Prologue

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I fulmini scattavano dalla terra al cielo dominando le nuvole sotto il potere di qualcuno che nessuno poteva mai credere che esistesse veramente.. Fulmini di un violaceo colore illuminavano la, non tanto, tranquilla cittadina di Holmes Chapel.. Ormai le tempeste di fulmini erano un fenomeno molto conosciuto in quella strana cittadina deserta quanto abitata allo stesso tempo.. Una cittadina così tranquilla da scatenare l'ira delle persone più potenti al mondo semplicemente tenendo fra le sue braccia qualcosa d'importante senza saperlo..

Due grandi occhi verde smeraldo brillanti come non mai si guardavano attorno scrutando le persone che pian piano uscivano dal piccolo college di Holmes Chapel, ragazze che correvano cercando di ripararsi dalla pioggia, nerd che si fermavano per fotografare i fulmini così belli che, se non fosse stato per quegli occhi verdi, sarebbero stati molto pericolosi, ragazzi che ridacchiavano fra di loro per le ragazze che urlavano spaventandosi dei tuoni avendo loro stessi la pelle d'oca seguiti da altri..

Mentre osservava attentamente ogni persona che usciva da quel dannato edificio, il ragazzo dagli occhi verdi sentì una presenza dietro e subito si girò notando in lontananza un ragazzo sopra una moto che probabilmente attendeva la sua stessa persona.

Notò che addosso aveva una cintura di pelle dove vi conservava un pugnale e subito riconobbe l'appartenenza. Deglutì correndo verso di lui, non era la prima volta e come sempre si chiese se stesse facendo la cosa giusta. Caricò contro quel ragazzo buttandolo giù dalla moto avvolgendolo in un lampo di luce ed in un secondo si ritrovarono in un vicolo cieco. Il ragazzo si dimenò allontanandosi dal ragazzo dagli occhi verdi

"Cosa volevi fare?" Chiese il ragazzo dagli occhi verdi avvicinandosi lentamente al ragazzo che appena lo riconobbe sorrise sghembo riconoscendo il suo alleato

"E' l'unico modo per meritarmi un posto nell'Olimpo" Disse il ragazzo togliendosi il giaccone mostrando l'armatura con i simboli decorati in oro per l'acciaio di tutta quest'ultima

"Hai detto a qualcuno di questo, figlio di Ares?" Chiese il ragazzo guardandolo negli occhi ed il ragazzo alzò il mento sorridendo

"Per farmi togliere la possibilità di avere l'onore di uccidere colui che porta tanto tormento a tuo padre Zeus?" Chiese ironico maneggiando il pugnale con destrezza facendo mordere il labbro al ragazzo dagli occhi verdi che strinse le mani facendo scatenare più fulmini per tutta la cittadina

"Ci penso io" Disse occhi verdi guardando quel ragazzo in modo serio

Ma tutti nell'Olimpo conoscevano chi, il ragazzo dagli occhi verdi, fosse veramente. Figlio del Dio più più importante, potente quanto umile e dolce... Molti non lo credevano affatto il figlio di Zeus, troppo diverso dal padre, ma questa era la verità. Di conseguenza il figlio di Ares sorrise non facendosi scalfire l'orgoglio dal ragazzo

"Tu hai già il posto lì sull'Olimpo, figlio di Zeus, sei un Dio.. Lascia fare ad un semplice semidio così che possa diventare tuo compagno anche lì" Disse prendendo il pugnale iniziando a camminare ma occhi verdi scosse la testa

"Non posso" Sussurrò dispiaciuto realmente per le azioni che da lì a poco avrebbe compiuto

Il figlio di Ares si fermò stupito, si girò per poi ritrovarsi la forza del Dio spingerlo contro la parete. Provò a dimenarsi provando a colpire il viso angelico del Dio più desiderato dell'Olimpo per poi ritrovarsi il suo stesso pugnale conficcato nel petto seguito da diverse scariche provocate dai fulmini del ragazzo che aveva davanti...

Gli occhi gialli si spensero diventando presto cenere come tutto il resto del corpo volando per l'aria gelida. Il ragazzo dagli occhi verdi abbassò la nuca cercando di non piangere per la sua stessa azione ed in un lampo di luce si ritrovò di nuovo davanti al college notando come le persone gli passassero attraverso senza accorgersi di nulla..

D'un tratto gli occhi del Dio si illuminarono notando due ragazzi uscire dall'edificio ridacchiando fra di loro. Uno di questi, aveva gli occhi azzurri più belli che avesse mai visto.. Erano speciali quanto misteriosi sia per le persone che per il proprietario stesso. Il ragazzo si sistemò i capelli abbastanza folti sbuffando al suo amico dai capelli neri che ridacchiò per poi guardare in cagnesco qualsiasi persona si avvicinasse troppo a loro.

"Non ce la faccio più con queste tempeste" Borbottò il ragazzo dagli occhi blu camminando per il cortile notando come la pioggia stesse battendo pesantemente sulle loro teste

"Solo le tempeste? Io non ce la faccio più con quel coglione di Steve che ci prova spudoratamente con te" Disse il ragazzo quasi ringhiando ed il ragazzo dagli occhi azzurri ruotò gli occhi per poi sbuffare

"Non me ne frega niente Zayn.. Smettila di fare il fratello maggiore" Disse per poi alzare gli occhi al cielo imprecando contro quest'ultimo "Ma che cazzo" Sbottò portandosi un libro sopra la testa facendo ridacchiare il suo amico Zayn che tranquillamente si prendeva la pioggia

Il ragazzo dagli occhi verdi fece un leggiadro movimento con le mani ed in poco tempo le nuvole si separarono facendo uscire pian piano i raggi del sole facendo stranizzare i due che si guardarono attorno spaesati ma non si fecero tante domande. Il Dio ridacchiò per le loro facce quando d'un tratto, per un momento, gli sembrò che il ragazzo dagli occhi azzurri lo stesse guardando negli occhi fino a quando non lo trapassò insieme al suo amico Zayn bloccandosi un momento

"Che ti prende" Gli chiese Zayn, Il Dio si girò nello stesso momento in cui il ragazzo dagli occhi azzurri si girò toccandosi il torace sentendo una strana sensazione

"Non.. Non è niente" Disse continuando a guardare dalla parte del Dio che lo scrutava vedendolo perfettamente al contrario suo

"Andiamo Louis, non fare il solito sensitivo barbone" Disse Zayn tirandolo ed il ragazzo annuì poco convinto girandosi camminandosene via cercando di tenere a bada i brividi

"Finalmente so il tuo nome.." Disse il Dio sorridendo leggermente per poi abbassare lo sguardo chiudendo gli occhi

"Louis" Sussurrò con un sorriso notando quanto fosse bello il suo nome... Il suo sussurro vagò per la cittadina come una melodia per la natura risvegliandone il tutto.. Sebbene prima i boccioli fossero chiusi a causa del freddo che il Dio stesso aveva causato in pochi minuti, quest'ultimi si aprirono al calore della calda brezza che soltanto quel nome aveva provocato..

"Come può una creatura così bella, meritare di morire così?" Si chiese il Dio corrugando le sopracciglia dispiaciuto

"Cosa sei disposto a sacrificare per salvare colui che ti dovrà distruggere?"

- COSO AUTRICE -

OKAY, E' UN PROLOGO SCRITTO A CAVOLO, SARA' PERCHE' HO ANCHE UN PO' DI FEBBRE MA OKAY

PREMETTO CHE IN STA STORIA VOGLIO DAVVERO IMPEGNARMI A SCRIVERE BENE, AIUT NON RIDETE DI ME, DICO VERO..

E SPERO ANCHE DI FARLA SERIA....

NON. RIDETE.

QUINDI BOH...

SPERO CHE IL PROLOGO VI ABBIA INTERESSATO UN POCHINO AIUT

CI VEDIAMO RAGY

ZAU *agita la manina*

Stormwings {Larry Stylinson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora