Campo pt.2

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Il giorno dopo, a colazione ho lo sguardo fisso sul tavolo di fronte al mio.
Bruno ride e scherza con gli altri del gruppo facendo finta di niente e ovviamente mi ignora.
Ancora non abbiamo chiarito ma spero proprio che questa situazione non duri a lungo.
So per certo che si risolverà, siamo migliori amici da quasi quattro anni perciò credo che entro oggi chiariremo.
Mentre guardo il mio amico però devo ammettere che non mancano delle rapide occhiate al ragazzo che gli sta accanto.
*Cavolo quanto è bello!*
Quel vizio di sistemarsi i capelli in continuazione, il suo sorriso perfetto, le labbra sottili.
Tutto di lui mi fa impazzire.
Purtroppo però so anche che questa sua bellezza è fatale.
Può farmi davvero molto male e sono certa che se ne avrá l'occasione lo farà senz'altro.
Trova una ragazza che gli possa piacere, si diverte un po' e poi quando si stufa inizia da ignorarla.
È un comportamento che io proporio non riesco a concepire.

Finita la colazione la giornata prosegue tra giochi e chiacchiere.
Inutile dire che aspetto delle scuse che però non sembrano arrivare.
L'unica soddisfazione me la da Laurenti che è tutto il pomeriggio che non mi toglie gli occhi di dosso. Virginia mi ha detto che secondo lei gli interesso ma non so se saperlo mi faccia piacere o no.

Arrivata alla sera sono davvero delusa. A cena Bruno non mi ha nemmeno guardata, si sta comportando davvero da bambino.
Non capisco perchè se la prenda tanto, *insomma mi poteva salutare anche lui... cosa gli costava?*
Siamo appena al secondo giorno di campo scuola e giá voglio tornare a casa.

Il terzo giorno è anch'esso un fallimento totale. Passo tutta la giornata con Virgi a parlare male di Marta che cerca in tutti i modi le attenzioni di Alessando.
Il mio migliore amico nel frattempo continua ad evitarmi e io sto sempre più male.

*Ok sto letteralmente impazzendo!
Se anche oggi non chiariamo giuro che mando a fuoco l'intera colonia!*
Non sopporto più questa situazione.
È il quarto giorno e sono circa sessanta ore che io non parlo con Bruno per un motivo talmente demenziale che farebbe ridere chiunque.
Durante tutta la mattinata cerco invano di attirare la sua attenzione.
Subito dopo pranzo non resisto e lo blocco per le scale.
-"Dobbiamo parlare."
Combia direzione e invece di salire al piano terra va verso il giardino.
-"Non ho niente da dirti."
Neanche si gira a guardarmi mente lo dice.
In questo momento vorrei quasi corrergli dietro e riempirlo di schiaffi ma non voglio vittime sulla coscienza perciò me ne torno sbuffando e sbattendo i piedi verso il secondo piano.
Ovviamente provoco talmente tanto rumore da attirare l'attenzione di molti, compresa quella del principe che mi afferra per i fianchi e mi gira verso di lui.
-"Calmati o farai crollare l'edificio."
I nostri corpi sono molto vicini e il contatto con le sue mani fa tornare in me un briciolo di lucidità.
Non riesco ad emettere nessun suono, sono paralizzata davanti a lui e stranamente più calma.
-"Problemi in paradiso?"
*Paradiso?!? Ma davvero?!? Crede che io viva in paradiso?! È lui quello perfetto con la vita perfetta e amici perfetti, non io! Che razza di cretino.*
-"LEVATI!"
Lancio un grido talmente forte che dopo di questo le mie corde vocali avranno danni permanenti.
Si allontana immediatamente ma non è impaurito come speravo.
*Pazienza la prossima volta lo farò piangere dalla fifa.*
Sono imbufalita e in più ho molte ore di sonno arretrate perciò decido di fare un riposino.
Questo pomeriggio non abbiamo grandi cose da fare ci sono dei tornei di calcio e pallavolo e poi alle 18:00 c'è la partita tra Spaga e Italia degli Europei e siccome non c'è niente che mi possa neanche lontanamente interessare direi proprio che andrò a dormire.

Mi sveglio che sono le 18:07.
La partita dovrebbe essere iniziata da poco sicuramente saranno tutti incollati al maxi schermo.
Decido di andare a fare un giro per la colonia che dovrebbe essere tranquilla in questo momento.
Prendo un libro che ho da leggere per la scuola ed esco dalla camera.
Prima di cercare un posto tranquillo mi affaccio sulla sala con il proiettore e come immaginavo sono tutti qui.
Virginia mi vede e con un cenno di mano m' invita ad entrare ma io scuoto la testa e la saluto.
Mi dirigo verso il retro dell'edificio, dove qualche giorno prima si è consumato il litigio tra me e quello che credevo fosse il mio migliore amico.
Mi siedo su uno scalino e inizio a leggere.
Il libro in questione è 'Elogio della follia' ed è scritto in un italiano incomprensibile. Tra una parola letta e l'altra maledico in tutte le lingue del mondo la mia adorata professoressa di italiano che ha avuto la brillante idea di assegnarci questo "reperto strorico" (e altri nove ) per le vacanze.
Poco dopo sento una presenza dietro di me. Alzo lo sguardo e illuminato dalla calda luce del tramonto c'è qualcuno, quel qualcuno che poche ore prima aveva cercato di consolarmi, quel qualcuno che però non c'era riuscito e che adesso ci stava riprovando, quel qualcuno con un portamento così elegante da poter essere tranquillamente scambiato per un principe.
È in piedi e sta cercando di sbirciare qualcosa dal mio magnifico libro, lo lascio fare.
Si mette poi a sedere accanto a me.
-"Da quando leggi Erasmo da Rotterdam?"
-"Da quando la Fantini ha deciso di rovinarci l'estate."
Visto che facciamo la stessa scuola e in più tutti e due il corso D (anche se lui ha appena finito il quarto e io il terzo) abbiamo gli stessi professori.
-"Imparerai ad amarla, dal prossimo anno ti insegnerà anche latino."
-"Mmmh non vedo l'ora..."
-"È severa ma in fin dei conti è molto brava e preparata. Sinceramente non capisco questo sarcasmo da parte tua."
-"Non è per la prof in sé ma... per la materia."
-"In effetti è noiosa ma alla fine si affronta."
-"No è che..."-quanto odio ammetterlo- "...sono stata rimandata e all'esame di riparazione ci sará sia la mia insegnante di quest'anno che la Fantini e sicuramente si fará un'idea del mio amore spassionato per il latino."
Si vede benissimo che è contrariato, probabilmente pensava che io fossi la più brava della mia classe come lui lo è della sua.
Probabilmente ora neanche mi parlerá più.
Lui è così perfetto, non potrebbe mai interessarsi a una ragazza mediocre come me.
Sto morendo dalla vergogna.
Dato che sono orgogliosa tendo sempre a nascondere i miei fallimenti e riverarli mi fa sentire davvero male.
-"Beh se vuoi potrei darti ripetizioni qualche volta."
Lo dice con un tale tono di superiorità che mi fa perdere le staffe.
-"No! Non ho bisogno dell'aiuto di nessuno."
-"Ok, ok calma..."
-"Vattene. Sei venuto qui per vantarti ? Vai a guardare la partita, lo dico per la tua incolumità."
Ha lo sguardo fisso a terra e il suo viso non lascia trapelare emozioni.
È sempre così calmo, nonostante io sia super irritata lui sembra quasi non accorgersene.
-"Sai... stavo davvero guardando la partita. Poi però ti ho vista vicino alla porta con aria afflitta.
Di solito non mi curo di queste cose ma mi è dispiaciuto vederti così e quindi... eccomi qua."
*Wow!*
Questa "rivelazione" mi lascia senza fiato.
*Che dolce 😍*
Non avrei mai creduto che il meraviglioso Alessando Laurenti oltre a bello, intelligente e simpatico potesse essere anche premuroso.
Forse l'ho giudicato troppo in fretta.
-"Allora... se ti va di parlare io sono qui, altrimenti basta solo che me lo dici un'altra volta e mi dileguerò."
Non voglio raccontargli di Bruno, non a lui, ma d'altra parte è l'unico che si è offerto di ascoltarmi.
Mi sta fissando con i suoi dolci occhi color cioccolato, *più che confudarmi con lui vorrei baciarlo*.
Restiamo in silenzio ancora per qualche minuto e poi mi decido a parlare.
-"Ho litigato con Bruno l'altro giorno e..."



-strangedreams25 ☆

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