Nuova Vita

9 0 0
                                    

Io e Roberto tornammo a fare video su YouTube di qualsiasi genere. Ci mettevamo sul tetto con la macchina fotografica che ci avevano regalato per Natale.

Un giorno arrivarono più coppie del solito per vedere noi ed una portò via Pietro. Pietro si dimenava, non voleva andarsene perché aveva paura. Io lo presi in braccio un momento: "Pietro, questa è una grandissima fortuna, sai? Guardali, ti amano già. Io non ho avuto la tua stessa fortuna... Hai il mio numero e penso che loro ti porteranno a trovarci, va bene?"

Pietro si asciugò le lacrime: "Va bene..."

Io: "Bravo... Adesso vai nella tua nuova casa, vedrai che ti vizieranno e sarai più felice... Mi raccomando fai il bravo. Okay?"

Pietro: "Sì, okay..."

Io: "Bravo Pietro..." gli diedi un bacio sulla fronte e lo spinsi leggermente tra le braccia di quei due adulti. Quei due mi sorrisero ed io feci un cenno con la testa di consenso.

Avevo quasi 17 anni quando fui adottato da una famiglia di Roma Centro. Roberto rimase in orfanotrofio, non volle nessun genitore se non i suoi. Lui li aveva conosciuti, io no.

Il mio trasloco fu costernato da pianti di nutrici che ormai si erano affezionate a me, dei miei compagni di stanza tranne Roberto. Mi odiava perché lo abbandonavo lì da solo.

I miei primi genitori si chiamavano Andrea ed Eleonora, avevano rispettivamente 52 e 46 anni. Sembravano molto più giovani. Sono sempre stati molto comprensivi, ma facevano rispettare le loro regole. Io le rispettavo.

Si erano informati su di me prima di venirmi a prendere: sapevano che andavo sullo skateboard, sapevano che suonavo la chitarra, sapevano che ero bravo a cantare, sapevano anche che avevo un debole per la Vans e che ero e sono un tipo di persona che si da da fare per ottenere ciò che vuole.

Hanno un loft fantastico, sono ricchi: fantastico vero? Mi ci volle un po' per abituarmici...

Al piano di sopra c'era camera mia. Una camera tutta per me: una bella scrivania gigante, un letto ad una piazza e mezza, un armadio gigante vuoto, una libreria, la playstation 4. Mio Dio, ero davvero al settimo cielo.

Ma avevo appena iniziato a gioire. Eleonora sorrise: "Ti piace?"

Io: "E' bellissima... Grazie..."

Lei: "Domani andiamo a fare un po' di shopping, va bene?"

Io: "Non ce n'è bisogno, tranquilla..."

Lei: "No no, voglio comprarti qualcosa. Dobbiamo riempire questo armadio no?"

Io: "Va bene... Grazie, Eleonora"

Andrea: "Tu sei uno skater giusto?"

Io: "Sì, più o meno. Perché?"

Lui: "Anche io lo ero, ho ancora degli skate, li vuoi?"

Io: "Sarebbe fantastico!"

Lui: "Allora apri l'ultima anta dell'armadio" io eseguì e trovai ben quattro skateboard con delle scarpe ammucchiate "Quelle sono delle mie vecchie scarpe con cui andavo sullo skateboard... Se vuoi puoi usarle se ti vanno"

Io: "Grazie!" dissi abbracciandolo "Grazie mille, è tutto meraviglioso. Non ci credo ancora..."

Lei: "Credici, Christian"

Io: "Vi prego chiamatemi Chris"

Lei: "Va bene, Chris" disse sorridendo"

Lui: "Chris, vieni. Abbiamo un'altra sorpresa per te..."

Io chiesi incredulo: "Un'altra??"

Lui: "Sì, e scommetto ti piacerà moltissimo. Sappiamo che fai video su YouTube, che canti, che suoni, che fai parodie eccetera. Io ed Eleonora le abbiamo viste tutte e ci piacciono molto. Hai anche dei seguaci ho visto"

Io: "Sì, esatto... Mi fa piacere che vi piacciano" dissi sorridendo cercando di immaginare che cosa fosse questa sorpresa: una macchina fotografica nuova? Un computer? Un microfono? Una chitarra?

Seguivo Andrea sul piano superiore: "Questo era un vecchio sgabuzzino, era troppo enorme per lasciarlo sgabuzzino, perciò abbiamo fatto un piccolo studio per te..."

Aprì la porta: una scrivania con computer, amplificatori, mixer, tastiera, una chitarra acustica ed una elettrica, un microfono professionale, un microfono. Ero emozionatissimo e sbalordito.

 Ero emozionatissimo e sbalordito

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Il sogno di ChristianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora