Passato #2

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In prima superiore arrivò anche la mia prima fidanzata seria. Si chiamava Elisa e ci sono stato davvero bene insieme. Misi un po' la testa a posto con lei. Le nutrici dell'orfanotrofio erano molto contente.

Avevo fatto colpo su di lei proprio grazie a Pietro che si era intrufolato in classe quel giorno.

Il giorno dopo mi aveva messo una mano sulla schiena e saltai in aria dal dolore. Le spiegai perché: "Quelle dell'orfanotrofio sono molto severe e Pietro avrebbe preso le cinghie della cintura, quindi le ho prese io al posto io."

Lei: "Pietro è il bambino di ieri, giusto?"

Io: "Sì. È uno dei miei fratellini acquisiti..." dissi sorridendo

Lei: "Che cosa tenera..." così cominciammo a legare prima in amicizia, poi le chiesi di uscire e dovetti farlo con tutte le sue amiche intorno perché Elisa non ha segreti con le sue amiche. Fortunatamente mi rispose con un sì volentieri ed un sorriso.

Ci mettemmo insieme dopo due mesi che ci frequentavamo. Mi fece conoscere alla fine dell'anno i suoi e un po' tutta la sua famiglia. Fu abbastanza imbarazzante perché dovetti ripetere mille volte insieme ad Elisa che ero orfano e vivevo da sempre in un orfanotrofio e loro aveva sempre la stessa reazione: "Oh mio Dio, mi dispiace moltissimo!"

Ai genitori piacevo, spesso chiedevano dei permessi speciali alla direttrice dell'orfanotrofio per farmi uscire la sera e venirmi a prendere da loro, i genitori della mia ragazza.

Il padre: "Allora che fai come hobby?"

Io: "Come hobby faccio lo sketer, ma non sono uno di quelli che è fissato..."

La madre: "L'importante è che non cominci a frequentare brutte persone, prendere droghe e cose del genere"

Io: "Infatti. Ma stia tranquilla, solo l'odore dell'erba mi nausea."

La madre: "Ti è già capitato di sentirla?"

Io: "Al parco ci sono quelli che si fumano l'erba e l'odore arriva anche allo skatepark purtroppo..." mi salvai in cornea.

Il padre: "Fidati, non è niente di che"

Io: "Mi fido"

Io ed Elisa rimanemmo insieme per tre anni consecutivi, poi non funzionava più. Lei me lo fece notare. Ci lasciammo e rimanemmo in rapporti abbastanza buoni.

Ci ero rimasto male. Tornare single fu un po' uno shock. Mi ripresi dopo qualche mese, quando io ed Elisa decidemmo di rimetterci sul mercato delle relazioni, io ed Elisa avevamo perso la verginità insieme in terza superiore. È stata la prima volta ed è stato bellissimo.

Io e Roberto uscivamo nella stessa compagnia. Mi aiutò a riprendermi convincendomi che i sentimenti non erano nulla di che e che le ragazze vanno e vengono. Ci divertivamo a rimorchiare le ragazze in discoteca o in palestra, le poche volte che andavamo per andare a prendere un nostro amico, Edoardo. Anche Roberto perse la verginità.

Facevo qualche lavoretto ed ero riuscito a comprarmi uno skateboard più bello, avevo fottuto le Vans ad un tizio che mi stava sul cazzo al parco che in quel periodo si faceva Elisa.

Comprai delle Vans tarocche blu e con i soldi che avevo da parte da tempo mi comprai una chitarra e con YouTube imparai prima ad accordarla, poi a suonarla. Passavo i pomeriggio suonando, le sere da lunedì a venerdì studiando.

Ero contento di quello che stavo diventando. Cominciai a suonare per strada e qualche soldo tiravo su. La mia nuova ragazza, Martina, mi fece scorprire il canto e cominciai quindi a catare con lei suonando la chitarra per strada. Tiravamo su molto di più. Ovvio.

Martina mi lasciò dopo 5 mesi. Uscii distrutto nonostante cercassi di convincermi che le ragazze andassero e venissero...

Il sogno di ChristianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora