Non so quanto tempo sia passato precisamente. Tremo come una foglia mentre le mie mani sono ancora aggrappate alla sabbia fredda e bagnata.
È disteso su di me, e riesco a sentire la pesantezza del suo corpo contro il mio. Il suo respiro è regolare mentre la sua schiena nuda si alza e si abbassa.
Credo stia dormendo.
Le lacrime mi scendono da sole mentre cerco di non fare il minimo rumore per non svegliarlo. Con il massimo sforzo tento si sfilarmi da sotto al suo corpo immobile.
Mi trascino a poco a poco mentre lui rimane disteso sulla sabbia. Mi allontano tremando, piangendo. Non scorderò mai più tutto questo.
Il mio corpo infreddolito trema ancora per la violenza subita, mentre mi allontano cerco di coprirmi con le braccia. Le gambe mi fanno male e avverto delle fitte all’addome. Non riesco a camminare dritta.
Mi sento scivolosa, sporca.
Con tutto lo sforzo possibile corro verso le scale che portano alla mia stanza. Apro la porta e piango rumorosamente.
Che cosa mi è successo? Che cosa è successo? Mi tocco le braccia come per realizzare che sia tutto un brutto sogno.
E ora che cosa faccio? Chiamo mio padre e mia madre e gli racconto tutto? Devono mettere in prigione quel animale.
Mi butto sul letto tremando, senza trovare sollievo.
Ma perché? Cosa otterrei facendo questo? Non esiste rimedio per quello che è successo. Non esiste alcun rimedio. Singhiozzo mentre stringo con forza la trapunta del letto. Sento ancora il suo odore addosso. Mi strofino la bocca, il collo.. le braccia. Ma è tutto inutile. Sono come presa dal panico.
Corro in bagno e chiudo la porta. Mi spoglio mentre le lacrime scendono interrottamente e mi infilo sotto al getto d’acqua bollente.
Il rumore dell’acqua ricopre completamente i miei singhiozzi e i miei lamenti. Mi strofino più volte la pelle mentre la mia attenzione viene catturata da qualcosa di orribile. Ai miei piedi si è formata una pozza di sangue mista alla sabbia. Porto una mano tra le mie gambe e scopro che è da li che proviene tutto il sangue.
Presa. Marchiata. Violata.
La sabbia scende dal mio corpo mentre sento ancora il suo vile contatto.
Una volta uscita dal box doccia mi avvolgo un asciugamano attorno al corpo ed esco dal bagno. Vado in camera e mi infilo la biancheria pulita e una camicia da notte asciutta.
Non riesco a crederci. Mentre me la infilo dal capo sento dolori dappertutto.
Alzo le coperte e mi ci infilo sotto e mi ricopro fino all’altezza del mento.
“Che schifo†singhiozzo. “Che schifo.â€
“Che orrore†sussurro. “Dio Mio, che orrore.â€
Cosa devo fare ora? Cosa posso fare?
Che schifo. Sento ancora il suo contatto e le sue mani violente.
Non riesco a chiudere gli occhi e tanto meno a dormire.
Sono completamente terrorizzata.
E credo di aver pianto fino a svenire.
Le luci di prima mattina entrano dalla finestra mentre sento la porta aprirsi. Sobbalzo dalla paura. Ma è mia madre.
“Buongiorno tesoro†mi saluta.
Non le rispondo. Non ci riesco. Tremo al solo pensiero di uscire da questo letto. Ho le coperte sotto al mento e la guardo mentre sistema i miei vestiti sparpagliati nel mio armadio.
“Che bella festa ieri sera, no?†domanda sorridendo.
“Che splendida festa abbiamo dato in tuo onore. Rimarrà un bellissimo ricordo per te per tutta la vita. Secondo me, è stata una buona idea invitare tante persone†parla a raffica.
“Preparati tesoro mio, avanti. Dobbiamo andare a Caracas†mi guarda.
Tolgo le coperte dal mio corpo e tento di mettermi in piedi. Mi sento a pezzi. Non riesco a tenere le gambe chiuse. Che schifo, che umiliazione.
“Su, è arrivata l’ora di alzarsi†dice mentre si avvicina a me.
“Vado a dire a Marta che..†mi scruta in volto.
“Lana che cosa hai fatto?†mi domanda.
“Niente†sussurro con un filo di voce.
“Ora possiamo dedicarci ai preparativi per le nozze. Per esempio, oggi pomeriggio abbiamo appuntamento con la sarta e lo stilista per le prova del vestito da sposa..†spiega.
La guardo mentre parla, ma sono del tutto assente.
“Lana ma che cosa c’è? Forse ti senti male? Avanti dimmi cosa è successo tesoro mio..†bofonchia. “Dimmelo. Hai una faccia così triste piccola mia. Siediti, per favore†mi fa sedere sul bordo del letto.
Cosa dovrei fare? Raccontargli tutto? No, impossibile.
Ma perché devo portarmi dentro un peso così grande?
“Mamma†sussurro.
“Si?â€
“Ieri notte..†inizio a parlare. “Ieri notte sono andata sulla spiaggia..†balbetto.
“Si..â€
“Un ragazzo si è avvicinato. Ho cercato di fuggire, ho urlato con tutte le mie forze ma non è servito a niente mamma..†sussurro.
“Che cosa?†sbianca in volto.
“Voglio morire mamma†dico flebilmente mentre i miei occhi incominciano a riempirsi di lacrime.
“Bambina mia..†mi abbraccia forte.
“Lana. Lana†mi scuote per le braccia. “Dimmi che non è vero quello che sto pensando..†spalanca la bocca.
“Si, è la verità . Non posso farci niente. È successo davvero. È capitato proprio a me†inizio a piangere.
“Ma come è potuto accadere?†chiede mente il suo volto è pura sofferenza. “Come?â€
“Non riesco ancora a crederci mamma.. i-io.. non so cosa diavolo mi era preso, sono andata sulla spiaggia..†inizio a spiegare.
“Sei andata da sola?†chiede.
“Si, Oliver se ne era appena andato. Avevamo avuto un piccolo litigio. Per colpa sua, per colpa di quel ragazzo†ribatto.
“Ma quale ragazzo? Non capisco niente figlia mia..†urla.
“Le bibite erano terminate per questo siamo andati al bar più vicino a comprare qualche bottiglia e lì è nata una discussione.. e allora Oliver se le presa con quel ragazzo e lo ha colpito selvaggiamente..†spiego singhiozzando.
“Io l’ho difeso mamma.. perché non mi sembrava giusto, perché mi sembrava un abuso. E lui ci ha seguiti e si è nascosto sulla spiaggia. Io mi ero appena cambiata per andare a dormire. Avevo salutato Oliver e ho cominciato a camminare sulla sabbia. Era una notte così limpida e pensavo a tante cose..†spiego.
“E ho continuato a camminare, non ho visto nessuno mamma.. e poi all’improvviso è comparso quel ragazzo e mi guardava con odio e ho cercato di scappare. Sono corsa verso casa però lui mi seguiva e alla fine mi ha raggiunta e non ce l’ho fatta. Non ce l’ho fatta†ripeto.
“È stato tutto inutile. Era ubriaco e mi ha presa con la forza, mi ha afferrata e io ho lottato, mi sono difesa come ho potuto. Ho cercato di scappare molte volte ma lui mi seguiva, mi raggiungeva sempre†racconto mentre le lacrime iniziano a scendere furiose, sia a me che a lei.
“Che cosa terribile†piange mentre mi afferra e mi abbraccia.
“Mi sembra ancora impossibile. È stata una vigliaccheria. Io non riuscirò mai a dimenticare. Nemmeno un minuto, nemmeno un attimo di quello che è successo..†farfuglio tra le lacrime.
“È una disgrazia troppo grande†piange sui miei capelli. “Povera bambina mia. E adesso cosa faremo? Tutto il mondo ci è crollato adesso.â€
La porta della mia camera si apre ed entra mia zia Selenia.
“Che cosa c’è?†chiede. “Perché piangete?†guarda prima me e poi sua sorella.
“Una disgrazia ha colpito la mia bambina†piange mia madre.
“Che cosa è successo?†chiede di nuovo.
“La mia Lana è stata violentata da un uomo ieri notte mentre era sola sulla spiaggia..†spiega.
“Non può essere. Che cosa è successo?†impallidisce.
“È terribile. Come troveremo il coraggio di dirlo a Omero?†dice mia madre.
“Dio mio. Ma chi è stato? Dimmi chi è stato Lana..†mi domanda.
“Non lo so†urlo. “Non lo so. Un bruto, uno qualsiasi, non lo conosco. Non so come si chiamaâ€Â borbotto.
LOUIS POV.
Le prime luci del mattino mi attraversano le palpebre. Sento il rumore delle onde del mare e il svolazzare degli uccelli. Ma dove sono?
Apro gli occhi e mi accorgo che effettivamente, non mi trovo a casa, nel mio letto. Mi guardo attorno e vedo che non c’è nessuno.
Sono confuso, smarrito.
Che ci faccio qui? Perché mi trovo su questa spiaggia?
Mi siedo sulla sabbia e mi accorgo di essere semi nudo. Mi alzo i pantaloncini sui fianchi e mi infilo la shirt.
Ma che cazzo ci faccio in un posto come questo?Â
Come ci sono finito qui? E Travis?
Mi alzo confuso mentre guardo il mare. Cammino per tutta la lunghezza della spiaggia fin quando non trovo la gradinata che mi porta in strada.
“Ma che posto è questo?†sussurro tra me e me. Guardo i cartelli stradali. C’è scritto Playa Verde.
Ma se ero al bar perché mi ritrovo su questa dannatissima spiaggia? Spero soltanto che il carro attrezzi non abbia portato via la mia moto. Percorro a piedi tutta la strada che porta al bar e fortunatamente nel parcheggio adiacente trovo la mia bambina. Ma dove avrò messo il telefono? Mi tasto le tasche dei pantaloni e lo trovo.
Invio velocemente un messaggio a mio fratello Michael. Spero che a casa non si preoccupino.
Mi metto in sella e mi infilo il casco.
Parto veloce, sfrecciando tra gli alberi. Dimenticando questo posto, portandomi con me il sapore di mare mentre corro veloce verso la città . Quando sono in moto, i miei pensieri svaniscono nel nulla, sono io a comandare. Io a guidare. Io a decidere la destinazione.
Devo sbrigarmi o farò tardi al lavoro.
Arrivo in città dopo un’ora. Sia ringraziato il cielo. Mi avvio verso l’officina, parcheggio la moto e vado subito a cambiarmi. Apro il mio armadietto e mi cambio rapidamente infilandomi la tuta da lavoro.
Vado nel magazzino e trovo Travis impegnato a sistemare delle scatole con dei pezzi di ricambio.
“A che ora sei arrivato? Non ti ho visto†mormora.
“Perché sono arrivato tardi†farfuglio mentre gli do una mano.
“Il capo?†chiedo.
“Oggi non viene†mi informa.
“Ma che è successo ieri sera? Te ne sei andato così senza dire niente..†mi ammonisce. “Hai una faccia strana†aggiunge scrutandomi in volto. “Dove sei stato tutta la notte?†chiede. “Non lo so, mi sono risvegliato sulla spiaggia†spiego.
Sono distrutto, assente. Perso nei miei pensieri. Come se mi sfuggisse qualcosa. “Girati un po'†mi ordina. Faccio come mi dice e mi da una pacca sulla schiena. Sobbalzo dal dolore e faccio una smorfia. Mi sento come se mi avesse investito un camion.
“Ti ho fatto male?†ridacchia. “Ecco che succede a stare tutta la notte sulla spiaggia†farfuglia.
“Non sai perché ti fa male la schiena?†domanda.
“No†scrollo le spalle.
“Perché ti hanno preso a calci in culo†sputa.
“Davvero?†incrocio le braccia al petto.
“Dici sul serio? Mi hanno preso a calci?†aggrotto la fronte. Semmai mi avessero picchiato dovrei sentirmi peggio, no? Eppure mi sento strano.
“Ti hanno steso a terra Louis. Erano in tre o quattro se ben ricordo. Ti hanno preso alle spalle e tu hai reagito†spiega.
“Ma mi hanno proprio colpito?†faccio una smorfia.Â
“Si, sembrava un pazzo quel tizio. Fortuna che i suoi amici l’hanno portato via. Io ti volevo aiutare ma ero ridotto peggio di te e sono stato trattenuto da due gorilla e non ho potuto difenderti, altrimenti gli avrei fatto saltare i denti†sputa.
Faccio mente locale. Mi spremo le meningi. Ricordo che stavamo in quel locale a bere e poi… poi è arrivato quel coglione e mi ha colpito a tradimento.
“Ora ricordo†mi passo una mano dietro al collo.
“Appena ti sei rialzato eri furioso. Incazzato a morte e ti ho pregato di venire con me ma tu sei fuggito via come un fulmine. Hai cominciato a correre dietro a quella macchina per raggiungerla..†ridacchia.
“Pensavi di essere veloce come una macchina? Coglione†si prende gioco di me.
Ha ragione, ho cominciato a correre dietro alla macchina. Ero davvero incazzato, fuori di me.
“Ho cominciato a camminare con la speranza che li avrei incontrati. Sono fuggito via.. me lo ricordo. Ma dopo?†sussurro. Mi sforzo, vorrei ricordare con tutte le mie forze.
“Dopo me ne sono andato sulla spiaggia, ero veramente incazzato, fottutamente incazzato e dopo… mi sono buttato un po’ d’acqua in faccia per rinfrescarmi.. e dopo†mormoro mentre socchiudo gli occhi.
Mi vengono in mente alcune immagini. Come un flashback. Rivedo la ragazza della spiaggia che camminava sulla sabbia in camicia da notte. Sola. Mi sono avvicinato e.. ricordo tutto.
“Oh cazzo†sussurro passandomi le mani tra i capelli, quasi a stracciarli dalla nuca.
“Quella ragazza. Era proprio quella ragazza..†sussurro.
“Che hai detto?†fa una faccia strana.
“Dio mio che cosa ho fatto…†mi ammonisco da solo.
Che cazzo ho fatto? Oddio. Non può essere. Non può essere. “Mio Dio.. la ragazza†farfuglio. “Che cosa ho fatto. Che cosa gli ho fatto. Non posso crederci†sussurro andando avanti e indietro.
“Continui a dire ‘che cosa ho fatto’. Ma a chi?†chiede.
“Ieri notte, mentre ero sulla spiaggia.. non può essere accaduto. Cazzo. Cazzo. Cazzo..†mi tiro i capelli.
“Ma che ti prende? Sei diventato pallido.. Cosa è successo?†chiede di nuovo.
“Ti ricordi di quella ragazza che era sulla spiaggia che mi piaceva?†balbetto.
“Si, quella con il costume bianco che giocava con la palla..†farfuglia.
“No, quella non l’ho nemmeno guardata. Parlavo dell’altra ragazza, quella bella che ti ho descritto…†spiego.
“Quella che è arrivata con il canotto?†alza un sopracciglio.
“Si, lei. Mi ha fatto perdere la testa. Il suo viso mi è rimasto stampato qui dentro†urlo indicandomi la tempia.
“Dimenticala. Potresti innamorarti di lei e non ti conviene fratello..†mormora.
“È una ragazza ricca, un tipetto orgoglioso. Non si accorgerebbe mai di te. A meno che non ti togli la maglia†scherza. “Ma frequenta solo quelli del suo ceto sociale†aggiunge.
“Tu non capisci. Io volevo averla. Volevo averla a tutti i costi. Ma pur di averla..†mi muoiono le parole in gola.
“Allora è grave, sei diventato pazzo..†ride.
“No, Travis. Io non sono pazzo. L’ho vista in quella macchina, era lì quando mi picchiavano. Mi ha visto cadere a terra e sicuramente avrà riso di me. Ne sono sicuro. Più tardi è apparsa sulla spiaggia, camminava da sola e indossava una camicia da notte. Portava soltanto una fottutissima camicia da notte trasparente.â€
“In camicia da notte?†sogghigna.
Mi porto le mani nei capelli e rivivo quei momenti.
“Mi sentivo soffocare. Stavo disteso sulla sabbia, credimi non mi ero accorto che lei era lì.. te lo giuro†mormoro.
“E cosa è successo?â€
“Non lo so, ero fuori di me. Me la sono presa con lei, mi sono sfogato con lei perché mi faceva incazzare il fatto che quel tipo mi avesse pestato a tradimento. So solamente che volevo vendicarmi. Vendicarmi per l’umiliazione che avevo subito…†spiego.
“Ho perso la testa, ero come impazzito. E ho cominciato a rincorrerla e ad insultarla.. non capivo più quello che facevo. Ero diventato pazzo†mi tiro i capelli. “Pazzo†aggiungo furioso.
“E cosa è successo?†chiede.
Vengo preso da un moto di rabbia, sono incazzato con me stesso. Per quello che ho fatto. Mi vergogno così tanto che mi sento morire. Prendo a calci tutte e le scatole e le butto dall’altra parte del magazzino. Urlo, grido, prendo a calci. Sono completamente impazzito.
“Louis†mi ammonisce Travis.
Mi metto le mani sui fianchi mentre il mio respiro si fa spezzato.
“Cosa è successo dopo? Non dirmi che…†spalanca la bocca.Â
“Ho parlato abbastanza. Anche troppo†sputo.
“Ma siamo amici e poi sono cose tra uomini†mormora.
“Non puoi capire. Io ero ubriaco fradicio. Ero fuori di me. Non so nemmeno come si chiama†sussurro ricordando i tratti del suo volto.
LANA POV.
Non ho il coraggio di uscire da questa camera. Non riesco a non pensare a quello che è successo stanotte. È tutto così raccapricciante. Così surreale. Perché una cosa del genere doveva capitare proprio a me?
Ho la testa appoggiata sulle gambe di mia zia e lei mi tranquillizza accarezzandomi i capelli, come quando ero piccola.
“Piccola a che cosa pensi?†mi chiede.
“A quel ragazzo..†sussurro.
“Tesoro mio, non ti devi torturare. Devi dimenticare.â€
“Non potrò dimenticarlo mai più..†dico flebilmente.
“Io non riesco ancora a capire. Chi era quell’individuo? E soprattutto per quale motivo ti ha fatto questo? Che cosa è successo? E dov’è finito?†chiede.
“È rimasto lì. Disteso sulla sabbia†tremo.
“E perché non ci hai avvisati? Potevamo prenderlo. Perché hai aspettato il giorno dopo per raccontarci quello che ti era accaduto?†mormora.
“Ero troppo stordita. Mi sentivo molto male..†sussurro. “Sporca†aggiungo fissando il vuoto.
“Ho fatto la doccia per sentirmi pulita, l’acqua doveva cadere su tutto il mio corpo. L’acqua mi liberava dalla sabbia che avevo sulla pelle, però la vergogna del contatto con quell’altro corpo odioso, no..†scuoto la testa. “Questo non riusciva a togliermelo†mi agito.
“Calmati tesoro†mi accarezza i capelli.
“Anche se adesso mi pare di rivivere quell’orribile avventura. Che orrore. Me lo sento ancora addosso. Mi sento sporca, sporca. Fino a quando durerà tutto questo? Fino a quando?â€
“Tranquillizzati tesoro†mormora mentre la porta si apre. Mia madre entra e si siede sulla mia poltrona. Mi alzo e le vado vicino.
“Hai già parlato a papà ?†chiedo.
“Non ho potuto. Ho avuto paura†scuote il capo.
“Mamma..†sussurro.
“Tuo padre potrebbe avere una reazione terribile. Non so cosa potrebbe accadere..†sussurra.
“Ma qualcuno dovrà pur dirglielo†ribatto.
“Lo so. Lo so. Lo so. Però io non posso. Non posso. Non ho il coraggio. Sono andata giù e l’ho visto.. però non ho potuto..†farfuglia tra le lacrime. L’abbraccio forte capendo il suo dolore. E le mie lacrime si uniscono alle sue.
“Estela per favore non stare qui tutto il giorno a piangere. Non serve a niente†ribatte mia zia venendo verso di noi.
Sentiamo la porta bussare e mi asciugo rapidamente le guance.
“È permesso?†chiede mio padre.Â
“Estela purtroppo devo andare via.. avvisa il mio ufficio che..†si blocca. “Ma che succede? Perché state piangendo?†chiede.
“Non è niente. Non farci caso, le tue donne sono molto sentimentali e sanno che presto dovranno separarsi†interviene mia zia.
“Andiamo Estela, non metterti a fare la bambina. Non dovresti rattristare nostra figlia nel momento più felice di tutta la sua vita†la ammonisce. “Bisogna fare progetti. Organizzare i preparativi. Non darsi mai troppi pensieri. Non è vero, tesoro?†mi prende il volto tra le mani.
“Si, papà †mento.
“Anche se stai per sposarti non significa che ti perderemo. Al contrario guadagneremo un altro figlio..†bofonchia.
“Ero sicura che avresti detto una cosa del genere..†dice zia Selenia.
“Tu sei la mia unica figlia. Il mio unico amore. E così tutti i giorni potrai venire in questa casa a trovare la tua mamma e il tuo papà . La mia regina. E adesso basta con le lacrime..†ribatte “Vado al lavoro†mormora e mi da un bacio. Esce dalla porta e mi siedo sul letto.
“Non ci saranno nozze. Non ci sarà l’entrata in chiesa. Non ci sarà la sposa. Non ci sarà niente†mi dispero, improvvisamente squilla il mio telefono. Lo prendo e dalla schermata noto che è Oliver. Sono terrorizzata. “Chi è?†domanda mia zia.
“Oliver†sussurro.
“Non vuoi rispondere?â€
“Non posso farlo. Non posso parlare con lui.â€
“Lana non dirmi che stai pensando di lasciare il tuo ragazzo?†mormora zia Selenia.
“Forse quando Oliver verrà a sapere tutta la verità la lascerà lui†la ammonisce mia madre.
“Perché dovrebbe venire a saperlo?â€
“Ma come facciamo a tenerglielo nascosto?†urla la mamma.
“Per l’amor di Dio Estela, stai facendo di tutto questo una tragedia..†borbotta.
“Perché è una tragedia†ribatte.
“Non necessariamente, se state zitte, lo tenete nascosto e lasciate le cose come stanno. Lana non può rovinarsi la vita per questo..†mormora mia zia.
“Ma come farà a nascondere la verità quando diventerà sua moglie?â€
“Ma cosa vuoi che accade se glie lo nasconde? Semplicemente, non gli dice tutta la verità . Ecco fatto. Non per questo lo sta ingannando!â€
“Ma che dici? Se gli nasconde una simile verità come fa a non ingannarlo?†urla mia madre.
“Ma per favore†sbotta zia Selenia.
“Basta†urlo. Vado vicino al comò e getto tutto al terra con una furia incredibile. Mia madre mi prende per le braccia e tenta di calmarmi.
“Perché mi ha fatto tutto questo?†grido tra le lacrime. “Lo odio. Lo odio. Lo odio.â€
Dopo non so quanto tempo mia madre mi ha messo a letto e mi ha dato un calmante. Sono distrutta, sfinita. O i nervi a pezzi. Gli occhi rossi e doloranti.
“Ma perché non hai chiamato un dottore?†mio padre ammonisce mia madre.
“Credo che per ora non ce ne sia bisogno.â€
“Come sarebbe a dire non ce ne bisogno? Io la vedo molto pallida, molto sciupata.â€
“Non è niente papà ..†mento.
“Tu devi avere qualcosa bambina mia. E poi tutto così all’improvviso? Ieri eri così attiva, così contenta. Eri così felice di goderti la vita†farfuglia.
“Devo essere un po’ esaurita..†mormoro.
“Una ragazza giovane e bella come te non si può ammalare perché si diverte. Io insisto perché si chiami un medico†ribatte.
“Papà ma io non ho niente..†dico con lo sguardo perso nel vuoto. “Sono soltanto stanca. L’unica cosa che desidero è stare tranquilla..†sussurro mentre mi bacia il dorso della mano.
“D’accordo tesoro mio. Ma perché non ti alzi? A volte il letto appesantisce il corpo..†farfuglia.
“Voglio stare sdraiata. Domani sono sicura che starò meglio. Per favore. Fatemi dormire†li imploro.
“Va bene tesoro. Cerca di riposare. Che Dio ti benedica†sussurra stampandomi un bacio sulla fronte. Esce dalla porta e se la chiude alle spalle.
“Prima o poi tuo padre se ne accorgerà ..†mormora mia madre.
“Mamma, per favore..†la ammonisco.
“Lui è così semplice e onesto. Ma ha ragione, hai una brutta faccia, non hai un’aria sana.. tesoro mio.â€
“Sono esausta. Ho dolori dappertutto†spiego.
“Hai i nervi scossi e poi non hai mangiato niente, vuoi che ti porti qualcosa?†mi chiede.
“No, mamma. Non riuscirei a mangiare. Non posso. L’unica cosa che voglio è dimenticare. Dimenticare ciò che mi è successo. Dimenticare tutto. Tutto di quella notte. Voglio dimenticare. Dimenticare†ripeto.
“Va bene amore, tranquillizzati ora. Okay?†mi accarezza una guancia.
“Non te ne andare mamma. Rimani qui con me.â€
“No, tesoro. Non me ne vado.â€
LOUIS POV.
Ho passato una notte infernale. Non ho proferito parola ne con mia nonna, ne con mio padre e ne con mio fratello. Mi hanno chiesto dove sono stato la notte scorsa ma non ho detto la verità . Mi vergogno troppo. Ancora non so come io abbia potuto fare una cosa così vile. Un atto così ignobile. Mi domando lei adesso come starà . Cosa starà facendo. Non so nemmeno come si chiama, quanti anni ha. Non so niente di niente di lei. Mi sono girato e rigirato nel letto. Ma niente, la mia coscienza sporca mi perseguita. Che figlio di puttana. Approfittare così di una ragazza innocente. Stamattina sono arrivato puntuale al lavoro, per fortuna. Ma nonostante le mie mani siano occupate continuamente non riesco a togliermi il suo volto spaventato dalla testa.
“A che pensi?†mi interrompe Travis.
“Mi vergogno ogni volta che mi viene in mente quello che ho fatto. Sono tormentato†rivelo.
“È giusto che tu ti senta così. Hai sbagliato a fare ciò che hai fatto. Ma ormai le uova sono rotte. È la cazzo di vita che è così. E poi quella ragazza non ti conosce, non ti aveva mai visto prima. Ed era buio.. come fa a riconoscerti?†chiede.Â
“Tu hai una paura fottuta che la ragazza ti accusi e ti metta nei guai fino al collo†mormora.
“Non è per paura. È per me. È una cosa che riguarda me stesso. Io non pensavo di essere capace di una cosa del genere. Ti rendi conto che ho usato la forza per fare sesso con lei? Ogni volta che ci ripenso, non riesco a crederci..†farfuglio.
“Stavo pensando ad una cosa.. non è che per caso te lo sei sognato? Eri ubriaco e può darsi che ti sei sbagliato†scrolla le spalle.
“Magari..†sussurro. “Pensa che sono andato a casa e non ho aperto bocca.â€
“Ma che succederà quando la tua famiglia verrà a saperlo?†domanda.
“No, Travis†lo ammonisco. “La famiglia della ragazza. La sua. La sua. Chi sa cosa staranno passando..†mi passo le mani tra i capelli.
“Che intenzioni hai?â€
“Io non posso rimanere così. Devo fare qualcosa†ribatto.
“Ma cosa vuoi fare Louis?â€
“Non lo so, ma devo trovarla.â€
“Tu sei pazzo†ride.
“E cosa cazzo devo fare? Rimanere con questo rimorso dentro? No, no.. devo chiarire la situazione†borbotto.
“Preferisco affrontare la situazione, accada quel che accada.â€
“Spiegami come farai a presentarti a casa sua.. non sai dove abita. Non conosci nemmeno il suo nome.â€
“Ti sbagli. So dove andare a cercarla. Dammi due ore massimo..†mormoro mentre prendo le chiavi della moto.
LANA POV.
Mi sono appena svegliata da un sonno tormentato. Mia madre apre le tende delle finestre mentre la porta si apre.
“Signorina Lana, c’è una visita per lei†mi informa.
“Chi è?†chiedo mettendomi seduta.
“Il suo fidanzato. Gli ho detto che lei non sta molto bene e che perciò è a letto, ma il signorino Oliver ha chiesto di poterla vedere.â€
“Vado io a riceverlo. Gli dirò che stai dormendo†si intromette mia madre.Â
“Mamma lascia stare, fallo entrare.â€
“Va bene, con il vostro permesso†dice Marta.
“Glie lo vuoi dire?†mi chiede mia madre.
“Prima o poi dovrà saperlo mamma…†sbuffo.
“Ma tuo padre è ancora all’oscuro dell’accaduto e non sappiamo come reagirà Oliver. Se avesse una reazione violenta allora tuo padre lo verrà a sapere per il casino che ci sarà e non perché glie lo abbiamo detto noi..†si lamenta.
“Io non potrei fingere mamma. Non posso, davvero. Oliver si accorgerà che è successo qualcosa di brutto. E poi succeda quel che deve succedere..†bofonchio.
La porta si apre ed Oliver entra nella mia stanza.
“È permesso?†chiede. “Signora Estela†fa un cenno con il capo. “Allora bellissima, come stai?†mi chiede sedendosi al mio fianco.
“No, non mi sento molto bene..†mento.
“Ti ho fatto un sacco di telefonate..†mormora.
“Io vi lascio da soli. Lana sono nella stanza accanto se hai bisogno di me†mi informa. Una volta soli, Oliver inizia a parlare.
“Che cos’hai?†mi accarezza e il suo contatto mi infastidisce.
“Mi fa male dappertutto†spiego.
“Molto?â€
“Si†sussurro.
“Credevo che non volessi parlare con me per quello che è successo la notte scorsa.â€
“La notte scorsa?†domando allarmata.
“Si, non ti ricordi? Abbiamo avuto una piccola discussione perché ho colpito quell’idiota. Ti sei agitata per una cosa così insignificante. Sembri strana Lana. Sei ancora arrabbiata?†chiede.
“No†mormoro.
“Io credo che tu mi nasconda qualcosa. Dimmelo..†sussurra.
“No, non è niente..†ribatto.
“E allora a cosa devo questa indifferenza? Dovresti essere più carina come me. Dopotutto sono venuto a stare qui vicino a te invece di andare in giro con gli amici.â€
“Senti Oliver come la prenderesti se ti dicessi che sono stata con un altro?†farfuglio.
“Lo sai che mi è indifferente, no?†ride.
“Dici davvero?†spalanco la bocca. “Sul serio non ti importerebbe?â€
“Era uno scherzo. Stavo scherzando..†ridacchia mentre tenta di baciarmi. “Non mi toccare†urlo spingendolo per il petto. “Lana che ti prende?†sgrana gli occhi.
“Mi rifiuti, mi respingi. Mi dici di non toccarti. Che sta succedendo eh? Perché mi hai guardato con tanta paura?†chiede.
“No, è solo che sono nervosa per il matrimonio. E mi hai fatto innervosire con quello scherzo..†mento.
“Sicura?†alza un sopracciglio.
“Sicurissima†mento.
“Come si è alzata la mia bambina oggi?†chiede mio padre dandomi un bacio.
“Sto molto meglio papà . Volevo che tu mi vedessi prima di uscire così ti tranquillizzi†gli accarezzo il volto.
“Che cosa farete oggi?†domanda.
“Abbiamo pensato di passare dalla sarta per parlare dell’abito da sposa†spiega mia madre.
“Io vorrei andare all’università per informarmi sui corsi..†farfuglio.
“Un giorno, non appena avrai la laurea la voglio mettere in una cornice molto bella. Se mi telefonate quando avete finito vi inviterò a pranzo..†sorride.
“Sono veramente felice che la mia stellina stia di nuovo bene. Ciao tesoro†mi saluta.
“Ciao papà .â€
Mia madre si avvicina a me e mi guarda in modo strano.
“Stavo pensando che non dobbiamo dire niente a tuo padre. Dobbiamo nascondergli la verità per evitargli questo dolore†sogghigna.
“Va bene mamma..†sussurro.
“Ma quando ti sentirai meglio, dovrai rivelare tutto ad Oliver..†afferma.
“Mi sarà così difficile. Ho tanta paura e provo molta vergogna..†sussurro.
“È proprio per questo che devi dirgli la verità .. altrimenti non vivrai mai più tranquilla.â€
“E se non mi vuole più? Se mi respinge? Che cosa faccio? Sarebbe ingiusto pagare per qualche cosa di cui io non sono colpevole†borbotto.
“Tu non sei colpevole e questo lui lo capirà . Però se tu taci la tua colpa sarà quella di ingannarlo, sarebbe peggio se scoprisse tutto in seguito.â€
“Non avrà modo di scoprirlo†ribatto.
“Se ne potrebbe accorgere figlia mia. Comunque anche se ti sposassi e andasse tutto bene, è possibile che un domani, per una di quelle casualità della vita, tuo marito scopra quello che è successo e non ti perdonerebbe. Ti rinfaccerebbe la tua bugia perché tacere a volte è come mentire. E tu dovrai vivere sempre con questo peso sulla coscienza. Ma pensi di poter essere felice in questo modo?†mi ammonisce.
“Io penso che valga la pena rischiare. Perché mi devo esporre a perdere l’amore di Oliver, il mio matrimonio, i miei progetti, i miei sogni.. per dire una verità che non serve a cambiare niente?†sputo furiosa.
“Ascolta Lana, vivere con la verità è come avere sempre l’anima in pace e poter andare in giro per il mondo senza paura, senza nascondersi dagli occhi della gente. Essere leali con la persona che si ama, che ha fiducia in noi. Dammi retta, sii sincera con il tuo fidanzato, parlagli. Non devi andare con questo segreto all’altare†mi ammonisce.
“Mamma basta. Sta zitta, ti prego. Non dire nient’altro.â€
“Vedrai dimenticherai tutto..†sussurra.
“Mai. Non lo dimenticherò mai mamma. Ho pensato che forse dovremmo denunciarlo†dico con tono duro.
“No, sarebbe terribile. E poi è inutile. Chi vorresti denunciare?†spalanca la bocca.Â
“Allora rimarrà impunito per quello che mi ha fatto? La mia unica consolazione è sapere che non lo rivedrò mai più. E anche se lo rivedessi lo ammazzerei…†dico con amarezza.
LOUIS POV.
“Ma dove vuoi andare?†dice seguendomi.
“Devo parlare con lei. Devo rivederla†ammetto più a me stesso che a lui.
“E tu pensi davvero di avere il coraggio di presentarti a casa sua? E cosa le diresti..?†incrocia le braccia al petto.
“A questo non ci ho ancora pensato. Ma cazzo amico, ognuno di noi deve essere responsabile delle proprie azioni†farfuglio.
“Sai che ti dico? Mi sembri di nuovo ubriaco†ribatte.
“Perché?†corrugo la fronte.
“Hai pensato a come reagirà ?†mi chiede mentre mi infilo il casco.
“No, non ho pensato a quello che mi dirà . Ma non mi importa†ribatto secco. Metto in moto e parto.
Arrivo fino a Playa Verde e mi dirigo verso il locale. Mi fermo un attimo per capire come ho proseguito quella sera. Mi rimetto in sella ed arrivo davanti ad una villa. Parcheggio la moto e mi tolgo il casco. Mi avvicino piano alla villa e noto un giardiniere. Forse può aiutarmi.
“Desideri qualcosa?†mi chiede.
“Salve…†balbetto. “Sa chi vive qui?†domando guardandomi attorno.
“I Signori Ferrari. Ora non ci sono†torna a tagliare l’erba.
“Sa quando vengono?†chiedo.
“Di domenica per qualche giorno…†spiega.
“Sa dove vivono?â€
“Si, a Caracas. Io sono qui solo per badare alle loro proprietà e per curare le piante†mormora grattandosi il naso.
Pensa. Pensa. Pensa.
“Senta.. io lavoro per una tipografia e il signor Ferrari mi ha commissionato un lavoro.. ma ho perso i loro indirizzi. Potrebbe darmelo?†chiedo gentilmente.
“Si, certo.â€
Segno l’indirizzo sul cellulare e lo ringrazio. Mi rimetto in sella e torno in città .
Mi auguro soltanto che io non faccia un buco nell’acqua.
Arrivo a destinazione e mi guado intorno. La casa è davvero enorme e lussuosa. Non ho parole.
Noto una cameriera in giardino e la fermo.
“È questa la casa della famiglia Ferrari?†chiedo.
“Si†fa una faccia seria.
“E vive qui la signorina…†faccio finta di sapere.
“Lana?†chiede.
Lana. Lana. Lana. Lana. È un bel nome. Lana.
“Lana..†balbetto.
“Deve essere lei perché è l’unica figlia dei Ferrari..†spiega.
“Sa se posso vederla?†chiedo.
“In casa lei non può entrare, se vuole darmi un messaggio gli e lo posso far arrivare.â€
“No.. è una cosa personale..†farfuglio.
“Ho sentito dire dalla signorina Lana che sarebbe andata alla facoltà di legge..†bofonchia.
“Okay, grazie mille†la saluto.
Riprendo di nuovo la moto e vado dritto all’università .
LANA POV.
Arrivo all’università . Ho bisogno di cambiare aria. Di distrarmi. Incontro Megghi, la mia amica di studio e nonché migliore amica, e la invito a sedersi a chiacchierare con me. Non so se dirgli cosa è successo. Non ne ho il coraggio. Anche se non ho mai nascosto nulla a Megghi.
“Ti ho cercata in facoltà . Hai sentito dei nuovi corsi?†mi domanda. “No, sono venuta apposta. Che cosa mi racconti?†chiedo.
“Starò con mio padre questo fine settimana. È così felice, non vede l’ora che io mi prenda questa benedetta laurea. E tu che cosa mi racconti?†sorride.
“Ogni tanto mi incontro con dei vecchi amici. Puoi venire anche tu sei vuoi..†propongo.
“No, Lana. Non mi chiedere di frequentare gente del tuo ambiente. Sia chiaro che mi sento profondamente orgogliosa di avere come compagna di studi la signorina Ferrari. Però io non sono altro che una ragazza di umile famiglia..†ridacchia.
“Ma non essere ridicola. Lo sai bene che sei la mia migliore amica…†la colpisco ad un braccio.
“Si, lo so. Però ora qualcosa cambierà tra noi, tra poco tu ti sposerai e io finirò i miei studi all’università . Sai cosa penso? Se io fossi in te, con le tue capacità .. un giorno, metterei in piedi un bellissimo studio d’avvocato. Con le relazioni che hai a Caracas nel giro di neanche sei mesi diventeresti la più famosa penalista di tutto il Venezuela. Invece so già cosa capiterà a me, dovrò cercarmi un caso qui e un altro lì.. ma ti senti bene? Sei così assente. Che cosa c’è?†mi chiede.
“Mi è successa una cosa per colpa di un ragazzo.â€
“Con il tuo fidanzato?â€
“No..†sospiro.
“E allora di che altro ragazzo parli?†chiede confusa.
“Tu non lo conosci.â€
“Che cosa ti è successo?†dice infine.
“Non so se raccontartelo.. è una cosa difficile e questo non mi sembra un luogo adatto†mormoro.
“Hai ragione. Si è fatto anche tardi†guarda il cellulare. “Devo scappare a lezione. Vieni con me?†chiede.
“No, torno a casa…†farfuglio. “Okay, allora ci vediamo in questi giorni†mi saluta. Mi alzo dalla panchina e comincio a passeggiare nel viale.
LOUIS POV.
Non riesco a capirci niente. Vengo investito da un sacco di ragazzi e ragazze. Tutti figli di papà , tutti ricconi e fortunati. Mi sento diverso da loro e non perché indosso un giubbotto di pelle ma perché vedo il mondo da un'altra prospettiva. Cammino senza capire dove sto andando.
E poi la vedo, la riconosco.
È bella, bellissima. Fin troppo bella. Indossa un paio di jeans aderenti e una maglietta corta. I capelli sono mossi e stringe forte il manico della sua borsa. Mi avvicino lentamente, senza mettergli pressioni. Non posso permette che se ne vada. Mi paro davanti a lei e spalanca la bocca, spaventata.
“Aspetta†la fermo.
Scuote la testa e inizia a correre per tutto il viale. Le corro dietro senza sforzo e noto che si rifugia in un’aula. Non voglio spaventarla ma devo provarle tutte affinché mi ascolti.
LANA POV.
Ho il cuore a mille. I polmoni quasi non mi funzionano più. Respiro sonoramente mentre mi chiudo la porta alle spalle. Vado all’interno dell’aula e la porta si spalanca. Chiude la porta e si avvicina di poco. Indossa un paio di jeans, una maglia bianca e un giubbotto di pelle. Che cafone.
Sono immobilizzata dalla paura, totalmente pietrificata.
“Vattene. Vattene†urlo nella sua direzione.
“Non avere paura, ti prego..†alza le mani.
“No†scuoto il capo.
“Non voglio farti del male†sussurra. “Voglio solo parlarti per questo ti ho cercata. Non voglio lasciare le cose così..†aggiunge piano.
“Ho pensato a lungo a quello che è successo. So di averti fatto molto male, me ne rendo conto.. ma anche io sto male†farfuglia con una smorfia. “Credimi†aggiunge piano.
Come è possibile che un mostro del genere abbia un paio di occhi così? Non è possibile.
“Tu stai male?†chiedo in tono sarcastico.
“Non sto mentendo. È la verità . Mi vergogno di quello che ho fatto perché non avevo il controllo di me stesso, ti prego.. perdonami†sussurra avvicinandosi di poco.
“Io perdonarti?†chiedo.
“È cominciato tutto con quella lite al locale, con quel coglione che mi ha insultato e mi ha umiliato e io ti ho vista nell’auto..†spiega.
“Vuoi il perdono?†chiedo incredula.
“Si.â€
“Questo è il colmo dell’impudenza. Ma tu ti rendi conto veramente fino in fondo dell’atto che hai commesso?†grido.
“Si, ma..†lo interrompo.
“Io sono una ragazza ancora nubile, dovrò sposarmi fra un mese e non ero mai stata con un uomo prima. Hai capito?†marco le parole. Fa una faccia strana, come sorpresa.
“Ho sempre cercato di comportarmi onestamente, con moralità e con la massima serietà . Controllando severamente i miei istinti per non dovermi mai pentire di qualcosa, per sentirmi orgogliosa di me stessa. Per non avere niente di cui vergognarmi. E io mi sentivo padrona del mio corpo, delle mie idee, delle mie scelte e tu in un minuto mi hai obbligata a diventare solo un oggetto e adesso vieni qui a chiedermi di essere perdonato..?†faccio una risata amara.
“Posso immaginare quello che stai provando. Hai ragione ad arrabbiarti per come mi sono comportato..†mormora.
“Come un vigliacco, come un maniaco. Ti sei approfittato della tua forza perché io sono soltanto una donna e non potevo difendermi†sputo furiosa.
“Accusami.. fa quello che vuoi..†biascica.
“Tu sei un animale, peggio di un animale. Sei un malato.. ecco cosa sei. No, anzi.. tu non sei un malato. Sei un depravato†urlo con gli occhi pieni di odio.
“Sfogati. Ne hai il diritto, dimmi quello che pensi.. io volevo solo..†balbetta.
“Non ci sono parole per definire quello che hai commesso, usare violenza, compiere un azione così ignobile, così vile come quella.â€
“È vero, ma ascoltami..†si avvicina.
“E ora mi vieni a dire che sei stato male e che devo perdonarti, com’è facile..? Non è vero? Come se così si risolvesse ogni cosa.. e io non conto niente?†urlo.
“Io non sono niente? Non pensi che dopo quello che mi hai fatto per me non c’è rimedio? Che ne subirò per sempre le conseguenze?â€
“Per questo motivo sono qui.. so quanto sia grande la mia colpa e io sono un uomo che vuole sempre assumersi le sue responsabilità ..†mormora. “Per riparare ai propri sbagli†aggiunge.
“Come? In che modo?†chiedo.
“Chiedendo la tua mano†dice semplicemente. Ma siamo impazziti?
“Chiedere la mia mano?†spalanco la bocca.
“So che è difficile da credere e so anche che per te non è facile accettarmi. Non mi conosci nemmeno e vorrei presentarmi..†dice con tono calmo.
“Mi chiamo Louis. Louis Guerra e vivo in città , lavoro come meccanico e faccio altri lavoretti..†spiega. Rimango a bocca aperta. Louis. Ma come si permette di fare una cosa del genere.
“Vorrei davvero conoscerti meglio Lana..†aggiunge facendo un mezzo sorriso.
“Che?†sgrano gli occhi.
“Sono un ragazzo responsabile. Sono disposto ad impegnarmi. Ti devo una riparazione, no? Quello che ho fatto non ha giustificazioni ma..â€
“Responsabile? Sei un violento e un maniaco sessuale ecco cosa sei..†urlo.
“No, aspetta†alza le mani. Le sue mani. Quelle mani.
“Tienitela la tua riparazione perché l’unica cosa che ti chiedo è non rivederti mai più nella mia vita…†gli urlo contro.
Non so come ma riesco a scappare, facendo cadere un banco ai suoi piedi ho il tempo di seminarlo.
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PAURA DELL'AMORE. (Miedo Al Amor)
RomanceLana Ferrari è una giovane e bella ragazza che si è appena diplomata. La sera in cui viene organizzata una festa nella villa al mare della famiglia Ferrari per festeggiare l'inizio degli studi di legge all'università di Caracas e il suo imminente ma...