capitolo 12

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"Grazie." Mi stacco dall'abbraccio e andiamo verso la scuola. Non parliamo di niente, camminiamo solo. A metà strada sento la sua mano avvicinarsi alla mia per poi stringerla dolcemente, arrossisco all'istante e mi giro a fissarlo, come per chiedere una spiegazione.
"Ti fastidio?" Scuoto la testa e quasi rido, a chiunque darebbe fastidio tenere per mano la persone che gli piace, giusto?
"Perché hai chiamato Zayn, ieri?"
"Liam te l'ho già detto. Eri con la tua ragazza e non volevo disturbarti. " Rispondo, la sua mano nella mia mi dà i brividi anche perché non l'ha mai fatto e sto iniziando davvero a sentirmi a disagio.
"Sì ma, sono io il tuo migliore amico. Non lui." Dice tristemente.
"Sì, lo so benissimo ma qual è il problema?" Non è che è geloso? No, impossibile, mi rispondo da sola e aspetto una sua risposta.
"Non lo so, mi da solo un po' di fastidio, ma non importa." Lascia la mia mano e mi sento in colpa per come gli ho risposto ma non dico niente.
"Ti piace?" Mi chiede all'improvviso, mi blocco nei miei passi, lui si gira verso di me e punta i suoi occhi nei miei.
Stupido, mi piaci tu.
"Liam no, siamo solo amici." Vedo la dolcezza nei suoi mischiarsi al cioccolato delle sue iridi.
"Andiamo in classe." Annuisco distrattamente. Perché è così strano? Perché deve piacermi il mio migliore amico?
È così triste.
Devo dimenticare Liam Payne.
"Ciao bellissima. Vado in classe ci vediamo dopo. Okay?" Mi bacia la guancia sorridendo amorevolmente in mia direzione e mentre io mi fermo a fissarlo solo una cosa mi passa per la mente. Non riuscirò mai a dimenticarlo.
Entro nella mia classe e aspetto il professore disegnando sul banco una piccola 'L'. Il professore entra,  ha i capelli leggermente arricciati, più del solito. Questo mi fa ricordare Harry, è così enigmatico, misterioso, estroverso. La sua risata agghiacciante,  i suoi occhi splendenti, la corporatura possente, non ha niente di dolce se non per quelle piccole fossette che rendono il suo viso, intimidatorio, più dolce quando dischude le labbra per ridere.
"Buongiorno,  ragazzi." Dice il professore sedendosi alla cattedra.
Il mio pensiero ricade di nuovo su Liam e dei ricordi passano velocemente davanti ai miei occhi.
"Non scherzare Liam, ho paura per l'esame." Mi imbroncio.
"May, rilassati andrai alla grande io l'ho già fatto non è niente di particolare." Mi rassicura.
"Per te! Sono agitatissima Liam.  Aiutami." Sento gli occhi bruciarmi ma cerco di non farmi vedere abbracciando Liam.
"Ehi Maya stai tranquilla." Mi stringe a sé e riesco, per un momento,  a non pensare all'esame di terza ma solo al suo abbraccio.
Quando il professore di matematica chiama il mio nome Liam si stacca e mi sorride.
"Andrà tutto bene, pensa tra mezz'ora hai tutta l'estate davanti, senza compiti." Annuisco e le sue labbra baciano delicatamente la mia fronte per poi staccarsi qualche secondo dopo.

È stato cinque anni fa. Sorrido a quel ricordo anche se una morsa al cuore lo fa sparire subito.
Sento il telefono vibrare così l'ho prendo cercando di non farmi vedere dal professere.
*Dopo scuola vieni in un posto con me. H*
Mi affetto a rispondere.
*No.*
*Se non vieni di tua  spontanea volontà faccio io e fidati non sarò così carino.*
Guardo il messaggio sentendo il cuore battere più veloce nel petto
Ah perché lui può anche essere carino?
*Non verrò mai in posto con te.*

***

Le ore passano lentamente, ogni ora ho preso appunti per tutto il tempo, questo almeno mi ha fatto distrarre dai pensieri con il riccio e con il mio migliore amico.
Appena esco dalla classe vedo Liam avvicinarmi.
"Ciao, bella!" Dice sorridendo.
"Ciao Liam!"
"Qualcosa non va?" Si affretta a chiedere, scuotono la testa in senso di dissenso e prendo il cellulare per vedere se qualcuno mi ha mandato un messaggio.
*Come vuoi,  tanto ci rimetti tu o forse il tuo amico. Chi lo sa...*
Leggendo il messaggio sento il battito accelerare,  non può davvero mettere in mezzo Liam? Dannazione.
"Ascolta ti va di fare un giro?" Chiede Liam voltandosi a guardarmi, è così carino.
Sorrido ma quel sorriso si spegne subito quando mi ricordo che devo andare con il riccio.
"Io-, scusa ma non posso." Abbasso la testa, ma la rialzo poco dopo.
"Oh okay." Capisco che è dispiaciuto dal tono di voce.
"Dove devi andare?"
"Devo, devo uscire con un mio amico.." Guardo il mio telefono che si illumina, il numero è di Harry. Ormai lo so a memoria.
Deglutisco e rispondo velocemente.
"Si può sapere cosa aspetti?" Sbraita dall'altro capo del telefono.
"Eh, si sto arrivando. Un attimo." Mi sforzo dal non balbettare troppo e Liam, notando la mia tensione, piega leggermente la testa di lato.
Metto subito giù e Liam si affretta a fare domande.
"Ho sentito che urlava, chi è questo ragazzo?" Sbaglio o è geloso?
"Solo un mio amico, adesso devo andare. Ciao Li, ci sentiamo."  Annuisce distrattamente, mi aspetto un saluto con un bacio sulla guancia o con un abbraccio ma non fa niente di tutto questo. Si limita ad un semplice 'ciao'. Così mi limito  ad andare avanti cercando Harry con lo sguardo.
Mi giro e Liam già non c'è più. Sussulto quando due mani si poggiano sui miei fianchi

revenge // Harry stylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora