E se veniva mamma a bussare? Non hai nemmeno chiesto chi è!>

<Oh è vero...cosa ci fai qui?>

<Sono le 8 e mi dovrei vestire> Mi sveglio improvvisamente, le 8? io alle 8:30 devo essere alle prove. Devo avere una faccia tra lo stupito e preoccupato perché mia sorella mi chiede <Ti sei accorto di essere in ritardo come al solito?>

La guardo male e corro a vestirmi. E'  vero sono sempre in ritardo ma  non lo faccio apposta. Le prove passano velocemente e l'ora del concerto è sempre più vicina. Da dietro le quinte osservo il pubblico sedersi sui tavoli del locale proprio sotto il palco, sotto al piano, sotto di me. Sono così vicini che mi sembrano dei mostri pronti a cogliere il minimo errore a gustarsi la mia paura, a separarmi da loro il mio "salvatore" e la sua "spada", Andy che sorride mentre cerca l'angolazione migliore per sistemare la telecamera

<Pronto?> improvvisamente, lui è dietro di me

<Non si è mai pronti Andy, non l'ho mai fatto prima d'ora>

<Se fai solo cose che già sai fare, rimarrai sempre ciò che sei ora>

<Dimmi solo che mi starai accanto>

<Per sempre, ora vai>

<Vorrei un tuo bacio ora>

<Quando finirai lo spettacolo un mio bacio sarà il tuo premio quindi conviene che ti muovi>

Sorrido e vado incontro a quella che poi diventerà quotidianità.

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Ciao!Se entro domani sera la mia storia arriva a 1000 letture pubblico il continuo. Elena:)



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