Il mio nome è Lana ed ha origine inglese. Mia madre dice che significa 'donna graziosa e armoniosa'.
Sono una ragazza fortunata, a cui non è mai mancato nulla. Qualcuno potrebbe addirittura chiamarmi 'figlia di papà' ma non do molto peso alle critiche e ai preconcetti.
Non ho fratelli ne sorelle ma due splendidi genitori che si prendono cura di me da quando sono nata.
Ho compiuto ven'anni anni da poco e sono solo pochi mesi che frequento la facoltà di legge a Caracas.
Sono una persona abbastanza ambiziosa e mi piace avere il totale controllo della mia vita.
Ma a chi non piace?
Il mio ragazzo si chiama Oliver, Oliver De La Cruz.
Stiamo insieme da molto tempo ormai e ha deciso di chiedere la mia mano a mio padre.
Oggi è un giorno molto speciale per me.
Mia madre per stasera ha organizzato una festa in mio onore e in questo momento io, Oliver e i miei amici ci stiamo rilassando sulla barca di mio padre."Ciao ragazze" saluto le mie amiche.
"Ciao Lana" mi salutano in coro.
"Vi state divertendo?" chiedo, mentre mi aggiusto il costume da bagno sui fianchi.
"Si, grazie. È tutto magnifico, un vero sogno" sorridono, poi si fanno ombra con le mani.
Mi dirigo verso Oliver che è impegnato a guidare la Estela, la barca di famiglia.
Il mio ragazzo può sembrare il tipico palestrato senza cervello ma non è affatto così, almeno io non la penso in questo modo.
È brillante, intelligente, arguto e soprattutto molto bello.
I suoi capelli sono biondi e ha occhi verdi stupendi.
Sin da bambina ho sempre creduto nella favola del vero amore. Sono innamorata a tal punto che ho deciso di sposarlo per creare un futuro con lui, una famiglia.
E sono così felice.
"Amore mio" lo abbraccio da dietro.
"Come stai?"
"Ciao tesoro" risponde, gli do un bacio casto sulla guancia.
"Come ti senti?" chiedo poi prende le mie mani.
"Bene e tu?"
"Sono emozionata" sussurro.
"Ti stai divertendo?" chiede.
"Si.. è tutto così.. stupendo" farfuglio mentre guardo le onde schizzare contro di noi.
L'odore del mare mi entra nelle narici e il sole mi accarezza la pelle.
"È bello vederti così raggiante.." mormora, si sfila gli occhiali da sole.
"Vieni, siediti al mio posto" dice mentre prendo la sua postazione.
Mi abbraccia da dietro e mi bacia i capelli, mi sento così amata.
Così desiderata e protetta.
"Quanto sei bella" mi sussurra in un orecchio.
"In questo modo mi vizierai" ridacchio.
"È quello che intendo fare, amore mio.." mormora.
"Sono così felice, non riesco ancora a crederci" rivelo.
"Neanche io."
La gita sulla barca scorre tranquilla e serena.
C'è la musica, c'è da bere.
Le mie amiche sono contente e io sono così felice di stare tra le sue braccia.
Cosa posso desiderare di più dalla vita?LOUIS POV.
"Che caldo" sbuffo mentre mi sfilo le Converse.
"Ho una sete pazzesca e la gola secca" borbotto ancora.
"Anche io.." ansima Travis.
"Cazzo amico, spogliati e andiamo a farci un bagno.." aggiunge.
"Cazzo" impreco.
"... il sole scotta da morire" borbotto mentre mi sfilo la maglia.
"Ho già le spalle che mi bruciano."
"Smettila! Piuttosto fai attenzione che non ti veda nessuno.." mi ammonisce nel frattempo si toglie le scarpe.
"Se la polizia ci becca mentre ci stiamo spogliando finiremo dritti in galera" osservo.
Mi domando ancora perché ho deciso di seguirlo.
"Piantala con queste battute. È una bella giornata, rilassiamoci. Non guastarmi l'umore fratello" ribatte.
"Si, ma potevi farti venire un'idea migliore. Potevamo fittare una casa sulla costa o andare a Tijuana.." bofonchio.
"Sei diventato pazzo? Con quello che costa al giorno d'oggi?"
".. allora, hai finito?" chiedo, mettendomi le mani sui fianchi.
"Si, andiamo" conclude mentre si aggiusta i capelli.
Il mio migliore amico ha avuto la brillante idea di imbucarsi ad una festa privata sulla spiaggia.
Ed io come un cazzone l'ho seguito.
La musica si percepisce in lontananza mentre noi avanziamo verso il bagnasciuga.
"Non vedo l'ora di trovare qualche pollastra Louis. Sono settimane che non scopo una tipa, sto andando in trip" farfuglia.
"Ah, guarda che mare fratello. Allora che ne pensi di questo posto?" mi chiede indicandomi la veduta.
La musica rimbomba nelle nostre orecchie mentre decine di ragazze in bikini ballano, cantano e bevono alcool in modo spregiudicato.
Questo non è il nostro ambiente, o meglio il mio.
Siamo circondati da ricconi e da figli di papà.
Ma nonostante tutto non mi dispiacerebbe tanto una sveltina.
Io e Travis ci confondiamo alla perfezione con questi signorini. D'altronde siamo di bello aspetto, muscolosi ed educati.
Possiamo passare inosservati.
"Fantastico" sussurro, mentre una bionda dimena il suo sedere proprio davanti a me.
"Niente male eh?" sghignazza.
La sua attenzione viene catturata da alcune ragazze che giocano a riva con un pallone.
Mi trascina con lui.
"Diamoci da fare" sussurra.
"Tu quale scegli?" chiedo indeciso.
"Io scelgo quella la" indica la bionda con il costume rosa.
Molto bene, tanto non mi sono mai piaciute le bionde.
"E come le abbordiamo?" chiedo perplesso.
".. queste sono ragazze ricche.. mirano ai nostri portafogli.." sussurro.
"Non c'è problema. Le invitiamo ad una festa. Funziona sempre, sta tranquillo."
"Una festa?" inarco il sopracciglio, confuso.
"Dai andiamo" continuo a camminare.
"All'attacco" rido, mentre gli strizzo l'occhio.
Ci avviciniamo con cautela a loro mentre la ragazza bruna si fa scappare il pallone che scivola verso di me.
Lo acchiappo al volo con il piede e faccio una serie di palleggi.
La bruna mi si avvicina e sorride.
"Grazie" sussurra.
"Avete bisogno di altri componenti?" chiedo mentre metto in mostra la mia abilità con la palla.
"Certo" dice, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Non è male.
Insomma, ho rimorchiato di meglio.
Ma mi posso accontentare.
"Allora volete giocare con noi?" chiede Travis mentre le altre ragazze si avvicinano.
"Okay, certo" risponde una di loro.
"Aspettate un attimo ragazze. Venite qui" le raggruppa in un cerchio.
"Che succede?" chiede una di loro.
"Ci sarà una bella festa stasera e voi siete invitate" sorride.
"Ci sarà una festa? A casa di chi?" domanda la ragazza che mi ha ringraziato poco fa.
"A casa di gente che conosco, amici di amici" mente.
"Lui è Travis" indico il mio amico.
"Io sono Louis.." sorrido.
"È davvero fico il mio amico, vero? Siamo come fratelli.." ridacchia, circondandomi le spalle con un braccio.
"Adesso, visto che ci conosciamo possiamo andare a bere qualcosa, no?" chiede indicandole il bancone del bar.
"Okay, per noi va bene" risponde la bionda.
"Ascolta" sussurro a Travis mentre camminiamo dietro di loro.
"Cerchiamo di non metterci nei guai, te le chiedo per favore. Ne ho già abbastanza" lo avverto.
Mentre loro chiacchierano allegramente io finisco la mia birra. Queste ragazze sebbene siano ricche sono tutte ochette vuote e senza un briciolo di carattere.
Non sono in grado di fare un ragionamento sensato e io detesto da morire l'indecisione e la stupidità.
Sono un ragazzo piuttosto normale, con una famiglia a carico, due lavori e tante responsabilità.
Non mi è mai importato molto dei soldi, ho sempre pensato alla salute e alla felicità, ma guardando tutti questi ragazzi mi rendo conto che sono un pesce fuori d'acqua in mezzo a tutti loro.
Vorrei soltanto andarmene.
Correre sulla mia moto, libero.
Spensierato.
Con il vento in faccia e il rumore delle gomme che stridono sull'asfalto.
Decido di fare due passi a piedi da solo sulla riva e mi allontano da tutto questo baccano. Il sole sta quasi tramontando e ha creato nel cielo diverse sfumature di arancione e di rosso.
Uno spettacolo incredibile.
Infilo le mani nelle tasche del costume da bagno mentre prendo a calci l'acqua, facendola schizzare insieme alla sabbia bianca.
E poi alzo lo sguardo.
Intravedo un gommone approdare a riva, poco lontano da me.
Un paio di ragazze scendono e poi la vedo.
Bella come non ne ho mai viste in vita mia.
Una bellezza rara, quasi pericolosa.
L'acqua di mare la rende più luminosa, sembra una dea.
I suoi capelli castani le scendono sulle spalle, bagnati e ondulati.
Si passa le mani tra i capelli e la guardo mentre sorride spensierata.
Mi si mozza il fiato.
Indossa un bikini color turchese e un pareo a motivi floreali legato alla vita.
Ha il viso sopraffino, quasi regale.
Mi passa davanti con le sue amiche senza degnarmi di uno sguardo e quasi mi sciolgo.
Cazzo, è bellissima.
Posso giurare di aver sentito il suo profumo, soltanto per un attimo.
Resto a bocca aperta, senza fiato.
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PAURA DELL'AMORE. (Miedo Al Amor)
RomanceLana Ferrari è una giovane e bella ragazza che si è appena diplomata. La sera in cui viene organizzata una festa nella villa al mare della famiglia Ferrari per festeggiare l'inizio degli studi di legge all'università di Caracas e il suo imminente ma...