Arrivati all'aeroporto di Manhattan, aspetto mio padre che finisca di prendere informazioni per il tragitto verso casa.
Mentre aspettavo seduta su uno sgabello,ho sentito dire a mia madre che nel nuovo quartiere dove andremo ad abitare, troveremo tutte persone benestanti.
Non che io e la mia famiglia non siamo una di loro ma con i minuti che passano mi sto facendo prendere dall'euforia. Si,siamo una di quelle famiglia perché i miei genitori hanno un buon posto di lavoro.Mio padre da domani sarà il nuovo direttore della "Community di Manhattan".Mentre mia madre è la conduttrice di un programma di cucina americana.
Dopo aver pensato al nuovo quartiere,vedo arrivare mio padre con una piccola mappa,essendo curiosa gli domando: Papà è talmente difficile arrivare in questo appartamento?
Lui risponde: Tesoro,non essere così preoccupata,arriveremo a casa il prima possibile,così potrai iniziare a sistemare le tue cose.
Avendolo fulminato con gli occhi non rispondo,è continuo a seguirli fuori dall'aeroporto.
Prendiamo un taxi,uno di quelli famosi che si vedono nei film,è arriviamo dopo un quarto d'ora davanti una grandissima casa,scendo subito dal taxi è mi avvio nel giardino gigantesco dove c'è anche una grandissima piscina,andando più in fondo vedo un ragazzo che toglie delle foglie all'interno della piscina,lui si gira è io essendo la solita sfacciata gli domando:Cosa ci fai dentro casa mia?
Lui risponde: Beh fino a due secondi fa stavo facendo un lavoretto ai tuo genitori,ma ora sto per andare.
Dopo averlo guardato per un minuto intero,mi giro è vado dentro casa lasciandolo solo in giardino.
Aver aspettato i miei genitori a scendere i bagagli da quel taxi è stata una rottura.Non sapendo cosa fare vado ad aiutarli.
Mio padre appena mi vede,mi dice:Ambra come ti sei permessa a rivolgerti in quel modo così scorbutico con quel ragazzo?
Io:Beh Papà non sapendo chi era,è logico che mi rivolgo così con persone altrettanto scorbutiche.
Mamma:Ambra la prossima volta,sii più gentile con quel ragazzo,perché immagino che sarà nella tua stessa scuola.
Io: Mamma, si grazie per il suggerimento ora se ci permetti vado a scegliere la mia nuova camera.
Salgo le scale lentamente,è arrivo nel piano di sopra,inizio a girare per le stanze,ma mi soffermo in una stanza molto spaziosa è con un grande balcone.
È arrivata sera è io già ho finito di sistemare tutti i miei vestiti,le mie foto,le mie scarpe, il mio computer è i vestiti che devo indossare per il mio primo giorno di scuola a Manhattan.
Scendo al piano di sotto è cerco la cucina dopo cinque minuti aver cercato la stanza vedo i miei seduti a tavola,mi siedo anch'io è inizio a mangiare in silenzio mentre mia madre e mio padre parlano per come devono muoversi domani.
Non avendo più ascoltato la conversazione,mia madre mi dice ad alta voce:
Ambra domani vai a scuola da sola?
Io:Se magari mi dite dov'è vado a piedi,però se vuoi mi accompagni te.
Mamma:Va bene,allora domani ti accompagno io,mi raccomando svegliati presto.
Non avendo più cose da dire ai miei genitori, li do' la buonanotte è salgo di sopra a dormire,che presumo che domani sarà un giorno molto difficile.
STAI LEGGENDO
The brown eyes
RomanceEccomi qui,trasferita da poco e ad avere troppi problemi da non riuscire a risolvere da sola. Avevo detto ai miei di essere contraria a tutto questo, ma chi può avere rancore per i propri genitori?Sto cercando in tutti i modi di accettare questo tra...