See you brother ✈

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Mi sveglio e guardo il cellulare che segna le 12:48. Rispondo ad alcuni messaggi su WhatsApp e poi decido di andare a prepararmi il pranzo.
In casa ci siamo solo io e mio fratello che sta finendo di preparare le ultime cose per il viaggio: domani partirà per Londra e resterà li fino a poco prima dell'inizio della scuola.
Mi mancherà? Sicuramente.
Glielo farò notare? Assolutamente no!
I miei sono entrambi a lavoro e mia sorella è al campo estivo.
Mentre preparo la pasta per me e per Simone sento fuoriuscire dal mio smartphone le note di Burn it Down dei Linkin Park (la mia suoneria); sullo schermo appare scritto il nome di Bruno. Rispondo.
-"Pronto."
-"Oi tata, pronta per domani?"
-" Si certo!...Aspetta... che succede domani?
-"Non ci credo! Sei sempre la solita!
Uh... Comunque andiamo al parco acquatico con alcuni ragazzi del camposcuola dell'anno scorso e mi avevi promesso che ci saremo andati insieme."
-"Ah...vero. Dobbiamo proprio?"
-"SI! Ho già dato conferma e dobbiamo metterci d'accordo per il campo di quest'anno!"
-"Oookay..."
-"Ti passo a prendere domani alle 7:30. Fatti trovare pronta per quell'ora."
-"7:30!!! Sei pazzo?!?"
-"Valentina non fare storie o ci vai a piedi!"
-"Okok a domani."
-"Mh... a domani."
Attacco.
Nel frattempo la pasta è pronta e Simone viene in sala da pranzo per mangiare.
Ci sediamo l'uno di fronte all'altra e gli chiedo:
-"Hai preparato tutto?"
-"Si, sono pronto mi manca solo un adattatore per la presa in più. Questo pomeriggio vado a comprarlo con Dario."
-"Ok."
-"È inutile che fai la menefreghista, so che ti mancherò."
-"Oh certo! Starò tutte le sere a piangere per te credici."
-"Sará davvero così."
-"Ahahah pensala come ti pare ma fossi in te non ci conterei più di tanto."
Mi ignora e accende la tv.
Dopo pranzo vado ad allenamento. Questa volta peró è alla pista normale e qui vicino quindi non ho problemi ad andare in bici.
Finito la lezione torno a casa e mi faccio una bella doccia fredda... siamo solo a metà giugno e io già muoio di caldo.
Nonostante tutto però, non sono una di quelle ragazze che preferisce l'inverno. Io amo l'estate, l'ho sempre amata e sempre l'amerò: in primis perché la scuola non c'è, secondo perchè il mio compleanno è a fine luglio, terzo perché sono troppo freddolosa e quarto perché posso fare quello che voglio e quando vogilo visto che i miei sono a lavorare. 😎
Apparte gli scherzi, credo che sia davvero una stagione meravigliosa, io la associo alla spensieratezza, alla libertà e alla gioia... la maggior parte delle cose belle che mi sono capitate sono successe d'estate. Considero l'inverno, invece, come un lungo periodi di transizione tra un'estate e l'altra.
Finisco di sciugarmi i capelli che è quasi ora di cena e nell'attesa inizio a preparare lo zaino da portare con me al parco acquatico.
Non ho molta voglia di andarci perché ciò implicherebbe anche rivedere persone che non sopporto e che non credo sopporterò mai.
Dopo cena esco con Judy in centro, è da un po' che non la vedo e ci aggiorniamo sulle ultime novità.
Verso mezzanotte torno a casa e vado a dormire.

Sono le 5:30 quando sento mio fratello darmi un lieve buffetto sulla guancia, apro gli occhi e lo guardo; ha un'espressione sbigottita che non riesco a spiegare e con aria interrogativa gli chiedo:
-"Perché fai quella faccia?"
-"Niente solo che non pensavo di svegliarti visto che di solito non apri gli occhi neanche con l'allarme antifurto."
Con questa affermazione sta facendo riferimento ad un episodio di due anni fa quando una notte era scattato l'antifurto a casa merte mio padre rientrava da lavoro ed io non mi ero accorta di niente e avevo continuato a dormire beatamente.
Vorrei insultralo ma sono troppo stanca per ribattere.
-"Stai partendo?"
-"Si, mamma sta prendendo la macchina per accompagnarmi in aeroporto."
Mi alzo lentamente dal letto e lo abbraccio.
-"Non fare il cretino mi raccomando!"
-"E tu non usare le mie cose altrimenti ti spezzo le gambe."
Annuisco ma non credo che manterrò la promessa anche perché so che neanche lui lo fará.
Lo accompagno al cancello dove mamma lo sta già aspettando in auto e li guardo andare via.
Alle 7:00 suona la sveglia ma io ero già in piedi. Dalla partenza di Simone non sono riuscita a prendere sonno. Continuavo a pensare al fatto che per tre mesi sarebbe stato lontano da casa... lontano da me. Ho anche pianto ma poi mi sono sentita ridicola e ho smesso.
Sono in cucina a fare colazione quando Bruno mi chiama. Rispondo:
-"Ehy tranquillo sono già sveglia da un pezzo."
-"Hai preparato tutto?"
-"Si mi devo solo mettere il costume, i vestiti e sono pronta."
-"E quando avresti intenzione di farlo?"
-"Beh... tra un pò... tranquillo per le sette e mezza sono pronta."
-"Ah si? BEH ALLORA VEDI DI GUARDARE L'OROLOGIO OGNI TANTO PERCHÈ SONO GIÁ LE SETTE E TRE QUARTI!"
*Mardaaaa! Devo aver perso tempo rispondendo ai messaggi su WhatsApp e guardando le notifiche di Facebook. Devo sbrigarmi o è la volta buona che il mio migliore amico mi ammazzi.*
Mi vesto velocemente ed esco di casa come un razzo.
Sotto casa c'è Bruno che mi aspetta sopra al motorino, ha il casco in testa ma riesco lo stesso a vedere la sua espressione peggiore in volto. Faccio un sorrisetto di scuse mentre mi porge il casco in più e scuote la testa.
Il viaggio non è proprio semplice da affrontare in motorino ma è l'unico mezzo a nostra disposizione visto che i genitori sono impegnati e i pullman non percorrono questo tragitto.
Una volta arrivati ho le gambe doloranti e non vedo l'ora di buttarmi nella piscina con l'idromassaggio.
Gli altri sono già entrati e Bruno mi rimprovera per l'ennesima volta di aver fatto tardi.
Arrivati all'interno del parco troviamo gli ombrelloni occupati dai nostri amici e salutiamo tutti.
Mentre parlo con Virginia, una mia grande amica che ho conosciuto ai camposcuola precedenti nonché compagna di pattinaggio, mi sento dare un lieve calcetto sul polpaccio e mi giro di scatto.
Davanti a me emerge la figura statuaria di un ragazzo, non faccio in tempo a farmi film su chi potesse essere il proprietario di quel fisico mozzafiato che subito riconosco che si tratta di Alessandro Laurenti.
Lo conosco più o meno da quando conosco Virgi, loro due sono molto amici ma io ho legato solo con lei perché non ho mai sopportato il modo che Laurenti ha di darsi arie per qualsiasi cosa.
Bruno dice sempre che abbiamo un carattere molto simile: entrambi orgogliosi, molto superbi e altezzosi davanti agli estranei ma dolci e disponibili con i più cari amici. Io ci credo ben poco che un tipo come lui possa essere un minimo generoso perciò appena lo vedo lì davanti a me esordisco con un'espressione schifata:
-"Ah. Sei tu..."
-"Hey non si saluta neanche più?"
-"Ciao."
Faccio un sorriso falso e torno a parlare con la mia amica.
Lui non si muove da dietro di me anzi, mi avvolge la vita con le breccia e appoggia i mento sulla mia spalla destra. Da questa posizione s' intromette nel nostro discorso sui mondiali di pattinaggio e sui nostri idoli con una disinvoltura disarmante.
M' irrigidisco e cerco di trovare un modo di allontanarmi non troppo eclatante. Come sempre, indovinate chi c'è a salvarmi?
Bruno! Che intuita la situazione chiede ad alta voce:
-"Chi ha voglia di fare qualche scivolo d'acqua?"
Colgo la palla al balzo e urlo un "Io" super convinto mentre mi stacco da Alessandro che puntualmente risponde:
-"Anch'io! Vieni con noi Virgi?"
Lei storce il naso ma poi posa lo sguardi su di me che in questo momento sto annuendo morbosamente sperando in una risposta affermativa da parte sua che dopo essere scoppiata in una risata accetta. Si aggrega a noi e ci dirigiamo verso le attrazioni .
Nel frattempo i due ragazzi, non avendo notato la mia supplica da Oscar non riescono a capire per quale motivo io e Vi fossimo scoppiate a ridere.

-strangedreams25 ☆

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