Inizi di settembre, sto andando da Sara che mi deve parlare. Ho ancora l'abbronzatura del mare e poi sto spesso fuori sul balcone a prendere il sole. Sono arrivato a 150.000 iscritti, sto guadagnando un po' di soldi con i video, ma mi interessa più che altro divertirmi facendone.
Ultimamente ricevo commenti sotto i video tipo: "Perché non vai ad X-Factor quest'anno?"
Ed io rispondo sempre: "Potrebbe essere una buona idea, grazie mille <3"
Sono arrivato da Sara, citofono e lei scende. Si ferma sulla porta: "Tra noi è finita, Chris"
Io: "Cosa? Perché?"
Lei: "Sono troppo gelosa e tu sei troppo popolare tra le ragazze, non posso farcela. Inoltre ho incontrato uno skater e..."
Io: "Allora dimmi direttamente che non ti piaccio più perché ti sei innamorata di un altro!" urlo
Lei: "Sono troppo gelosa, Chris!" urla lei. Mi bacia e corre su per le scale senza dirmi un'altra parola. Me ne vado incazzato nero, vado da mia madre a lavoro e cerco di svagarmi.
"Che hai?" nota mia mamma
Io: "Niente, mamma..."
Lei: "Su, che è successo?"
Io: "Sara mi ha lasciato"
Lei: "Come mai?"
Io: "Dice di essere troppo gelosa e si è innamorata anche di un altro ragazzo..."
Lei: "Non sa che si perde, lasciala con quello lì..."
Io: "Vado a sistemare le luci"
Lei: "Non farti male per favore"
Io: "Tranquilla, Ma' " torno indietro "Cosa mi diresti se ti dicessi che volessi partecipare ad X-Factor?"
Lei sorride: "Che devi assolutamente chiedermelo perché ti porterò ovunque" sorrido: "Grazie mamma"
Vado a sistemare le luci e poi vado a casa a cercare qualche bel pezzo da imparare e da mandare ad X-Factor. Trovo uno dei miei pezzo preferiti di John Mayer: Free Fallin'.
Comincio ad impararmi il testo con la chitarra in mano nel mio studio. Rimango in studio fino all'ora di cena. La sera decido di rilassarmi e rispondere a più commenti possibili sotto i miei ultimi tre video su YouTube, sulla chat di Facebook, su Twitter... Vado a dormire alle 2 stanchissimo.
Mi sveglio con Matteo, il mio migliore amico che mi salta sulla pancia e poi mi tira giù dal letto urlando: "Dai, andiamo al mare! Forza andiamo al mare!" mi alzo da terra, mi metto il primo costume che trovo, una canotta, il mio cappello gli occhiali da sole, il cellulare, il mio zaino con un asciugamano dentro e le chiavi della moto. Partiamo ed arriviamo al mare dopo due ore a causa del traffico. Parcheggiamo e poi corriamo in spiaggia.
Un nostro amico arriva con la chitarra in mano. Ci spogliamo e ci buttiamo in acqua subito. Ci schizziamo, ci affoghiamo per gioco, giochiamo a calcio sul bagnasciuga con la palla da pallavolo che ha portato Matteo. Poi ci stendiamo al sole stanchi morti ed aspettiamo di asciugarci per andare a farci un giro lungo la spiaggia.
Io: "Tua sorella sarà felice che le stiamo distruggendo la palla" scherzo io con Matteo.
Lui: "Mi ha detto che se la distruggi tu va bene" continua a scherzare. Io rido, ma lui torna serio: "Lei ti adora, ti segue un sacco ed ha fatto iscrivere quasi tutta la sua classe"
Io: "Wow... La ringrazierò nel prossimo video"
Lui: "Sarebbe fantastico per lei. Posso invitarti a casa?"
Io: "Certo che sì"
Lui: "Fantastico!"
Io: "Quanti anni ha tua sorella?"
Lui: "14 anni"
Io: "Pensavo un po' più grande"
Lui: "No, no. Ce famo na passeggiata?" ci alziamo e facciamo una passeggiata con i piedi a mollo nell'acqua salata del mare.
Torniamo a casa alle 19. Arrivo a casa alle 21.30. mi faccio una bella doccia e mi mette i pantaloncini da calcio e rimango a torso nudo. Mangio la mia pizza che mia madre mi ha lasciato nel forno. È bella calda. Intanto rispondo ad alcuni messaggi che mi hanno inviato dei seguaci. Metto un post su Facebook e Twitter con scritto: "Heilà regà! Che combinate stasera? Io sono in centro a Roma, se volete venire a stalkerarmi mi fate un gran piacere <3".
La sera si crea una folla di miei seguaci intorno a me ed andiamo insieme nei vari locali a bere e ci divertiamo un sacco.
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Il sogno di Christian
Short StoryChristian è un ragazzo fortunato nella sua sfortuna. Non ha mai avuto dei genitori fino a quando venne adottato dalla famiglia Colonna, quando era ormai adolescente.