Trasloco...

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-Eccoci qua
Mio padre scende dall'auto e prende gli ultimi scatoloni, io e mio fratello lo aiutiamo a portarli dentro.
Queste ultime due settimane sono state davvero dure, abbiamo fatto lo stesso tragitto circa dieci volte al giorno! Non ne posso più, sono esausta e sicuramente marzo non è proprio il mese più adatto per trasferici, è da tre giorni che piove e sono costretta a correre dentro e fuori casa come una pazza.

Comunque io sono Valentina, ho 16 anni (quasi 17) e mi sono ufficialmente trasferita da circa 15 secondi in un paesino sperduto di campagna che io adoro da quando ero piccola, l'unica pecca è che in momenti così rimpiango la mia amata città dove anche se pioveva non faceva di certo così freddo.

Questo è il paese natale di mio padre (infatti casa di mia nonna è proprio di fronte alla mia) e ci ho passato le estati più belle di tutta la mia vita, quassù mi sento come in paradiso e quando abbiamo deciso di trasferitci qui non riuscivo a crederci.
Mentre entro in casa mi perdo ad ammirare la scrivania che mio zio ha appena finito di montare in camera, mi ci sono fatta incidere il nome in corsivo e devo dire che fa proprio la sua figura. Mio zio mi guarda con un sorrisetto compiaciuto:
-L'ho montata subito così puoi già iniziare a studiare.
Gli faccio la linguaccia, poso lo scatolone sul letto ed esco dalla stanza.
Non ho proprio voglia di studiare e poi devo assolutamente andare a vedere come sta Chanel.
Scendo le scale velocemente e mi fiondo fuori di casa tirando su il cappuccio della felpa, attraverso la strada ed entro da mia nonna che puntualmente mi sgrida:
- Come ti viene in mente di uscire senza giubbino e senza ombrello!
Tu sei tutta matta!
Le scocco un bacio sulla guancia e le dico:
-Si si lo so ma... dov'è Chanel?
Neanche il tempo di finire la frase che mi salta addosso e nonna inizia a urlare. Non le piace avere animali in casa soprattutto quando si tratta di un bernese a pelo lungo alto più o meno un metro ma non sapevo dove portarla visto che a casa ci sono ancora troppe cose da sistemare e avrebbe sicuramente fatto solo danni. Così, con una buona dose di captatio benevolentiae e di occhioni dolci sono riuscita a convincere la mia nonna - angelo.
Resto per circa un'oretta a giocare con la mia cagnolona; nel frattempo ha smesso di piovere perciò decido di portarla a fare una passeggiata.
Chanel conosce bene tutto il paesino visto che veniamo quasi tutte le domeniche, perciò procediamo spedite verso casa di Alice.
Alice è praticamente mia cugina, mio padre e il suo sono amici d'infanzia e di conseguenza la nostra amicizia era scritta prima che nascessimo. Busso al portone ed esce Dario, suo fratello, ha tre anni più di me e da piccola ero follemente innamorata di lui (effettivamente anche ora è davvero un bel ragazzo), ora come ora parliamo relativamente poco perciò lo saluto con un sorriso, lui ricambia e fa scendere Alice.
Una volta scesa continuamo la nostra passeggiata chiacchierando:
-È pronta la tua camera? Non vedo l'ora di aiutarti ad organizzare le cose.
Dice battendo le mani dall'emozione, sorrido:
-Si ma ci penseremo domani, ho bisogno di staccare un po' la spina, sta mattina ho avuto il compito in classe di filosofia ed è tutta la settimana che mi preparo, con il trasloco di mezzo poi mi sono ridotta a studiare in auto.
Mi guarda con aria finta preoccupata e mi prede in giro:
-Povera piccola Vale, dev'essere stato davvero un trauma per te
Le do uno spintone e Chanel mi abbaia, a volte quel cane mi rimprovera come fosse mia madre:
-Apparte gli scherzi, voglio passare il sabato pomeriggio in pace ci penseremo domani alla mia camera.
Annuisce e mente camminiamo continuiamo a fantasticare su dove appendere i quadri e come posizionare i libri.
Verso le 20:00 sono nuovamente a casa nonna Pi dove trovo anche i miei genitori, mio fratello e mia sorella. Pi ovviamente per festeggiare ha fatto la pizza e devo dire che come la fa lei non la fa nessun' altro al mondo, è squisita.
Dopo cena torniamo a casa; entrando in camera mi sento strana, è davvero monotona e spoglia, l'unico tocco di colore è dato dalle coperte del letto e da alcuni vestiti che metterò domani appoggiati sopra al comodino, decido di scrivere ad Alice:
# Sos, questa camera è davvero inquietante, serve proprio il nosto tocco di stile💅#
Stranamente risponde subito:
# Allora domani alle 9:30 sto da te!
P.s.: so che per te svegliarsi prima delle 11:00 di domenica è blasfemia ma abbiamo una missione urgente a compiere😙#
Appena leggo il messaggio mi scappa un sorriso, le mando la buona notte e vado a dormire.

Il giorno seguente mi sveglio dieci minuti prima dell'arrivo di Alice la quale, appena apro la porta, si lascia scappare una critica sul mio pigiama con i pinguini.
La ignoro, adoro quel pigiama.
Mi vado a cambiare e indosso la tuta che avevo preparato sopra al comodino, lego i miei lunghi capelli castani in una coda alta e indosso le scarpe da ginnastica.
La mattina scorre velocemente tra progetti, quadri, mobili e vestiti; verso l'ora di pranzo siamo esauste e la mia camera è quasi completa: mancano solo i libri che posizioneremo una volta montata la libreria.
Alice mi saluta e torna a casa soddisfatta ma anche esausta.
Nel pomeriggio decido di fare una passeggiata con Chanel e di portarla nel mio posto preferito del paese, io lo chiamo "la collina delle mele". È una collinetta dove ci sono una marea di alberi di mele piccole e succose, sono le mele più buone che io abbia mai assaggiato! Quì venivo molto più spesso da piccola, quando ancora io, mio fratello, Dario e tutti gli altri ragazzi del paese eravamo uniti e giocavamo sempre insieme, Alice giocava un po' meno con noi perché i suoi le dicevano che facevamo giochi troppo pericolosi e che Dario non le sarebbe stato attento. In effetti eravamo proprio scalmanati: ricordo ancora d'inverno le scivolate giù per la collina, avevamo rotto tuttigli slittini che avevamo e ci siamo arrangiati con uno pneumatico trovato vicino ai cassonetti; e poi i picnic che facevamo, le corse in quattro sulla bici di Fi (Fiore), e nelle foto che scattava mio fratello di me si vedeva solo la gamba visto che ero la più piccola e gracilina.


Mentre sono stesa sull'erba della collina guardando il cielo immersa nei ricordi, sento dei rumori provenire dal sentierino che porta alla collina, mi alzo a sedere e vedo Zino!
Resto un attimo a guardarlo sbigottita e incredula, è da davvero troppo tempo che no lo vedevo, mi mancava un sacco, mi fa un enorme sorriso e io corro ad abbracciarlo, ha quattro anni più di me e da quando fa l'università non ci vediamo quasi più (negli ultimi due anni ci saremo visti tre volte i tutto).
Ricambia il mio abbraccio e poi mi chiede:
-Che ci fai qui?
-Vengo spesso quì ultimamente e lascio Chanel libera di correre. Ho sempre amato questo posto. E tu?
-Beh, anche a me piace molto ed ero venuto per una passeggiata.
Effettivamente è un bel posto per i cani, dovrei portarci Zoro.
-Hey non rubarmi le idee!
Lo spintono e lui mi fa una liguaccia.
-Ti sei accorta che ti sei bagnata stando sull'erba umida?
Sgrano gli occhi😲. Mi tocco la schiena, il sedere e le gambe.
-Merda!
Dico a denti stretti.
Mi sorride e dice:
-Aspetta hai qualcosa tra i capelli...
Appoggia delicatamente la sua mano sui miei capelli, siamo l'uno di fronte all'altra e io ammiro i suoi capelli castano chiaro e i suoi occhi verdi resi ancora più mozzafiato dalla luce del tramonto. *È davvero un ragazzo stupendo* dico tra me e me, e mi mordo istintivamente le labbra.
Mi risveglio dal momento di trance quando tira via un rametto dalla mia coda ed entrambi scoppiamo a ridere.
Restiamo ancora un po' a chiacchierare e quando inizia a fare buio promettiamo di rivederci il prima possibile.
Sono stata davvero felice di rivederlo e nel tragitto sono talmente sovrappensiero che porto Chanel a casa mia. Per fortuna a casa non c'è nessuno, saranno sicuramente tutti da nonna per la cena. Vado e in effetti è proprio così. La serata prosegue tranquillamente a parte i litigi con mio padre, ma ormai anche quelli fanno parte della quotidianità.
Mi addormento tra le lacrime con la speranza di svegliarmi col sorriso.



-strangedreams25☆

La Collina Delle Mele Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora